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11 settembre- ‘Su le soglie del bosco’: allo Spazio Lookness la mostra di Gerardo Lunatici

(…) Su le soglie

del bosco non odo parole che dici umane; ma odo parole più nuove

che parlano gocciole e foglie lontane.(…)

Gabriele D’Annunzio ‘La pioggia nel pineto’


L’11 settembre l’artista parmigiano Gerardo Lunatici inaugura la stagione del suo Spazio Lookness di via Marchesi 26/b con un nuovo ciclo di racconti per immagini dal titolo ‘Su le soglie del bosco’, una quarantina di pezzi tra olii e acquerelli che l’artista dedica al luogo della natura più legato alla fantasia e all’immaginazione, alla magia e al mistero o, forse, solo simbolo di un percorso inevitabile, un ‘oltre’ che fa del
bosco il luogo dell’esperienza e dell’insegnamento, del perdersi e del ritrovarsi.

“Il bosco è un luogo misterioso, magico. Lo sanno bene gli scrittori di fiabe- spiega l’artista Gerardo Lunatici- Nel bosco vivono gnomi e folletti, briganti e lupi, streghe e animali fantastici. Nel bosco ci si perde, è vero, ma si fanno anche incontri straordinari, come sa bene Dante.

Il bosco è un luogo animato e coinvolge il nostro corpo per intero: i riflessi della luce che filtra rendono cangianti le trame dei rami e del fitto fogliame, gli odori e i profumi del sottobosco inebriano sino allo stordimento, mentre i suoni che riecheggiano nell’oscurità possono creare atmosfere romantiche, ma anche incutere sentimenti di terrore.

Tutto il nostro corpo è coinvolto nella danza del bosco: dalle piante dei piedi che premono sulle radici del sottobosco alle punte delle dita che sfiorano le cortecce degli alberi e ne accartocciano le foglie.

Il bosco esprime e interpreta a suo modo la voce della natura, come ci ricorda un altro grande poeta, d’Annunzio, che ci invita a tacere e ascoltare la sua voce: “Taci. Su le soglie del bosco non odo parole che dici umane…”. Le soglie del bosco evocano confini e limiti invalicabili, ma anche passaggi imprevisti e orizzonti inaspettati. Per molti filosofi, del resto, il concetto di soglia è fondamentale: può essere un ostacolo, una porta chiusa, ma anche un passaggio segreto che si apre all’improvviso o un luogo di transizione che conduce da una dimensione a un’altra. La soglia, per questo, è un confine che spalanca all’infinito, come ci racconta in maniera memorabile Calvino.

Da parte mia, in questi dipinti, ho cercato di far parlare loro, i boschi, e non soltanto di rappresentarli o usarli come simboli. Ho provato a superare io, quella soglia, quel confine, superando ciò che separa la natura dall’uomo per vivere in simbiosi con tutto il loro mondo” conclude Lunatici.

“Su le soglie del bosco

Folto, di solito, è il bosco.

Profondo, se è un bosco sul serio, e non un modesto intreccio di rami. E anche spaventevole, specialmente se sei una bambina-scrive Natalia Robusti Comunication Manager appassionata d’arte e compagna di vita dell’artista-

Sia chiaro: nessuno ha mai creduto davvero che dentro ci fosse il lupo: magari! Però di sicuro qualcosa di brutto c’è ancora, in agguato. Là dentro. Là in fondo. Così, almeno, si bisbiglia nei libri.

Eppure.

Là, dove i tronchi si alzano verso il cielo, a modo loro lo nutrono. Dove il buio dovrebbe regnare, c’è un luccichìo di radici e foglie. Dove il silenzio parrebbe assoluto, c’è un’armonia di uccelli e insetti.

Per me, piuttosto, il mondo spaventevole è qui.

Fuori dal bosco, intendo.

Dove la mano dell’uomo saccheggia, distrugge e incendia.

Da qui, potendolo fare, io mi terrei lontana.

E più che non entrarci, nel bosco, vorrei rimanerci. Per sempre”

SU LE SOGLIE DEL BOSCO

Olii e acquerelli di Gerri Lunatici

Spazio Lookness via Marchesi 26/b

11-26 settembre 2021

Spazio Lookness

Gerardo Lunatici

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