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Cos’è il Parkinson, quali sono i sintomi e le strutture di supporto


Il Parkinson
è una malattia neurodegenerativa caratterizzata da un’evoluzione progressiva, una patologia che compromette alcune funzioni come l’equilibrio e il controllo dei movimenti. Si tratta della patologia neurodegenerativa più diffusa al mondo dopo l’Alzheimer, per la quale è inevitabile il peggioramento dei sintomi durante il decorso della malattia.

Tuttavia, i nuovi farmaci per il Parkinson hanno permesso di migliorare in modo considerevole la qualità di vita dei malati, affinché possano usufruire di un maggiore benessere in questa difficile fase dell’esistenza. Naturalmente, in queste circostanze è fondamentale il supporto di professionisti e strutture specializzate, soprattutto quando la sintomatologia comincia a diventare particolarmente complessa da gestire a livello domestico.

Le strutture specializzate per le persone con il Parkinson

La sindrome del Parkinson si manifesta con una rigidità muscolare e il tremore, il quale sorge allo stato di riposo e rende difficile compiere i movimenti. Questi sintomi interferiscono con l’equilibrio, causando una postura scorretta, un’andatura non ottimale, condizioni di depressione e una certa lentezza nel parlare da parte della persona affetta da Parkinson.

Le cause non sono ancora completamente chiare, ad ogni modo sembrerebbe una patologia di origine multifattoriale di tipo genetico e ambientale, legata a infezioni, ereditarietà, alterazioni delle pressioni geniche e lesioni cerebrali. Anche l’esposizione a sostanze tossiche può essere correlata al Parkinson, oppure alcune abitudini alimentari come le diete ricche di grassi di origine animale.

Purtroppo non esiste una cura per il Parkinson, ad eccezione dei sintomi che possono essere controllati con degli appositi trattamenti farmacologici e un approccio multidisciplinare. Per questo motivo esistono le strutture specializzate per pazienti con Parkinson come le cliniche di riabilitazione di Orpea Italia, divisione italiana del gruppo francese Orpea, centri di cura per le persone affette dal morbo di Parkinson in grado di offrire un supporto completo e dedicato alle persone colpite da questa malattia neurodegenerativa.

Si tratta ad esempio della residenza Mademar di Trieste, una RSA che coniuga l’assistenza sanitaria con il percorso riabilitativo, mettendo a disposizione degli ospiti livelli di assistenza superiori rispetto a quelli proposti dalle altre strutture. Altrimenti c’è anche la Clinica Arborea di Villamar in Sardegna, un centro di riabilitazione cardiologica e neuromotoria residenziale ad alta intensità dove trovare anche un elevato comfort alberghiero.

Come funziona il trattamento del morbo di Parkinson

Il primo passo verso un cammino di cura e trattamento per i sintomi del morbo di Parkinson inizia con la diagnosi della malattia, un processo complesso che richiede esami strumentali come la risonanza magnetica nucleare ad alto campo essenziali per la diagnosi clinica. Il neurologo, infatti, in questa fase deve escludere altre patologie, alcune delle quali possono essere molto simili al Parkinson negli stadi iniziali, come l’Alzheimer, alcuni tumori cerebrali e la malattia di Wilson.

Una volta che viene diagnosticato il Parkinson bisogna accettare che si tratta di una malattia cronica, lentamente progressiva, la quale ha effetti significativi nella qualità della vita e influisce su varie funzioni dell’organismo a livello cognitivo, motorio e vegetativo. Un trattamento adeguato, però, consente di assicurare un’aspettativa di vita del tutto simile a quella della popolazione generale, cercando di migliorare al massimo la qualità di vita del malato tramite la gestione dei sintomi.

I sintomi principali su cui i trattamenti intervengono sono la rigidità, il tremore a riposo, la lentezza dei movimenti, il disturbo dell’equilibrio e del cammino, la postura curva, le alterazioni della voce, i problemi di deglutizione e l’eccessiva salivazione. Lo stesso avviene per la gestione di sintomi non motori come i disturbi urinari, la stipsi, le disfunzioni sessuali, i disturbi della pressione arteriosa, la sudorazione eccessiva e i disturbi del sonno come l’insonnia o l’eccessiva sonnolenza diurna.

La terapia farmacologica è personalizzata e specifica per ogni paziente, con l’obiettivo di ristabilire le normali funzioni dei circuiti cerebrali, inoltre viene supportata da un intervento multidisciplinare che coinvolge fisioterapisti, infermieri specializzati, logopedisti e neurologi. Questo approccio rende spesso preferibile rivolgersi a un centro di cura e riabilitazione specializzato, dove incontrare un supporto a 360 gradi per il trattamento del morbo di Parkinson e cure specialistiche difficili da ottenere nell’ambiente domestico.

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