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7 maggio- Allo Spazio Lookness ‘People have the Power’: i ritratti di uomini non illustri di Salvatore Daddi


Lo Spazio (d’artista) Lookness di Gerardo Lunatici in via Marchesi 26/b dal 7 maggio inaugura la nuova proposta espositiva di Salvatore Daddi dal titolo PEOPLE HAVE THE POWER- 
Ritratti di uomini non illustri. 

“Per capire bene l’arte di Salvatore Daddi bisogna partire da lontano, precisamente dall’Umanesimo-spiega Gerardo Lunatici nella presentazione della mostra- Il ritratto moderno, infatti, lo ha inventato Leonardo da Vinci, il quale ha introdotto l’introspezione psicologica nella riproduzione artistica di un volto.

Dice infatti il genio fiorentino: “Farai le figure in tale atto, il quale sia sufficiente a dimostrare quello che la figura ha nell’animo; altrimenti la tua arte non sarà laudabile“.

E’ lui che parla per primo dei moti dell’animo, come di qualcosa che emerge dalle espressioni del volto e lo rendono vivo e vero.

La fisiognomica era una disciplina antica, ma Leonardo è il primo che la interpreta in chiave psicologica. E il fatto che il cammino della pittura sia strettamente intersecato con la psicologia, rende la pittura occidentale molto diversa da altre forme di rappresentazione artistica di altre parti del mondo.

Dopo Leonardo molti sono stati gli studiosi di fisiognomica, come Giovan Battista della Porta, Charles Le Brun, Lavater, e tutti gli artisti che hanno praticato l’arte del ritratto si sono cimentati in questa difficile sfida, cioè di cogliere la personalità profonda, l’interiorità dei personaggi ritratti.

Un ulteriore passo avanti in questo tipo di studi e di relazioni lo ha realizzato nel 1872 Charles Darwin che pubblicò “L’espressione dei sentimenti nell’uomo e negli animali”, testo che fa confluire la fisiognomica nell’antropologia.

Un posto a parte, ma comunque rilevante, occupano gli studi di Cesare Lombroso che lega la fisiognomica alla psichiatria e alla criminologia, trovando un allarmante nesso tra l’artista, il pazzo e il criminale…

Tutta questa premessa, necessariamente frettolosa, per dire che la ritrattistica di Salvatore Daddi è l’erede di una lunga e prestigiosa tradizione che fa del ritratto un’occasione per l’analisi psicologica dell’umanità.

I suoi personaggi però, a differenza di molti artisti del passato, non sono prestigiosi, illustri o celebri, ma sono gente di strada, volti anonomi e ordinari come i tanti che incrociamo tutti i giorni nei quartieri delle nostre città.

Daddi infatti predilige soggetti a loro modo “marginali” quali i giovani rapper in canottiera e felpa, magari con il cappuccio tirato sulla testa, come fanno molti giovani ombrosi e inquieti, novelli monaci di una religione laica del disprezzo e della sfida.  

Questi volti sono il frutto del melting pot etnico e culturale che si è verificato nelle nostre periferie negli ultimi anni: volti slavi, africani, maghrebini, dagli sguardi corrucciati e impertinenti, di chi ha poco da perdere e molto da pretendere.

Daddi ritrae spesso giovani pervasi da una sottile e malinconica indolenza, in posture di sfida o  violenza sopita, trattenuta. In alcune immagini Daddi aggiunge a questi volti  porzioni di corpo, un corpo anche questo espressione di una mentalità, perchè prossemica e fisiognomica appartengono alla stessa area di studio.

Lo sguardo di Daddi è uno sguardo indagatore, ma mai giudicante, anzi l’artista esprime una certa simpatia per questi tipi un po’ sbruffoni e ribelli. La nuova fisiognomica daddiana è tutta un compendio di rasati, palestrati, barbuti, hipster o trap espressione della nuova estetica metropolitana, con sigarette pendule da bocche tumide e sprezzanti e sguardi languidi e provocatori.

Eppure lo stile di Daddi, pur modernissimo, è classico: le sue figure hanno l’armonica bellezza delle statue greche, l’ordine della composizione risente di una formazione quasi accademica, la precisione dell’anatomia dei corpi rivela un occhio scientifico, degno, appunto, di Leonardo.

Matite, pastelli, acquerelli, olii, Daddi padroneggia tutte le tecniche con formidabile abilità riuscendo a coniugare la sintesi del segno con l’analisi dell’osservazione.

Anche la scelta di materiali poveri, la carta paglia, il cartone, come supporto ai disegni è funzionale a riportare l’arte alla sua dimensione quotidiana, al reale scorrere dei giorni, fatto di incontri casuali e anonimi.

Daddi prende queste persone dalla loro quotidianità e le rende protagoniste di una moderna epopea, quella dell’uomo qualunque, dell’uomo-massa, che si “immortala” sui profili dei social, illudendosi di lasciare una traccia di sé. Ma questo fiume di effimere immagini virtuali è destinato a passare velocemente, a scorrere fino al gorgo dell’oblio…

Il lavoro metodico e ossessivo di Daddi invece resta, preziosa testimonianza dei tempi che stiamo vivendo e di questa umanità inquieta e sospesa, in attesa di un futuro che si annuncia incerto” conclude Gerri Lunatici.

BIO

Salvatore Daddi è nato il 25/01/1963 a San Giovanni Gemini (AG). A 4 anni si è trasferito a Colorno (Parma) e attualmente risiede a Parma. Diplomato Maestro d’Arte (scenografia) nel 1980 presso l’istituto d’Arte “P.Toschi” di Parma. Lavora presso la ditta SPENCER ITALIA di Sala Baganza (PR)
disegni e colori
MOSTRE
1995 collet. galleria S.TIBURZIO PARMA
1996 collet.”FIGURA” galleria S.TIBURZIO PARMA
1996 collet. galleria ETRANGER PARMA
1997 collet. sala civica SORBOLO PR
1997 collet. galleria S.ANDREA PARMA
2001 collet. “KOLLETTIVA” galleria TONIC PARMA
2002 PERSONALE sala parruc.CHIOMA PARMA
2003 PERSONALE Piazza Ghiaia PARMA
2005 PERSONALE galleria PUNTO ARTE PARMA
2006 PERSONALE galleria DAMA CORNICI PIACENZA
2006 collet. nataliza galleria ATELIER 34 PARMA
2006 collet. natalizia ARANCIAIA COLORNO PR
2007 collet. “CAVE CANEM” galleria KONTRAST PARMA
2007 collet.”MUSIC ARTZ” sala civica BERCETO PR
2008 PERSONALE “SGUARDO BRUCIATO” galleria SARTORI MANTOVA
2008 PERSONALE galleria DIMENSIONE LEGNO PARMA
2009 collettiva “A DISAGIO” galleria DIMENSIONE LEGNO PARMA
2009 collettiva “LA SCALA D’ARTE” Hotel Shelley LERICI – SP-
2009 collettiva “GIALLO AFRICA” comune PARMA
2010 collettiva GAVAGAI FIRENZE
2010 KUNSTART 10 BOLZANO
2012 PERSONALE “SQUINTERNO FESTIVAL” BERCETO -PR-
2013 PARATISSIMA TORINO
2018 PERSONALE “MAN IN SMOKE” galleria LA ZONA Parma

La mostra è aperta al pubblico di Spazio Lookness dal 7 al 22 maggio 2022. INAUGURAZIONE sabato 7 maggio ore 17.00.

ORARI: sabato e domenica 10.30 – 13.00 / 15.30 19.00. Dal lunedì al venerdì su appuntamento. Per informazioni e prenotazioni via mail: info@spaziolookness.com. Cellulare: 328 9140029 (dalle 15.00 in poi).

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