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All’arte della pace di Pippa Bacca il Premio Mario Bocchi per l’Arte d’impegno civile 2021


Il Premio Mario Bocchi
per l’Arte d’impegno civile,
alla sua seconda edizione, è stato conferito per il 2021 alla memoria all’artista italiana Pippa Bacca (Milano, 9 dicembre 1974Gebze, 31 marzo 2008) per le sue  performance innovatrici, per il suo impegno per la pace e la fratellanza tra i popoli e per il suo coraggio nel rivendicare la libertà della creazione artistica.


Giuseppina Pasqualino di Marineo, in arte Pippa Bacca,
nipote di Piero Manzoni, è stata una delle giovani artiste performative più talentuose del nostro paese.

È morta a soli 33 anni dopo aver tentato di diventare portavoce di pace e fratellanza.

Sognava di portare a termine un progetto che le avrebbe permesso di girare in autostop, con indosso un abito da sposa, che voleva rappresentare simbolicamente il matrimonio tra le genti,  tra i popoli in 11 paesi in cui erano in corso o si erano conclusi di recenti dei conflitti armati.

L’obiettivo era una performance artistica per promuovere la pace e la fiducia nel prossimo.
La meta finale sarebbe dovuta essere Gerusalemme. D
opo aver attraversato Slovenia, Croazia, Bosnia e Bulgaria, il suo viaggio d’arte e fratellanza è stato tragicamente interrotto in Turchia da un uomo che l’ha stuprata e uccisa.

La sua storia, che all’epoca sconvolse l’opinione pubblica internazionale, riporta l’attenzione anche su un tema purtroppo più attuale che mai, quello della violenza sulle donne.

Fin dal 1997 Pippa Bacca ha seguito le orme dello zio Piero Manzoni, intraprendendo la strada dell’arte performativa. All’inizio suo obiettivo artistico era trasformare oggetti in altri oggetti.

Una delle sue opere più rappresentative si chiama “Surgical mutations“, ovvero “Mutazioni chirurgiche”, ed è costituita da foglie raccolte in un bosco e ritagliate in modo da trasformarsi in foglie di altre specie vegetali. Un lavoro che apriva così uno dei temi su cui l’uomo si interroga da sempre. “L’Essere e l’Apparire. Cosa è vero? Cosa è reale? La foglia di fico tagliata a forma di quercia è una foglia di fico o di quercia? Basta cambiare l’involucro esteriore per cambiare la sostanza?”

Ma non c’è sogno senza realtà. Per questo Pippa Bacca accanto ai temi poetici-estetici aveva interessi altrettanto importanti per la conoscenza di genti e Paesi diversi, della loro cultura, della loro arte. A un certo momento del suo percorso artistico si era inventata, alla maniera di Marcel Duchamp, cinque diverse personalità.

Nella sua ultima performance “Brides on tour” Il percorso in autostop con il vestito da sposa si sarebbe snodato in Paesi martoriati di recente dalla guerra, con le conseguenze relative, come la disoccupazione, la miseria, la delinquenza, l’odio. Voleva dimostrare la possibilità d’incontro tra le culture diverse e l’inconsistenza dei confini e dei limiti geografici.

Come ha scritto il critico Giorgio Bonomi, «Il viaggio di Pippa Bacca ha aperto la mente e il cuore di tanta gente, in tutto il mondo, per cui il male si è trasformato, dialetticamente, in bene: è penetrato in profondità, così, il messaggio che l’arte di Pippa voleva comunicare, cioè la fratellanza e l’amore tra i popoli e gli individui, tra il tu e l’io».

Prima di partire Pippa Bacca disse agli amici, “Io non ho paura… l’autostop lo faccio sempre, sono già stata a Istanbul, in Russia in autostop. E non ho paura. Suppongo che l’ abito da sposa creerà più turbamento nelle persone che ti caricano però alla fine non penso che ci saranno problemi perché è un modo per affidarsi al prossimo, per dimostrare che dando fiducia si ricevere solo bene.”  Apparentemente un punto di vista “ingenuo”, ma in realtà Pippa Bacca era molto razionale e determinata.

La sua performance artistica con il dirompente messaggio di pace e amicizia tra i popoli è stata tragicamente fermata da una violenta ingiustizia il 20 marzo del 2008. È stata violentata e uccisa a Gebze da un uomo che le aveva dato un passaggio. Il corpo martoriato è stato ritrovato solo il successivo 11 aprile, quando fu confermata la notizia della morte. L’uomo responsabile dell’assassinio, Murat Karataş, che all’epoca aveva 38 anni, oggi è rinchiuso in carcere dopo essere stato condannato in via definitiva a 30 anni di reclusione dalla  giustizia  turca.

L’epilogo fatale non deve trarre in inganno e portare a pensare, come hanno fatto alcuni dopo la sua morte “che se l’era andata a cercare” .

Quello che rimane è il gesto artistico di Pippa Bacca: un gesto puro, estremo, rivoluzionario per la pace tra i popoli, per la liberta dell’arte, che spazza via le parole vuote e le tramuta in fatti, azioni, discese in campo anche a rischio della propria incolumità.

Il premio che lo scorso anno è stato assegnato all’artista del Guatemala Regina José Galindo per sue straordinarie performance innovatrici e per il coraggioso impegno nella lotta contro la dittatura e la difesa dei diritti del suo popolo, quest’anno viene assegnato alla memoria a Pippa Bacca affinché non venga dimenticato il messaggio per la pace e fratellanza di un’artista che sarà esempio perenne di coraggio nella creazione artistica.

Il premio conferito dalla Fondazione-Archivio Storico Bocchi è intitolato alla figura di Mario Bocchi, comandante Partigiano nella Seconda guerra mondiale, nel dopoguerra imprenditore e amico di artisti come Pablo Picasso, Renato Guttuso, Alberto Giacometti, Sebastian Matta, Karel Appel, Graham Sutherland e tanti altri, fu un promotore delle arti nella “Parma capitale della cultura” degli anni ’60 e un sostenitore dei giovani artisti italiani degli anni ’60 e ’70.

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