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Una donna a Palazzo: Michela Canova si candida a guidare la città- Sicurezza? Un tema di sinistra


Mentre la coalizione di centro sinistra si confronta al suo interno sul nome di Michele Guerra per la candidatura a sindaco avanzata da Effetto Parma, Michela Canova ex sindaca di Colorno per il Partito Democratico presenta il suo progetto per la guida della città maturata all’interno dell’Associazione Culturale Partecipa di cui fa parte e sorretta, per ora, dalla lista civica Parma Democratica.

Donna, avvocata, grande amore per la cultura, una grande esperienza amministrativa con conoscenza diretta della macchina comunale, ma soprattutto ‘una grande passione per la cosa pubblica’, sono gli ingredienti base della nuova proposta politica di Michela Canova per un progetto di Parma del futuro basato sulle competenze.

“Dopo un lungo confronto, anche acceso, fuori e dentro il mio partito di provenienza, il Partito Democratico, nella ricerca di trovare una sintesi capace di dare un segnale di discontinuità rispetto a un percorso amministrativo che ha deluso la città su tanti fronti- dice Michela Canova-nasce un progetto politico di conferma dei valori del centrosinistra ma all’interno di una visione di governo della città alternativa, capace di intercettare forze nuove, e soprattutto aperta al panorama politico democratico, alle migliori energie di chi si preoccupa per l’ambiente, al mondo imprenditoriale e del lavoro, al volontariato e alla solidarietà sociale, alla cittadinanza nel suo insieme, perché tutti noi insieme viviamo la città”

Il mio contributo a questo progetto politico sarà quindi quello di portare nel governo della città la mia esperienza passata di amministratrice pubblica, di persona che conosce la complicata gestione della macchina comunale ma soprattutto la passione autentica per la cosa pubblica, quella che richiede volontà, una buona squadra e un buon progetto che anche grazie alla collaborazione di tutti i cittadini speriamo di mettere a disposizione della città futura.

Dodici le linee di indirizzo su temi di attualità che guideranno le scelte di dettaglio del programma che intendo costruire nel corso della campagna elettorale, attraverso l’incontro sui luoghi con i cittadini e il contributo di specifiche qualificate competenze per guardare al futuro ma consapevoli del carattere e delle tradizioni della città.

  1. COINVOLGERE LA CITTA’ NELLE SCELTE.

Sviluppare il programma per la città attraverso un confronto trasparente, preventivo e permanente con i cittadini soprattutto sui temi di rilevanza generale.

  1. PIU’ CURA NELLA GESTIONE DELLA CITTA’.

Strade, spazi pubblici, parchi, luoghi storici da valorizzare con ben altra sensibilità ed attenzione sulla manutenzione programmata, ripensando anche il sistema di raccolta dei rifiuti.

  1. IL RISPETTO DELLE REGOLE, PER TUTTI.

Condividere e promuovere vecchie e nuove regole di cittadinanza, farle rispettare con decisione per l’interesse e la sicurezza di tutti.

  1. CONTRO GLI ECCESSI DELLA BUROCRAZIA.

Rendere efficienti e agevoli i servizi ai cittadini, facilitare il rilascio dei permessi, la lettura delle tariffe, l’informazione sulle pratiche.

  1. LA SANITÀ NEI QUARTIERI.

Progettare in modo sistematico una rete di presidio su misura per i quartieri, prevenendo e contrastando con efficacia tutte le problematiche sanitarie.

  1. PIÙ PROGETTI PER I GIOVANI.

Attrezzare le scuole come fondamentali spazi urbani aperti dove offrire soluzioni corrispondenti alle richieste e alle ambizioni dei giovani.

  1. PROGETTI SU MISURA, QUARTIERE PER QUARTIERE.

Attivare un piano quinquennale che analizzi gli specifici bisogni ed elabori programmi con mirate azioni di intervento e precisi obiettivi da raggiungere.

  1. COMUNE E VOLONTARIATO CONTRO LE POVERTÀ.

Strutturare un nuovo ruolo guida del Comune insieme a tutti i soggetti coinvolti per un’azione di contrasto più sinergica ed efficace sui temi della casa, del lavoro, dell’integrazione socio-culturale.

  1. PIANO D’INSIEME PER L’AMBIENTE.

Coordinare tutti i soggetti per un piano ambientale complessivo mirato alla qualità dell’aria, dell’acqua, del suolo, del verde urbano e sub-urbano.

  1. NUOVA IMPRENDITORIA.

Creare le condizioni per attrarre imprese ad alto valore aggiunto, anche occupazionale, sostenibili e congeniali al distretto agro-alimentare e dei settori collegati.

  1. UNA DIVERSA AUTENTICA CULTURA.

Basta spettacolarizzare la cultura, bisogna valorizzarne il ruolo educativo, la potenzialità della qualità produttiva e attrattiva a tutti i livelli.

  1. INFRASTRUTTURE E GRANDI OPERE CHE SERVONO.

Utilizzare la valutazione costi-benefici per promuovere quelle realmente utili ma rispettose dell’ambiente e del carattere della città.

POSIZIONI CHIARE SU ALCUNI TEMI APERTI

A – non attuare ampliamenti dell’aeroporto, lo si valorizzi piuttosto a fini turistici;

B – riaprire una seria valutazione su trasferimento o ristrutturazione Tardini;

C – proteggere i parchi e gli spazi storici da usi ed attrezzature improprie;

D – riattivare al più presto le corse dell’AV per il sud con fermata in Stazione;

E – rivedere subito le strategie di rivitalizzazione del centro storico;

F – ridiscutere a livello ragionale i criteri di distribuzione delle risorse tra le città.

Il programma completo per la città sarà presentato a breve ma abbiamo voluto chiedere alla candidata quale fosse una soluzione possibile su uno dei temi scottanti di questo inizio di campagna elettorale in vista delle elezioni comunali: la sicurezza.

“La sicurezza è un problema reale a Parma e deve e può essere affrontato con strumenti culturali e politiche sociali calibrate anche da sinistra perché il vivere civile e il senso di comunità sono temi cari alla mia parte politica e appartengono alla nostra visione di convivenza e inclusione sociale- ci tiene a premettere Michela Canova sgombrando così dal campo l’annoso equivoco che vede la soluzione repressiva unica proposta politica per arginare i fenomeni di violenza e degrado in città.

“Intanto bisogna riconoscere che la crescente insicurezza a Parma è un problema su doppio binario- prosegue la candidata sindaca- uno dettato sicuramente dai nuovi cittadini, e il rispetto delle regole per tutti è imprescindibile, ma dall’altra parte esiste anche una grande criticità di cui siamo tutti colpevoli che riguarda i nostri giovani che non abbiamo saputo educare e indirizzare verso una proposta di società equa e condivisa.

I dodici punti programmatici elencati tracciano implicitamente un percorso che contiene anche alcune proposte per questo reale problema, primo fra tutti il piano per i giovani insieme all’idea di ridisegnare la città con progetti dedicati ad ogni quartiere.

Valorizzare le caratteristiche di ogni zona della città nel pieno rispetto della singola specificità. Ogni luogo è una storia, un racconto fatto di persone, di gesti, di abitudini che costruiscono l’identità di una comunità e dare spazio a queste diverse vocazioni significa dare dignità ad ogni voce per includere e non escludere.

E per fare ciò consideriamo i luoghi della città come ‘eventi’ straordinari con piani dedicati, anche di pubblica sicurezza, a seconda del luogo, tante voci sparse nei diversi quartieri per esprimere una cultura reale e vissuta soprattutto dai giovani invece di un ‘eventificio’ rivolto ad un pubblico codificato ed esclusivo.

Quindi, per concludere, meno eventi e più progetti sociali ritagliati ad hoc sul diverso ‘sentire’ dei quartieri cittadini a seconda dei pensieri che li abitano per costruire una rete di proposte diversificate in dialogo tra loro per un nuovo grande piano di rinascita dell’intera città e non solo sempre nelle solite 4 vie.”

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