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30 settembre: dall’Università di Parma laurea ad honorem allo scrittore Patrick Chamoiseau

Ph.Ji-Elle


Dall’Università di Parma un tributo speciale a Patrick Chamoiseau
: una laurea ad honorem e due giornate di studio preparatorie per approfondirne l’opera e la figura, cui si aggiunge una serata speciale con lo scrittore a Teatro Due in occasione dell’uscita della traduzione italiana del Livret des villes du deuxième monde.

L’iniziativa è stata presentata nella sede dell’Ateneo, in una conferenza stampa in cui sono intervenuti il Rettore Paolo Andrei, il Direttore del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali – DUSIC Diego Saglia ed Elena Pessini, docente di Lingua e traduzione francese.

Da sempre cantore e difensore della cultura creola, e innovatore nel linguaggio (un francese nutrito dei ritmi e delle immagini prese a prestito dal creolo), Patrick Chamoiseau è saggista e narratore. Insignito di numerosi premi letterari lungo tutta la sua carriera (in particolare il Prix Goncourt nel 1992 per Texaco, i recenti Best Translated Book Awards per L’Esclave vieil homme et le Molosse e Prix Édouard Glissant nel 2019), Commandeur des Arts et des Lettres, ha profondamente rinnovato la produzione letteraria in lingua francese, sia dal punto di vista delle tematiche affrontate nei numerosi romanzi, racconti e saggi pubblicati dal 1986 ad oggi, sia per l’originalità delle scelte stilistiche, linguistiche ed estetiche che caratterizzano la sua scrittura.

La laurea ad honorem 

Allo scrittore martinicano, tra i maggiori autori francofoni contemporanei, l’Ateneo conferirà il 30 settembre la Laurea magistrale ad honorem in Lettere classiche e moderne (classe LM-14 Filologia moderna).

La cerimonia è in programma alle 11 nell’Aula Magna dell’Università (via Università, 12) ma a causa della situazione sanitaria sarà chiusa al pubblico, che potrà seguirla in diretta streaming sul  sito web di Ateneo www.unipr.it  

Dopo l’intervento del Rettore Paolo Andrei, sarà il Direttore del Dipartimento Diego Saglia a leggere la motivazione del conferimento, mentre la laudatioper il candidato sarà tenuta dalla docente Elena Pessini. A seguire Patrick Chamoiseau terrà la sua lectio doctoralis, intitolata Écrire En Relation. 

En attendant Chamoiseau: due giornate di studi preparatorie  

La laurea ad honorem sarà preceduta da due giornate di studio su Chamoiseau in programma per il 23 e il 24 settembre, trasmesse in diretta streaming sul sito web dell’Università di Parmawww.unipr.it. Due giornate che permetteranno di approfondire l’opera dell’autore francofono e la sua scrittura, con interventi di diversi studiosi dell’Università di Parma.

Il 23 settembre alle 17 i lavori saranno aperti daDiego Saglia, Direttore del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali – DUSIC, e saranno moderati da Simonetta Anna Valenti, docente di Letteratura francese. Interverranno Elena Pessini (Oltre la maledizione della schiavitù, “L’Esclave vieil homme et le molosse”), Micol Beseghi (Sfide (im)possibili: tradurre Chamoiseau in lingua inglese), Alba Pessini (Chamoiseau saggista, da «Éloge de la Créolité» a «Le Conteur, la nuit et le panier»), Stefano Beretta (L’altro che non c’è: il Robinson di Chamoiseau – “L’Empreinte à Crusoé”).

Nella seconda giornata, il 24 settembre alle 16, moderatrice sarà invece Elena Pessini. Interverranno Davide Papotti (Chamoiseau geografo: l’osservazione del paesaggio della Martinica in “Trésors cachés et patrimoine naturel de la Martinique vue du ciel”), Luana Salvarani edElena Luciano (La relazione educativa tra linguaggi e potere: una lettura di “Chemin-d’école”),Nadia Monacelli (Lingua e potere, lingua è potere: costruzione psicosociale di un accento), Diego Varini (Da Chamoiseau all’Europa. Un altro Novecento). 

 

Il 29 settembre serata con l’autore a Teatro Due 

Mercoledì 29 settembre alle 21 a Teatro Due(Sala Grande) Patrick Chamoiseau sarà protagonista di un’intervista-dialogo con Elena Pessini, in occasione dell’uscita della traduzione italiana del suo volume Livret des villes du deuxième monde (nella versione italiana Città di un altro mondo, Nuova Editrice Berti, traduzione della stessa Elena Pessini).
“Il ritrovamento del quaderno annotato fitto da un misterioso vagabondo – si legge nella scheda del libro curata dalla casa editrice – fa da espediente narrativo per questo viaggio distopico nella geografia urbana contemporanea. In questa sua fantasticheria malinconica lo scrittore martinicano Patrick Chamoiseau, già vincitore del Premio Goncourt con Texaco, allestisce una scenografia urbana slegata da confini geografici e temporali, intrecciando passato e futuro, male e bene, orrori e meraviglie. Con sguardo visionario e profetico rilegge il passato e ipotizza un destino urbano fatto di stratificazioni tra città discariche e comunità immateriali. Come in Texaco, per lo scrittore creolo la città è ancora una volta ripugnante e vitale, promessa di un futuro diverso e specchio impietoso del passato”. Gli attori dell’Ensemble Teatro Due leggeranno alcuni brani dell’opera.

PATRICK CHAMOISEAU – BREVE PROFILO  

Nato nel 1953 a Fort-de-France, Patrick Chamoiseau ha studiato diritto privato (Università di Sceaux France) ed economia sociale (IRTS de Montrouge). È autore di un corpus letterario considerevole composto da romanzi, racconti, saggi e altri testi, tradotti in diverse lingue, che gli sono valsi numerosi riconoscimenti. Attento conoscitore della storia coloniale dei Caraibi ma anche intellettuale in ascolto delle trasformazioni del mondo contemporaneo, ha fatto del tema della lotta alla schiavitù e delle migrazioni oggetto di scrittura e d’impegno civile. Oggi è una delle voci più influenti dei Caraibi e uno dei maggiori scrittori francofoni contemporanei.   

Nel 2010 è stato insignito dal Ministero della Cultura francese del titolo di Commandeur des Arts et des Lettres. 

Tra le sue opere più importanti il manifesto Éloge de la créolité, scritto con Jean Bernabé e Raphaël Confiant, il romanzo Texaco, affresco di vita martinicana di tre generazioni, il recente saggioFrères migrants (2017), nel quale lancia un allarme affinché il fenomeno delle migrazioni venga considerato come un’emergenza umanitaria che richiede capacità di ascolto, apertura e accoglienza. Da segnalare anche la trilogia che raccoglie la sua personale autobiografia Une enfance créole (Antan d’enfance, 1990; Chemin d’école, 1994; À Bout d’enfance, 2005), i racconti per bambini e ragazzi (Manman Dlo contre la Fée Carabosse, «théâtre conté», 1981; Au Temps de l’Antan, 1988, Grand prix de la littérature de jeunesse; Émerveilles, 1998) e le sceneggiature dei film di Guy Deslaurier (Passage du Milieu, 1999; Biguine, 2004, Aliker, 2007).

Patrick Chamoiseau si è anche strenuamente battuto affinché il Parlamento francese dichiarasse nel 2001 la tratta degli schiavi e la schiavitù crimine contro l’umanità e perché il 10 maggio diventasse la giornata commemorativa dell’abolizione della schiavitù.

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