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Aeroporto Cargo di Parma: i motivi del NO nel video-denuncia dell’associazione Post-VIDEO

Un messaggio tanto semplice quanto efficace  quello al cuore dell’ultimo video-denuncia dell’associazione Post: “Quello che non sai sull’Aeroporto di Parma“.

Video

Questa volta il bersaglio è proprio l’Aeroporto “G. Verdi” e il  progetto di espansione co-finanziato per circa 20 milioni di euro da Comune di Parma e Regione Emilia-Romagna, e che vedrà lo scalo parmense destinato ad accogliere nei prossimi anni un numero crescente di voli cosidetti “cargo” per lo scambio di merci.

“La questione ha del banale”, dice Manuel Marsico, presidente dell’associazione, “non vogliamo dover costruire il nostro futuro in una città sulla quale ogni 20 minuti passa un aereo da 500 tonnellate”. “A Parma i limiti di legge per l’emissione di inquinanti nell’aria vengono superati con una frequenza preoccupante e il traffico previsto da  So.Ge.A.P. renderebbe tragica una situazione già grave”.

“Il video” aggiunge Marsico, “vuole richiamare l’attenzione degli gli attori pubblici che si stanno rendendo responsabili di questo disastro ambientale e sanitario: Sindaco, Presidente della Regione, ma anche il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.”

Durante il video, infatti, sono messi nero su bianco fatti e dati riguardanti  i danni ambientali e i rischi per la salute nei quali si incorrerebbe a causa della presenza di un traffico aereo come quello previsto dal progetto di espansione, ma anche tutte le incoerenze che questo progetto porta con sé.

Il video è stato realizzato in collaborazione con Legambiente Parma e il Comitato NoCargo  e con la partecipazione di ISDE – Medici per l’ambiente, Fridays for Future – Parma, Artlab, WWF Parma e Europa Verde Parma.

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