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Pd+Effetto Parma? Sì..ma..forse: ‘prima delle alleanze elettorali un confronto vero su scelte e visione della città’


In risposta alle voci che si rincorrono in città su un possibile accordo elettorale tra PD e Effetto Parma in vista delle amministrative del prossimo anno, il gruppo consiliare PD rende pubblico il proprio
bilancio di nove anni di opposizione e la visione di una città del futuro a meno di un anno dalle elezioni amministrative con una nota stampa che sottolinea le difficoltà di un facile accordo politico possibile solo con un confronto diretto sui temi determinanti per il futuro di Parma.

Continuità con questa amministrazione? Non è così semplice”- si legge nel comunicato-La gestione del welfare e il rapporto col terzo settore, il futuro dell’aeroporto, i controlli sulle partecipate, la sicurezza e il degrado della città, le politiche per l’ambiente, la mobilità e il commercio, per le famiglie, la casa, per il turismo, la partecipazione e il lavoro per le persone fragili: sono solo alcuni dei temi su cui ci siamo confrontati, e spesso scontrati, in questi nove anni in Consiglio Comunale.

Pur avendo sempre dialogato nel merito delle questioni e riconoscendo alla Giunta Pizzarotti alcune decisioni apprezzabili e condivisibili, come nel caso dell’edilizia scolastica e di alcuni impegni in materia ambientale, non possiamo nascondere la difficoltà nel venire ascoltati e la mancanza di un’intesa su molti temi cruciali del mandato amministrativo”.

Questa la posizione espressa dal Gruppo consiliare del Pd, che ha appena pubblicato il bilancio di nove anni sui banchi dell’opposizione.

“Nell’ambito del percorso ‘Rigenerazioni’, avviato mesi fa dal PD di Parma, anche il gruppo consiliare è stato chiamato a fornire un contributo di analisi e proposta sulla città – spiegano -: nei giorni scorsi il nostro documento è stato messo, dall’assemblea del partito, alla base del confronto politico programmatico con tutte le forze e i soggetti del centrosinistra e civici. Come da mandato dell’assemblea Pd, è solo in base agli esiti di tale confronto che si potranno stabilire le future alleanze per le elezioni amministrative 2022, senza dunque accordi predefiniti”.

“Il nostro documento, che ci pare doveroso rendere pubblico, e che si può scaricare https://www.dropbox.com/s/so1891ng1uoespz/sulla%20citt%C3%A0%20di%20parma%20%285%29.pdf?dl=0 

traccia un bilancio di quattro anni di mandato, ripercorrendo i momenti salienti dell’opposizione svolta in consiglio comunale, che ha visto impegnato il gruppo consiliare del PD, insieme ai gruppi Parma protagonista e Parma unita, nel definire un’alternativa politica all’attuale amministrazione secondo il mandato ricevuto dai cittadini e in linea con la posizione del Partito.

La Giunta Pizzarotti ha dato un’impronta a quello che dovrebbe essere il futuro di Parma: una vocazione sempre più logistica, in particolare dell’area di Baganzola, una gestione delle politiche per le famiglie e le/gli adolescenti, per la casa e per la disabilità che ha dimostrato carenze importanti, senza rivangare il doloroso caso di Svoltare e l’indebolimento del sistema Sprar di accoglienza; investimenti considerevoli in grandi eventi a discapito di una progettazione culturale di ampio respiro e di alta qualità, una mobilità ancora tutta da migliorare, specie per quanto riguarda il trasporto pubblico e le alternative sostenibili, e ricordiamo che Parma è la 38esima città in Europa per la peggiore qualità dell’aria. E una città che deve fare i conti con criticità ormai croniche e ancora irrisolte, nelle periferie ma anche in centro storico, dal punto di vista del degrado, delle manutenzioni e della sicurezza. Si è reso poi evidente in troppe occasioni lo scarsissimo coinvolgimento dei cittadini nella discussione sulle scelte riguardanti la città e i quartieri e la necessità di rivedere il ruolo dei CCV, nonché la poca disponibilità a dialogare fattivamente con associazioni e realtà del terzo settore e a riconoscerle come una componente fondamentale della città. Con buona pace delle promesse di partecipazione. In conclusione, al di là dell’emergenza Covid, riteniamo che la città abbia perso punti su molti fronti e che si sia appannata quella ricerca dell’eccellenza e dell’innovazione in ogni settore che Parma ha saputo coltivare nel corso della sua storia, valorizzando le molteplici esperienze e proposte che la caratterizzano.

Su questi presupposti, anche in rapporto al confronto con altri soggetti del centrosinistra e con Effetto Parma, riteniamo che occorrano discontinuità e cambiamento”.

“Siamo convinti – concludono i consiglieri – che per la città si possa e si debba governare in modo diverso e che il dialogo non possa prescindere dalla ricerca di una nuova direzione, anche per provare a dare risposte innovative e diverse alla crisi post pandemica che ancora oggi stiamo vivendo. Vogliamo fare tutto il possibile affinché non siano la Lega e le forze di destra a governare Parma: per questo, non è sufficiente parlare di alleanze, serve prima di tutto un confronto vero su scelte e visione della città”.

Lorenzo Lavagetto

Caterina Bonetti

Sandro Campanini

Daria Jacopozzi 

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