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Quale futuro per il gasolio?

Nel momento in cui ci si trova in mano una bolletta del gas con una cifra che è arrivata alle stelle, è bene domandarsi se valga o meno la pena valutare di passare ad altri combustibili in futuro, come potrebbe esser il gasolio per provvedere alla produzione di acqua calda e riscaldamento domestico. Vediamo allora di mettere a confronto vari aspetti per capire se sia meglio il metano e quale sia il futuro per un combustibile alternativo come il gasolio che oggi viene preso in considerazione da sempre più persone.

La resa calorica

La prima cosa che si metterebbe a conforto per capire quale dei due combustibili conviene tra il metano, detto anche gas naturale, e il gasolio riguarda il prezzo. Parlare però in termini assoluti in merito al prezzo ha poco senso, sarebbe invece necessario parlare piuttosto di resa calorifica. In breve, il prezzo gasolio riscaldamento è pressoché simile a quello del metano; tuttavia, la resa calorifica del gasolio è ben diversa dal metano.

Sebbene il prezzo sul mercato dei due sia simile, il gas naturale ha una resa calorifica maggiore. In altre parole, acquistando lo stesso quantitativo di combustibile per scaldare la medesima casa, si consuma meno metano mentre si svuota più velocemente il serbatoio che contiene il gasolio. Vale a dire che chi usa il gasolio è quindi costretto a ricaricare più spesso nel corso del tempo il serbatoio di gasolio e quindi affrontare una spesa maggiore. Vale a dire che per ora non c’è molta convenienza a fare questo tipo di passaggio.

Il tipo di approvvigionamento

Una differenza sostanziale che intercorre tra metano e gasolio, riguarda il tipo di approvvigionamento. Per avere il gas naturale che occorre per alimentare la caldaia e i fornelli in cucina, ogni casa è collegata al metanodotto. La fornitura avviene a richiesta e un contatore registra il consumo effettivo per calcolare poi il costo della famigerata bolletta che arriva nella buca delle lettere alla fine del mese.

Invece, l’approvvigionamento del gasolio ha un funzionamento ben diverso. Chi usa questo combustibile deve avere un serbatoio dove immagazzinarlo. Occorre quindi acquetare un serbatoio, che può anche essere preso in comodato d’uso, e poi farlo ricaricare periodicamente in base al consumo, senza contare che bisogna pensare a dove mettere questo grande serbatoio in piena sicurezza poiché si tratta sempre di un prodotto altamente infiammabile.

Il livello di emissioni

Infine, nel considerare se convenga di più il metano o il gasolio per il futuro, occorre parlare anche delle emissioni. Bisogna partire considerando il fatto che le caldaie a gas metano sono tra le principali responsabili dell’alto livello di inquinamento atmosferico. Infatti, la fase di combustione del gas produce residui inquinanti e fumo caldo che viene rilasciato nell’atmosfera. Per quanto riguarda il gasolio, la situazione è addirittura peggio. Infatti, il gasolio è un combustibile che inquina per via delle emissioni che scarica dalla canna fumaria perciò non è che ci sia questa grande differenza nel passare al gasolio.

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