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‘Non voglio diventare un criminale’: la fuga da un destino criminale nel nuovo romanzo di Roberta Grugni

Un originale romanzo di formazione criminale ci farà riflettere sul dramma interiore di un ragazzo siciliano che vuole rimanere “buono” in un contesto mafioso che lo vuole corrompere.

Da ottobre 2020 è disponibile in tutte le librerie e su tutte le piattaforme di vendita libri online, per le edizioni Montag, il romanzo “Educazione siciliana” di Roberta Grugni parmigiana d’adozione, un noir inedito che affronta il drammatico tema del traffico di esseri umani.

Il romanzo si svolge nella Sicilia agreste del caporalato e delle periferie degradate, dove la mafia ha aggiunto di recente ai suoi loschi “affari” quello del commercio illegale d’organi, un business miliardario a livello globale.

Dentro a questo scenario di illegalità si muove Nicola, il protagonista del romanzo, un ragazzo che dopo aver aiutato un coetaneo fuggito da un centro d’accoglienza, cercherà con tutte le forze di non farsi inghiottire dal mondo criminale.

Sinossi

Roma, Milano, Zurigo: le terre di mafia ormai sono ovunque, ma è in Sicilia che attingono dalle loro radici più profonde. E in Sicilia, a Trapani, si trovano Nicola, Angela, Antonio, Tevez, Alba, il padrino don Luigi Manganaro, la vice commissario Alice Berti: soldati di eserciti contrapposti, che si scontrano seguendo principi inconciliabili. 

Il giovane Nicola è costretto alla manovalanza criminale da un padrino che vuole salire nella scala del crimine: ma è un ragazzo di buon cuore, che crede ostinatamente in un futuro diverso. Nicola aspira alla redenzione e a un amore impossibile: i suoi gesti di rivolta mettono in moto qualcosa di più grande e permettono all’energica Alice, esperta vice commissario, di scoprire un commercio tra i più turpi: quello di persone, di migranti, di bambini da fare a pezzi.

Un racconto di formazione e deformazione, in un mondo contemporaneo dai tratti arcaici. Una storia criminale dura, amara e insieme delicata, per raccontare i più giovani, i più indifesi, e coloro che lottano per salvarli.

L’autrice

Roberta Grugni è nata a Pavia nel 1967, e dopo aver vissuto in diverse città italiane e aver viaggiato per il mondo vive ora a Parma. Laureata in Scienze Politiche, ha svolto vari lavori e ha già pubblicato il romanzo “Navigando a vista” (Edizioni Eve, 2016): incentrato sulla disabilità di coppia, è basato sulla sua vera esperienza seguita all’incidente che ha reso suo marito paraplegico.

”Sono un’autrice ribelle, seguo sempre il mio cuore nei miei romanzi, in difesa dei più deboli. Cerco di dare voce a chi non ne ha” dice la scrittrice.

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