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25 novembre-‘Libere di essere’: Parma, Palermo e Pisa insieme nelle scuole per un progetto culturale contro la violenza sulle donne

In occasione del 25 novembre – Giornata Internazionale Contro la Violenza sulle Donne – il Comune di Parma unitamente alla Associazione Buuuball off color presenta il progetto “Libere di Essere” per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema attraverso diverse iniziative ma in particolare coinvolgendo gli studenti delle scuole, futuro della nostra società.
L’iniziativa è stata presentata in conferenza stampa alla presenza di Ines Seletti, Assessore ad Educazione del Comune di Parma, Silvia Gentilini vice questore della Polizia di Stato e Dirigente della Divisione Anticrimine della Questura di Parma, Daniela Crimi Dirigente del Liceo Cassarà di Palermo, Maria Giambruno Presidente Zonta Club Palermo ZYZ, Maximiliano Gigliucci Presidente Associazione Buuuball e Isotta Cortesi Vicepresidente Associazione Buuuball.
“Oggi in questa giornata presentiamo questa iniziativa che vedrà protagonisti i ragazzi che sono il nostro futuro impegnati su un tema importate. Essere uniti è la nostra forza ed è l’unica strategia per combattere qualsiasi tipo di violenza e pregiudizio. Questo progetto ha un grandissimo valore educativo. La rete che abbiamo creato ci dà forza e alimenta nuove progettualità” ha introdotto Ines Seletti, Assessore ad Educazione del Comune di Parma.
” ‘Libere di essere’ è il messaggio che vogliamo dare: la donna deve essere salvaguardata, deve essere fatta sentire al sicuro ed è compito di noi uomini farlo. Per questo nel progetto abbiamo testimoni della cultura e dello sport maschili. Parma è per noi un nodo della rete importante non solo perchè è Capitale della Cultura ma anche perchè è una città impegnata costantemente sul tema. Lavoreremo a partire dalle scuole, saranno loro che parleranno del tema, da loro si parte per sensibilizzare gli uomini del futuro” ha introdotto Maximiliano Gigliucci Presidente Associazione Buuuball.
Il progetto trova il sostegno della Polizia di Stato. Silvia Gentilini vice questore della Polizia di Stato Dirigente della Divisione Anticrimine della Questura di Parma e portavoce della campagna nazionale ‘Questo non è amore’ ha messo in evidenza quanto l’impegno quest’anno sia ancora più serrato sul tema: “la violenza di genere deriva dalla considerazione della donna come oggetto di proprietà, è un lavoro culturale quello che dobbiamo fare. Quando si attivano le Forze dell’Ordine molte volte è troppo tardi. Il lock down ha evidenziato un aumento delle richieste di aiuto in maniera esponenziale”.
 
Al fianco di Parma anche le città di Palermo e di Pisa e saranno attive protagoniste del progetto. Daniela Crimi Dirigente del Liceo Cassarà di Palermo è intervenuta alla presentazione: “Parma è per noi un punto di riferimento e per noi è un privilegio poterci confrontare e portare avanti progetti insieme su tematiche così delicate. I nostri alunni sono i cittadini del presente, e loro contribuiranno a combattere la violenza in tutte le sue forme, fisica, psicologica ed economica. Palermo è una realtà culturalmente molto diversa da Parma e i ragazzi avranno modo di condividere le loro sensazioni e potremmo educarli al rispetto incondizionato. Attraverso la semina si può raccogliere e la scuola può fare tanto“.
Maria Giambruno, Presidente Zonta Club Palermo ZYZ,: ” Le due P ancora una volta insieme Parma e Palermo, legate da progetti importanti e meritevoli. Il covid ha creato un ‘distanziamento psicologico’ pericoloso che ha esponenzialmente incrementato la violenza e la solitudine. I reati hanno sempre lo stesso codice quello di isolare la donna su cui l’uomo ne vuole il possesso. I diritti delle donne sono quelli più fragili e sono i primi, in momenti di crisi, ad essere spazzati via. ‘Libere di essere’ perche le donne devono essere libere di sognare il proprio futuro e di poterlo realizzare”.
Isotta Cortesi Vicepresidente Associazione Buuuball:” Questi progetti hanno sviluppato una grande solidarietà e un lavoro di squadra davvero importante per i nostri ragazzi che ne sono i protagonisti. Attraverso questo progetto saranno sensibilizzati e ci daranno un punto di vista diverso sulla violenza. Spesso sono impropriamente chiamati ‘vittime secondarie’ della violenza contro le donne ma molto spesso la subiscono tra le mura domestiche e spesso sono attori attivi nella difesa delle proprie madri. Daremo così voce eventualmente anche a un loro disagio. I ragazzi potranno conoscere gli strumenti per tutelare se stessi e le donnecome la app Youpol che la Polizia di Stato ha messo a disposizione per segnalare e potranno aiutarci a farla conoscere e potranno usarla”.
L’iniziativa vede Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+2021, capofila della iniziativa che interesserà anche grazie alla collaborazione con Zonta Zyz Palermo, la città di Palermo ed è completato dal prezioso apporto delle idee del reparto anticrimine della Questura di Parma nella persona della Dottoressa Silvia Gentilini che segue il progetto “Questo non è Amore”.

Gli studenti delle scuole dovranno realizzare dei video sul tema ed i primi dieci verranno premiati a Parma ex aequo e composti da Riccardo Bocchini in un cortometraggio ed in uno spot di circa 1 minuto che potrà essere utilizzato come pubblicità progresso.

La premiazione avverrà  verosimilmente a maggio 2021 ed in occasione della stessa si terrà pure una tavola rotonda presentata dal giornalista Marco Liorni con la partecipazione di vari relatori ed attori come Roberto Ciufoli, Dark polo Gang, Alessandro Meluzzi, Luciano Garofano, il Giudice Lucia Russo e tanti altri e verrà impreziosita da collegamenti web con le altre città gemellate al progetto.
A tal proposito, testimonial del progetto sono Tullio Solenghi, Corrado Tedeschi, Gabriele Cirilli, Ciro Immobile, Luigi Pelazza, Luca Argentero, Emanuele Salce, Marco Liorni, Gianmarco Tognazzi, Alessio Sakara che esprimono in video messaggi di solidarietà a sostegno della lotta contro la violenza sulle donne.

Questi video verranno proiettati durante la tavola rotonda. Tali testimonianze, oltre ad essere diffuse attraverso tv nazionali, testate giornalistiche web ed articoli di giornali, saranno diffuse all’interno del progetto per le scuole dove, i ragazzi, come già detto, parteciperanno alla produzione di video sulle varie tematiche relative alla violenza sulle donne.
La selezione dei più meritevoli sarà fatta da tecnici del settore (registi, produttori, sceneggiatori, attori) che saranno la giuria del progetto scolastico.

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