Home » Cultura&Spettacoli » 14 dicembre- All’Ape Museo il ‘Pinocchio’ solidale di Suor Alda Magnani

14 dicembre- All’Ape Museo il ‘Pinocchio’ solidale di Suor Alda Magnani


Un
altro appuntamento che unisce letteratura e solidarietà arricchirà la programmazione natalizia di APE Parma Museo il prossimo martedì 14 dicembre alle ore 17.30 con la presentazione del libro Pinocchio” a cura di Suor Alda Magnani, edito dalla casa editrice Mup con il sostegno di Fondazione Monteparma.

Alda Magnani ha scelto di aggiungere alla sua vasta produzione letteraria la rivisitazione di uno dei classici più conosciuti e amati della letteratura italiana, “Pinocchio”, destinando il ricavato della vendita del libro, tramite l’O.D.V. “Promuovendo la vita” fondata dalle ex allieve delle Suore Figlie della Croce, al Centro per bambini disabili “Don Orione” Antenna di Korhogo in Costa d’Avorio, progetto di cui l’autrice parlerà in occasione di questo incontro.

Con entusiasmo Fondazione Monteparma ha sostenuto questo raffinato lavoro grafico e narrativo, un testo dall’importante valore pedagogico, tradotto in quattro lingue, e corredato da bellissimi disegni autografi. Ciò che rende ancor più prezioso questo volume è la finalità benefica che lo contraddistingue, frutto dell’incessante impegno culturale e umanitario di Suor Alda Magnani, alla quale va il nostro più sentito ringraziamentodichiara il Presidente di Fondazione Monteparma Mario Bonati.

Alda Magnani apprezzò “Le avventure di Pinocchio” quando era molto piccola, grazie ad un dono della zia. Erano gli anni della guerra e la lettura era insostituibile elemento per la crescita dei piccoli; le illustrazioni, parte integrante del racconto, prendevano vita davanti ad occhi assorti e sognanti. Non c’era la TV allora e il libro era l’amico, il compagno, il passatempo preferito.

La favola di Pinocchio, che aveva affascinato l’autrice anche grazie alle illustrazioni, ha continuato a farlo per generazioni di lettori. Per questo motivo, anche in questa rivisitazione del capolavoro di Collodi, Alda Magnani ha voluto valorizzare, con la sua esperienza e con intuito pedagogico, sia la narrazione in versi che le illustrazioni, come spiegherà la giornalista, storica e critica dell’arte Manuela Bartolotti, che interverrà alla presentazione del libro per commentarne i contenuti visivi e testuali.

Come in un tuffo nel passato, Alda con i suoi disegni fa sognare, suscitando un vago sentimento di nostalgia di tempi lontani, e nel testo in poesia, mantiene la vivacità della prosa di Collodi conservando i coloriti, briosi, intraducibili termini tipicamente toscani: “ciondoloni”, “ciuchi”, “grullo”, “babbino”.

Grazie alla cernita degli episodi più significativi del racconto, l’autrice propone una galleria di personaggi che ripercorrono la storia di ciascuno di noi: chi non ha mai incontrato ladri e imbroglioni come il Gatto e la Volpe, o un pedante Grillo parlante (che però aveva ragione!), o figure positive come la Fata Turchina dal cuore materno, intrisa di tenerezza femminile, o babbo Geppetto (personificazione del Rahamim biblico, cioè con le viscere della Misericordia divina) tutto proteso ad educare e perdonare quel figlio monello, disobbediente, viziato, scansafatiche, vagabondo

Il Cardinal Biffi, il quale si definiva un “Pinocchiologo”, dice che “in Pinocchio c’è la Verità sulla vita e sulla morte, sulla felicità e sul dolore, sulla speranza e la disperazione, sulla nostra origine e sul nostro destino…” Egli vede nell’opera di Collodi un “capolavoro teologico di introspezione, un enigma straordinario” e il Bargellini sostiene che “Pinocchio è la rivisitazione della parabola del figliol prodigo”.

Come scrive Maria Adelaide Petrillo nella presentazione del libro, “l’autrice ha fatto tesoro di queste affermazioni e ci offre una meravigliosa sintesi del libro di Collodi, cogliendone le perle di saggezza, riproponendoci un salutare tuffo nel passato, insieme all’opportunità di una rilettura della contemporaneità (che ci schiavizza e ci sovrasta). Alda ci regala un’opera di straordinaria levità, che però ci stimola a cercare nel profondo. Un invito a leggere e a sfogliare con piacere, a riflettere e interiorizzare, a sognare e a contemplare…”.

 

L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.

Ape Parma Museo

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*