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11 settembre – 10 ottobre- Città in festa in occasione del Festival Verdi 2020- PROGRAMMA

 

200 appuntamenti a ingresso libero, oltre 30 eventi, in più di 50 luoghi diversi, nei 7 quartieri della città di Parma, a Busseto e in altri luoghi della provincia, con la partecipazione di oltre 300 artisti. Questi i numeri della V edizione di Verdi Off per tornare a condividere dal 11 settembre al 10 ottobre 2020 la gioia della scoperta e della riscoperta di Giuseppe Verdi e delle sue opere da prospettive diverse e sorprendenti, creative e originali, in un’atmosfera festosa e trascinante che raggiunga ed emozioni chi vive e chi visita le terre del Maestro in occasione del Festival Verdi.

 

Realizzato dal Teatro Regio di Parma, con il Comune di Parma e l’Associazione “Parma, io ci sto!”, sponsor Sarce, Verdi Off mantiene intatto anche in quest’anno difficile il suo profilo e la sua missione: creare occasioni per scoprire, abitare e vivere nel nome del Maestro i luoghi più belli e unici della città, con spettacoli gratuiti, diffusi e multidisciplinari che coinvolgono visitatori, famiglie, bambini, appassionati e curiosi che in occasione del Festival Verdi si trovano a Parma e Busseto e nella provincia di Parma, a Zibello, Busseto, Soragna, Fidenza, che hanno abbracciato lo spirito di Verdi Off. A fianco dei tanti appuntamenti divenuti un classico della rassegna (Cucù verdiano, Bianchi Rossi e Verdi, Con Verdi in carrozza, Pedala Piano, Recital in giardino, Recital verdiani, Sguardi in scena, Verdi Band), quest’anno si potrà godere del Caravan Verdiano che porterà nelle piazze Traviata. Lo spirito di Violetta in un teatro mobile, sorprendersi di spettacoli in cuffia o in un confessionale, delle incursioni di cantastorie e danzastorie verdiani nei ristoranti e nei caffè, delle arie verdiane che ispirandosi allo slogan di Parma Capitale della cultura 2020+21, “la Cultura batte il Tempo” saranno eseguite nella piazza della città ogni 24 ore dalle 24 finestre del palazzo del governatore, dei Recital dell’Accademia Verdiana e molto altro. Oltre che, come di consueto, nelle strade, piazze, chiostri, giardini, quest’anno Verdi Off raggiungerà direttamente il pubblico con esibizioni ad hoc sotto le finestre di case, condomini e palazzi, negli spazi aperti di dormitori e centri di accoglienza, nelle corti delle RSA e degli ospizi, con iniziative dedicate e in sicurezza e offrirà l’occasione di riflettere sui temi di stringente dolorosa attualità. Testimonierà inoltre la storia d’amore di lunga tradizione che lega nelle nostre terre musica e cucina e si è sviluppata sul territorio, e in particolare nella città di Parma, Città creativa UNESCO per la gastronomia, nel fitto calendario di performance inserite nel Settembre Gastronomico parmigiano. Tra queste, lo speciale evento di show cooking musicale In cucina con Verdi a cura dell’attore e regista Giammaria Aliverta, su menù studiati dagli chef di Parma Quality Restaurants, che svelerà un inedito profilo di Giuseppe Verdi “gourmet” e lo spettacolo Rigo-letto e narrato a cura del Teatro del Cerchio con Mario Mascitelli.

 

“Verdi Off rinnova ogni anno la sua forza – dichiara Federico Pizzarotti presidente della Fondazione Teatro Regio di Parma – che in questa speciale edizione è accresciuta, segnando un record negli appuntamenti in programma, mai così numerosi, ma soprattutto segnando un record di presenza e di vicinanza con la nostra comunità e con il territorio, con le sue realtà più fragili che sapranno trarre dalla musica di Giuseppe Verdi e dallo spettacolo dal vivo, portato nei giardini e sotto casa, nuova energia, nuova forza e nuove emozioni positive”.

 

“Verdi Off è l’occasione di scoprire, abitare e vivere nel nome del Maestro i luoghi più belli e unici della città, dichiara Anna Maria Meo, Direttrice generale del Teatro Regio di Parma e direttrice artistica del Festival Verdi grazie a progetti che aprono il cuore all’incontro con gli altri, attraverso la musica, il teatro, la danza, coinvolgendo, sempre nel massimo rispetto delle norme a tutela della salute, un pubblico ampio e di ogni età: famiglie, giovani, bambini, e in particolare coloro che si trovano in luoghi di cura o in questo momento vivono situazioni sociali di maggiore difficoltà. In quest’anno particolare, Verdi Off raccoglie nuove sfide e va incontro a nuovi obiettivi, con progetti speciali in grado di portare il Festival Verdi fuori dai teatri verso il pubblico, in sicurezza, invitando tutti a condividere le emozioni e la passione per Verdi, diffondendo la grandezza dell’uomo e dell’artista, come sempre, in modo lieve, giocoso e aperto. La rassegna assume quest’anno una consistenza più ricca rispetto agli altri anni, abita uno “spazio” più ampio, improntato a un’ideale di massima condivisione. Abbiamo voluto trasformare in creatività i limiti con cui ci siamo trovati a operare e abbiamo potuto rilanciare la dimensione dell’“altro Verdi”, quella diffusa e festosa, grazie alla collaborazione di tanti artisti e compagnie del territorio che hanno aderito con ancora maggiore entusiasmo allo spirito di Verdi Off, nel forte desiderio di rinnovare le emozioni dello spettacolo dal vivo, grazie al Comune di Parma e ai suoi diversi servizi, grazie a “Parma, io ci sto!” che ha permesso di “accendere” questa manifestazione 5 anni fa e continua a favorirla, e a tutti i partner e sponsor, tra i quali Sarce”.

“La Verdi Street Parade, – conclude Anna Maria Meo – che l’anno scorso ha trascinato nelle strade e nelle piazze di Parma oltre diecimila persone, tra artisti e pubblico, e che quest’anno non potremo realizzare, esiste ancora nello spirito della manifestazione: la comunità formata dalle istituzioni e dal pubblico si ricostituirà così, anche quest’anno, e potrà partecipare e testimoniare tutto il suo affetto a Verdi”.

 

“Partecipazione è, quest’anno più che mai, la parola chiave della rassegna”, dichiara Barbara Minghetti, Curatrice di Verdi Off. Partecipazione degli artisti, che hanno sofferto moltissimo in termini creativi e professionali durante il lockdown, cui abbiamo rivolto diverse ‘call’, per riuscire a includere il maggior numero e la maggior varietà di spettacoli di qualità in rassegna; partecipazione attiva dei cittadini, delle persone che si affacceranno alle finestre, apriranno i loro cortili e giardini per ospitare e condividere la nostra allegria; partecipazione della gente nelle strade e nelle piazze, che potrà sorprendersi delle bande musicali, delle acrobazie di un pianista su una bicicletta, dei cantastorie verdiani e delle loro incursioni d’arte in ristoranti, osterie, bar; partecipazione dei luoghi di maggiore fragilità della città e della provincia di Parma, grazie alla collaborazione in particolare del dipartimento inclusione sociale dell’Assessorato al Welfare del Comune di Parma, di ACER, delle case popolari, insieme ai centri di accoglienza, le residenze per anziani, gli ospizi; partecipazione nelle piazze, lungo le vie e nei cortili dei condomini di periferia: perché, nel rispetto del necessario distanziamento, siamo convinti che la condivisione della musica, dell’opera, di Verdi possa aiutarci a ripartire, essendo essa stessa “cura” in questi mesi difficili e proprio La cultura cura è uno dei progetti di Parma Capitale della Cultura 2020+21, di cui Verdi Off si fa pilota. Con questo Verdi Off scopriremo una Parma più ampia che desideriamo possa far sentire la sua voce, cantando insieme a noi Va’ pensiero al termine degli eventi di Verdi sotto casa: un grande momento realizzato da ciascuno, da casa, che potremo vivere appieno, insieme, con la stessa intensità emotiva, condividendolo sui profili social col mondo”.

 

“Crediamo fermamente nella valorizzazione delle eccellenze del nostro territorio e il Teatro Regio è sicuramente una dei punti di riferimento della vita culturale della città e dell’intera nazione – dichiara Alessandro Chiesi, Presidente dell’Associazione “Parma, io ci sto!”. Inutile dire quanto teniamo a Verdi Off – tra i primi importanti progetti portati avanti da “Parma, io ci sto!” – che affianchiamo per il quinto anno consecutivo e che mai come quest’anno rappresenta un momento di coesione e condivisione visto che sarà “diffuso” in tutti i quartieri, con particolare attenzione a quelli dove si registrano situazioni di difficoltà. Inoltre anche quest’anno Verdi Off intensifica il proprio legame con il Settembre Gastronomico, altro grande appuntamento sostenuto dalla nostra Associazione. Fare sistema e incentivare il lavoro di squadra sono da sempre alla base di “Parma, io ci sto!” e dello spirito che muove le nostre azioni”.

 

“Verdi Off oggi è diventato un modello – dichiara Michele Guerra Assessore alla cultura del Comune di Parma. E quest’anno, in un tempo in cui tutto è diventato “off”, facendo leva sulla sua capacità di pensare e concepirsi fuori dagli schemi, Verdi Off è paradossalmente riuscito a pensarsi “fuori” da Verdi Off! Quindi ripartire, responsabilmente, con Verdi Off, che sa portare la cultura verso tutti, generando nuovi pubblici, che potranno avvicinarsi progressivamente anche al Festival Verdi, è di grande auspicio per questo secondo, e non scontato, anno di Parma quale Capitale della Cultura italiana”.

 

PRENOTAZIONI

 

L’ingresso agli spettacoli è libero. I posti sono limitati e la prenotazione è obbligatoria, ai recapiti e secondo le modalità indicate nel programma in calce a ogni appuntamento.

Per alcuni spettacoli, ove indicato, sarà necessario ritirare il biglietto, offerto da Sarce, sponsor di Verdi Off, a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo, sul luogo dell’evento.

  

INAUGURAZIONE

 

Dopo aver posto l’attenzione nelle precedenti edizioni sull’innovazione e la tecnologia in rapporto agli spazi urbani e aver esaltato l’importanza della relazione sociale e umana in un’epica Verdi Street Parade, il debutto di Verdi Off 2020 pone l’accento sull’importanza della condivisione della musica. L’inaugurazione l’11 settembre prevede due progetti speciali, 24 ore d’Aria e Verdi sotto casa, pensati per diffondere la musica di Giuseppe Verdi lungo le 24 ore della giornata e, capillarmente, in tutta la città, specialmente nelle sue aree di periferia e fragilità.

 

In 24 ore d’aria (Palazzo del Governatore venerdì 11 settembre 2020, dalle ore 18.00 alle 24.00, sabato 12 settembre 2020, dalle ore 00.00 alle 18.00) Ogni ora per 24 ore consecutive dalle 24 finestre di Palazzo del Governatore, i Solisti del Conservatorio Arrigo Boito si alterneranno nell’esecuzione delle più celebri arie verdiane, “battendo il Tempo”, secondo il tema ispiratore di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21 e creando così la trama impalpabile di un tessuto musicale che si diffonderà in tutta la città di Parma, riportando in primo piano la dimensione dell’ascolto della musica dal vivo nelle nostre vite quotidiane, da cui, per troppo tempo in questo periodo, abbiamo dovuto privarci.

 

Affacciarsi alla finestra di casa: un gesto semplice e quotidiano ma in questo momento carico di nuovi significati.

Verdi sotto casa (Parma, sabato 12 settembre 2020, dalle ore 18.00 alle 19.00) porta 16 eventi di danza, musica, teatro, giocoleria, sotto le finestre di casa, in contemporanea nei sette quartieri della città di Parma, per invitare il pubblico a condividere dalle proprie case la gioia e l’emozione dello spettacolo dal vivo, al termine del quale sarà bello intonare il Va’ pensiero assieme a cantanti, musicisti e attori. Un progetto diffuso che animerà vie, cortili e giardini, spazi condominiali, luoghi di maggiore fragilità sociale, centri di accoglienza, residenze per anziani, per avvicinare tutti alla musica del Maestro con spettacoli e performance creati ad hoc.

Un programma dedicato agli abitanti della città di Parma, che qualche giorno prima riceveranno l’invito ad “affacciarsi” (i luoghi non sono annunciati per evitare assembramenti e consentire lo spettacolo nel pieno rispetto delle norme a tutela della salute pubblica), ma che tutti potremo vivere sui social media, in una diretta “a staffetta” da ciascuno di quei luoghi, condividendo anche sui social il proprio canto del Va’ pensiero con il tag @verdioff. Verdi sotto casa è realizzato in collaborazione con Mind for Music, Liceo Musicale Attilio Bertolucci, Martina Vissani e Francesco Pelosi, Associazione Circolarmente, Andrea Carri, Daniele Leoni e Francesco Mantovani, Enrico Zaniboni e Società di Danza, Parma Musicale con Beniamina Carretta e Andrea Coruzzi, Adriano Engelbrecht, Annalisa Ferrarini e Carla They, Balletto di Parma, Professione Danza Parma, AccademiaDanzaEdintorni, Bianca Costanza Chiapponi, Michele Cosentino, Solisti dell’Accademia Verdiana, Angela Gandolfo, Roberto Barrali, Corpo Bandistico “Giuseppe Verdi” di Parma, Alberto Orlandi, Gruppo Strumentale Bandistico di Felino, Stefano Mora, Cristina Bersanelli

 

LE NOVITÀ DI VERDI OFF 2020

 

La capacità di reinventare forme antiche, assieme a quella di creare nuovi rituali e modalità di partecipazione allo spettacolo dal vivo, cifra caratteristica di Verdi Off, si intreccia quest’anno nell’incontro, nella riflessione e nel racconto di temi e storie di protagonisti che in questi tempi difficili, resi ulteriormente tragici dalla pandemia in corso, si trovano a fronteggiare solitudine, emarginazione, pregiudizio, povertà.

 

Così, accanto al debutto in prima assoluta del Caravan verdiano, al culmine del weekend inaugurale della manifestazione, e ai “confessionali” di Inconfessabile Verdi trovano posto tra le maggiori novità di quest’anno i progetti Borders are Open, Io non ho posto, Guerrilla Verdi che caratterizzano Verdi Off in particolare nel segno della solidarietà, dell’accettazione dell’altro e della condivisione umana, quali lenti che consentano uno sguardo più limpido sul mondo e sulle qualità essenziali allo sviluppo dell’empatia e della resilienza, due potenti antidoti alle difficoltà che la vita oggi ci impone. Una vicinanza umana, psicologica e spirituale, che si svilupperà nel pieno rispetto delle limitazioni imposte dai regolamenti in materia di tutela della salute pubblica e distanziamento interpersonale.

 

Il Caravan Verdiano (Parma, Piazzale Picelli sabato 12 settembre 2020, ore 16.00 e ore 18.00; domenica 13 settembre 2020, ore 11.00 e ore 16.00; Busseto, Piazza Giuseppe Verdi, sabato 19 settembre 2020, ore 16.00 e ore 18.00; domenica 20 settembre 2020, ore 16.00 e ore 18.00; Zibello, Piazza Giuseppe Verdi, sabato 26 settembre 2020, ore 18.00; Parma, Piazzale Chaplin, domenica 27 settembre 2020, ore 17.00) riporterà la piazza al centro della vita teatrale della città, permettendo allo Spirito di Violetta di rivivere in pienezza, ogni fine settimana. Lo spettacolo, ispirato alla Traviata, per la regia di Manuel Renga e con i costumi e le scene di Aurelio Colombo, realizzato in collaborazione con Teatro del Cerchio, sarà raccontato Gabriella Carrozza, Ivo Randaccio e cantato dalle voci di Adriana Iozzia / Erika Wenmeng Gu (Violetta), Matteo Mezzaro / Paride Cataldo (Alfredo), Deniele Terenzi / Marcello Rosiello (Germont), accompagnati al pianoforte da Claudio Cirelli / Gianluca Ascheri e si ispira all’ottocentesca tradizione dei Carri di Tespi, proiettando attorno a sé il riflesso e il ricordo di ogni Traviata che alberghi nel nostro immaginario collettivo.

 

Con le incursioni urbane di Guerrilla Verdi (Stazione Ferroviaria sabato 19 settembre 2020, ore 11.00 e ore 18.00; Piazza Duomo, sabato 19 settembre 2020, ore 11.30 e ore 18.30; Portici del Grano, sabato 19 settembre 2020, ore 12.00 e ore 19.00), la città di Parma diventa un palcoscenico a cielo aperto in cui diverse tipologie umane, dalla più convenzionale e accettata alla più anticonformista, prendono vita, attraverso le arie eseguite dal vivo dalla fisarmonica di Paolo Camporesi e dal violino Martina Motta, alcuni dei più emblematici protagonisti verdiani della celebre Trilogia Popolare. Personaggi “nuovi”, spesso emarginati, diversi, incompresi, oppure idealizzati, stereotipati, sempre secondo convenzioni sociali. Nello spettacolo ideato da Daniele Menghini e Pietro Utili, con i costumi di Paola Mammolini, realizzato in collaborazione con Associazione Culturale L’Eretico Booking, ecco quindi che incontreremo Guido Dazzini un Rigoletto contemporaneo ridotto a chiedere l’elemosina alla stazione, Ester Ventura una Violetta d’oggi che aspetta in aeroporto un volo che la porti verso una vita migliore, Luana Grieco una moderna Azucèna, eterna esule costretta a migrare di città in città cercando il suo posto in un mondo che spesso la disconosce. Un’azione artistica che agisce sul tessuto urbano con lo specifico intento di “logorare” il nemico numero uno della società contemporanea: il pregiudizio. Indurre una riflessione attiva sull’importanza e la bellezza della diversità, come quel valore fondamentale della contemporaneità che va accolto, protetto e nutrito. Guerrilla Verdi è una performance urbana che, in un periodo di distanziamento sociale forzato, vuole abbattere quelle distanze ben più abissali, che nascono dalla paura dell’altro, di ciò che è diverso da noi, che spesso preferiamo non considerare, quasi fosse trasparente ai nostri occhi. La straordinaria musica di Verdi può allora infrangere questa invisibilità ricostruendo un legame tra uomo e uomo, aprendo un dialogo proprio con i cittadini, con chi vive la città, immersi nella routine della vita quotidiana.

 

In Borders are open Quattro pezzi sacri sulla rotta Balcanica (Piazza della Pace sabato 19 settembre 2020, ore 19.30 e ore 21.30), il pubblico dotato di cuffie wireless e seduto in Piazza della Pace, attraverso la spazializzazione del suono si troverà immerso sull’isola di Lesbo, nel campo di Moria, o semplicemente seduto vicino a qualcuno che fa domande verso il cielo, condividendo l’attesa per le risposte e il dubbio se le visioni evocate sono vere o frutto della nostra mente. I pezzi sacri rappresentano la lotta di un uomo contro l’ignoto che sta al di là della morte: tre pezzi dedicati alla Vergine Maria (alla quale Verdi consegna la sua vita dopo la morte, pur non essendo sicuro che esista vita dopo la morte) e una preghiera a Dio, il Te Deum, che si chiude con una voce di soprano solitaria che sembra lanciare la propria richiesta a Dio, senza ottenerne risposta. Un progetto di Chronos3/Manuel Renga e Vittorio Borsari, con la drammaturgia di Manuel Renga, commissione di Verdi Off in prima assoluta, con i performer Valerio Ameli, Sara Dho, Antonio Panice nato dalla forte necessità di raccontare la condizione dell’uomo, di alcuni uomini e donne in particolare, di fronte all’immensità del mare e all’indifferenza del resto dell’umanità. Per dare corpo alle loro storie, vere –  testimonianze di migranti, rifugiati, richiedenti asilo nei campi che si trovano sul confine tra la Grecia e la Turchia, durante la pandemia di Covid19, ostaggio delle trattative politiche tra Turchia ed Europa. Le loro voci si fanno preghiere religiose o laiche, si fanno urla alle stelle.

 

Io non ho posto (Chiesa di San Ludovico sabato 3 ottobre 2020, dalle ore 15.30 alle 19.00; domenica 4 ottobre 2020, dalle ore 15.30 alle 19.00), nell’ideazione di Mario Fontanini e Andreina Garella, che ne firma la regia, e la drammaturgia insieme a Enrica Mattavelli a partire dalle parole delle donne coinvolte nel progetto, è uno spettacolo a cura di Festina Lente Teatro e Vagamonde, commissionato da Verdi Off e presentato in prima assoluta. Una riflessione sulle parole straniero, migrante, rifugiato, razzismo, distanza, transizione, cambiamento, rinascita, passaggio, libertà, giustizia ricercando nel loro significato forme reali di convivenza e dialogo per dare ascolto alle voci e alle storie che ognuno porta con sé, per intercettare i cambiamenti in atto e proporre uno sguardo diverso sull’altro. Per rispondere alla necessità di trovare un posto dove stare, aggiungendo cultura a cultura, scambiando memoria con memoria. Le donne coinvolte nel progetto vengono da tutto il mondo, migranti e native che hanno dato forma a un testo formato da migliaia di frammenti – tracce registrate, suoni, voci, parole che accompagnano lo spettacolo – raccolti in questi mesi. Tracce imperfette, come lo è il nostro tempo, in cui bisogna ritrovare le parole per dare il nome giusto alle cose. Perché questo è il nostro tempo, non ne abbiamo un altro.

 

Inconfessabile Verdi. Incursioni segrete nella mente dei personaggi di Giuseppe Verdi (Piazza Garibaldi, sabato 26 settembre 2020, dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 15.00 alle 19.00; domenica 27 settembre 2020, dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 15.00 alle 19.00), ideato da Giulia Randazzo che firma la regia, con la scenografia di Giulia Bellè e la supervisione Musicale Ramon Theobala è uno spettacolo modulare, mobile e site specific destinato a diventare un altro “cult” di Verdi Off.

Cosa prova Gilda quando si rende conto che il suo Gualtier Maldè è in realtà il Duca di Mantova? Che cosa passa nella mente di Amneris, mentre inganna Aida sulla morte di Radamès? Da quanto tempo Leonora teneva nascosti i suoi incontri clandestini con il misterioso trovatore? Un peccatore, una peccatrice, un segreto inammissibile. Un confessionale, uno spettatore disposto a mettersi in gioco e a esser parte integrante dell’azione scenica. Ecco gli ingredienti della performance, dove il messaggio musicale, intonato “one to one” da una voce solista o da un gruppo vocale, al riparo da orecchie indiscrete, grazie all’utilizzo di tecniche di spazializzazione sonora e al bluetooth, potrà eventualmente diffondersi nell’aria e farsi corale, mettendo a repentaglio la segretezza e l’anonimato dei soggetti coinvolti, rivelando alla curiosità dei passanti pensieri e segreti mai espressi vissuti dai maggiori personaggi verdiani. 

 

Con Audizione a Villa Verdi (Chiesa di San Ludovico giovedì 8 ottobre 2020, ore 20.00, ore 21.00 e ore 22.00), Intermezzi dalle cucine del Maestro su progetto, testo e per la regia di Andrea Piazza, realizzato in collaborazione con la Compagnia teatrale della Civetta e l’Associazione 92 decibel, Verdi Off si avventura in una possibile, sebbene fittizia, quotidianità del Maestro, con una commedia degli equivoci che, di scena in scena, porta alla luce gustosi aneddoti, storici pettegolezzi e segreti enogastronomici sulla vita del compositore e, soprattutto, sul suo rapporto con la cucina semplice e genuina della terra emiliana.

 

In Quadrilegio Verdi Popera (Opera Cortile di Spazio Manfredi domenica 27 settembre 2020, ore 19.00 e ore 21.00) Il giovanissimo interprete Filippo Labadini e Cristina Fontanelli si esibiranno insieme al giovane soprano Daniela Zilioli accompagnati dal pianista Antonio Piccirilli: due generi musicali diversi si fonderanno creando una nuova musicalità in brani tratti dalle opere verdiane e brani pop contemporanei che si contamineranno vicendevolmente in un’inedita interpretazione.

 

Goldberg Variations (BDC, domenica 4 ottobre 2020, ore 21.00) è un viaggio onirico per trio d’archi, corpo solo e immagini produzione Associazione Concorto con il contributo di Emilia Romagna Teatro Fondazione. Da un’idea di Gian Maria Lodigiani e Riccardo Buscarini sulle Variazioni Goldberg di Johann Sebastian Bach, eseguite dal vivo da Gian Maria Lodigiani (Violino), Behrang Rassekhi (Viola), Luca Bacelli (Violoncello), le coreografie ideate e danzate da Riccardo Buscarini daranno corpo alla musica e si intrecceranno al videomapping di Martino Chiti e alle letture di Piero Carolfi.

 

I CLASSICI DI VERDI OFF

 

Tornano a Verdi Off molti degli appuntamenti divenuti classici della rassegna. Ogni giorno alla stessa ora e per tutto il Festival Verdi, si rinnovano gli applauditi appuntamenti con il Cucù verdiano (Fornici del Teatro Regio di Parma da sabato 12 settembre a sabato 10 ottobre 2020, ore 13.00), un momento speciale per emozionarsi e lasciare che le più celebri arie verdiane interpretate dai solisti del Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma accompagnati al pianoforte irrompano nella frenesia della quotidianità. Un cestino colmo di prelibatezze, un plaid, un cuscino e tanta voglia di divertirsi sono tutto ciò che è richiesto per vivere un momento di amichevole convivialità in Bianchi Rossi e Verdi (Parco Ducale domenica 20 settembre 2020, ore 13.00), il pic-nic al Parco Ducale organizzato da Parma 360° Festival, con dress code tricolore, accompagnati da musica e performance dal vivo. L’irrinunciabile passeggiata, come un tuffo nel passato, Con Verdi in carrozza (Parco Ducale, domenica 20 settembre 2020, dalle ore 14.30 alle 17.30), il giro turistico in carrozza con un cocchiere in livrea, avventurandosi nel Parco Ducale. La sorprendente tastiera mobile di Pedala Piano (Parco Ducale, domenica 13 settembre 2020, ore 17.00 e ore 19.00; domenica 27 settembre 2020, ore 17.00 e ore 19.00) un pianoforte-bicicletta appositamente realizzato ideato da Andrea Carri, Daniele Leoni, Francesco Mantovani, suonato nelle vie della città da Andrea Carri.

 

I recital in salotto, che negli anni ha rinnovato con grande successo e partecipazione l’invito ad aprire la propria casa per condividere la gioia e le emozioni della musica, non si lascia ostacolare dai limiti imposti a tutela della salute e si trasforma, diventando un Recital in giardino (Fidenza, via San Faustino 182, lunedì 14 settembre 2020, ore 18.30; Soragna, La Casa dei Gatti – Strada Rossetti 188, martedì 15 settembre 2020, ore 18.30; Parma, Via Traversetolo, 246, mercoledì 16 settembre 2020, ore 18.30; Parma, Via Cagliari, 16, lunedì 21 settembre 2020, ore 19.30; Parma, Via Petrarca, 18, domenica 27 settembre 2020, ore 11.00; Parma, Via Massimo d’Antona 76, lunedì 28 settembre 2020, ore 18.30; Parma, Via Calatafimi 2, martedì 29 settembre 2020, ore 18.30), un progetto che asseconda il desiderio sempre più diffuso di condividere gli spazi privati all’aperto: un giardino, un cortile, un ampio terrazzo privato, dove il Regio porterà gli strumenti musicali e gli artisti per un gala all’aperto, trasformando i dehor cittadini in altrettanti salotti musicali open air, dove ascoltare un recital lirico con i solisti dell’Accademia Verdiana, che interpreteranno le arie verdiane più celebri. 

 

Permetteranno inoltre di scoprire luoghi poco conosciuti della città i Recital verdiani (Museo Glauco Lombardi, Salone delle Feste sabato 3 ottobre 2020, ore 11.30; Palazzo Bossi Bocchi, Fondazione Cariparma domenica 4 ottobre 2020, ore 15.30 e ore 17.00; BDC venerdì 9 ottobre 2020, ore 18.30), su programmi di arie, duetti e brani delle opere verdiane interpretate dai Solisti dell’Accademia Verdiana, al Salone delle Feste del Museo Glauco Lombardi, e la mostra Sguardi in scena (Piazzale Carlo Alberto Dalla Chiesa da sabato 12 settembre a sabato 10 ottobre 2020), progetto di Roberto Ricci, fotografo del Teatro Regio di Parma che offre al pubblico dei passanti un racconto fatto di molte storie: emozioni, sentimenti, pensieri negli sguardi degli artisti in scena, raccolti dal vivo dai palchi di proscenio del Teatro.

 

In Verdi Band (Piazzale Picelli sabato 10 ottobre 2020, dalle ore 15.00) la gioiosa esperienza di un concerto bandistico raddoppia, con il concerto del Corpo Bandistico “Giuseppe Verdi” di Parma, diretto da M° Alberto Orlandi assieme al corpo musicale dell’Associazione Banda Musicale “Città di Imola”, diretta da Gian Paolo Luppi.

 

I concerti più “tradizionali” di Verdi Off sono tenuti da formazioni sempre rare e spettacolari, come nel caso del recital del Trio Pianistico di Bologna (Casa della Musica sabato 3 ottobre 2020, ore 21.00) e del concerto del Quintetto di ottoni La Toscanini Next for Verdi(Parco Ducale, Serre Petitot lunedì 21 settembre 2020, ore 21.00) e con lo sguardo fresco della gioventù sanno trovare i giusti accenti per contribuire a tramandare tra le generazioni un repertorio che è parte della nostra identità culturale.

 

VERDI OFF (ANCHE) PER I PIÙ PICCOLI

 

Il volume fresco di stampa Giuseppe Verdi, il Cigno di Busseto (Busseto, Piazza Giuseppe Verdi, Sabato 19 settembre 2020, ore 11.00; Zibello, Piazza Giuseppe Verdi, Sabato 26 settembre 2020, ore 16.00; Parma, Piazzale Chaplin, Domenica 27 settembre 2020, ore 15.30; Parma, Museo Glauco Lombardi, Salone delle feste, Sabato 10 ottobre 2020, ore 15.00), letto dall’autrice Cristina Bersanelli, diventa uno spettacolo per bambini con intermezzi musicali a cura dei Solisti di Accademia Verdiana. Dal primo incarico come organista alle Roncole alla bocciatura al Conservatorio di Milano, dal matrimonio con Giuseppina Strepponi al successo di Nabucco, dalla costruzione di Villa di Sant’Agata al progetto di Casa Verdi, fino al Club dei 27 e oltre. In Giuseppe Verdi, il cigno di Busseto, lo spettacolo ispirato al libro firmato da Cristina Bersanelli, con le illustrazioni di Patrizia Barbieri, edito dal Teatro Regio di Parma, il grande compositore si presenta ai più piccoli ripercorrendo le tappe principali della sua lunga e avventurosa vita e della sua gloriosa carriera, rievocando personaggi, fatti e curiosità che hanno portato un piccolo anatroccolo della Bassa parmense a diventare lo splendido cigno che ha spiegato le ali sul mondo.

 

Ritorna lo spettacolo Nell’antro della strega (Lostello del Parco Cittadella, domenica 13 settembre 2020, ore 16.00), a cura di Teatro dei Burattini di Como. Rigoletto, Falstaff, Un ballo in maschera, Il Trovatore: in molte delle opere di Verdi, la magia, le streghe, l’incanto, i maghi sono materia ribollente per la trama e il per canto. I burattinai classici italiani da sempre hanno saputo richiamare questi personaggi per farli rivivere nelle loro baracche e appassionare il pubblico di ogni età, con la loro intrigante bellezza, la melodia e il mistero.

 

Verdi… Spaziamocela, (Scuola di Danza Spazio84 Ssd, sabato 19 settembre 2020, ore 15.30 e ore 17.00; sabato 26 settembre 2020, ore 15.30 e ore 17.00; sabato 3 ottobre 2020, ore 15.30 e ore 17.00; sabato 10 ottobre 2020, ore 15.30 e ore 17.00) è un laboratorio di giocodanza per genitore e bambino (dai 3 agli 8 anni), condotto da Francesca Merusi. Un momento per scoprire il contatto adulto/bambino attraverso la musica, le storie e il movimento: condividere l’ascolto di sé, del proprio bambino e degli altri, sulle note di Verdi in un ambiente rilassante e dedicato come quello di una scuola di danza.

 

Nel Cortile di Palazzo Soragna prende vita Safari. L’avventura del piccolo Verdi e della sua amica Violetta (Palazzo Soragna, sabato 26 settembre 2020, ore 15.30 e ore 17.00), a cura di Teatro Medico Ipnotico, e con il burattinaio Patrizio Dall’Argine e le musiche di Luca Maini. Il piccolo Verdi, Peppino, ha un’amica immaginaria che ha sempre il raffreddore. Si chiama Violetta. Con la sua macchina fotografica a tracolla, Violetta parte per un avventuroso safari a caccia d’immagini. Tra i tanti animali che incontra c’è anche il vitello Remigio, che tingerà di melodramma questa storia semplice e divertente.

 

Re Orso (BDC, sabato 3 ottobre 2020, ore 15.30 e ore 17.00), dal poemetto di Arrigo Boito, debutta a Verdi Off 2020. Uno spettacolo dedicato ai più piccoli a cura del Teatro del Cerchio con i Solisti del Conservatorio Arrigo Boito di Parma. Un progetto inserito nel calendario di attività del Comitato per le celebrazioni del centenario della scomparsa di Arrigo Boito.

 

L’Istituto comprensivo Parma Centro presenta Falstaff ai tempi del Coronavirus (Casa della Musica, venerdì 25 settembre 2020, ore 20.30), un film sull’Opera di Giuseppe Verdi recitato per la prima volta in videoconferenza dagli alunni della 4B della scuola primaria “Ulisse Adorni”, in guisa di risposta alle limitazioni imposte dalla pandemia al progetto di “saggio finale” del progetto “Vieni, ti racconto un’Opera” promosso dal docente Massimo Tannoia, con la complicità dell’insegnante. Il progetto ha ottenuto il patrocinio della Città di Parma, in collaborazione con l’Assessorato alla cultura, il Teatro Regio di Parma, l’Istituto comprensivo Parma Centro, l’Università di Parma UNIPR/CAPAS e Unitel Classica. 

 

PROGETTI SPECIALI

 

Artisti di strada, musicisti, cantanti, attori, danzatori, mimi, ensemble sono stati tutti invitati da Verdi Off a divenire Cantastorie verdiani per portare Giuseppe Verdi tra il pubblico nella vita quotidiana, all’aperto, per strada, nei caffè, nei ristoranti, con brevi performance d’arte, musica, danza, teatro. Gli spettacoli, di una durata massima di 30 minuti, effettuati due volte nell’ambito della stessa giornata comprendono la Tournée da bar: Otello (Lostello del Parco Cittadella, sabato 26 settembre 2020, ore 20.30 e ore 22.00; Hub Cafe, venerdì 2 ottobre 2020, ore 22.30), di e con Davide Lorenzo Palla, con le musiche e l’accompagnamento dal vivo di Tiziano Cannas Aghedu, nella traduzione e con l’adattamento di Davide Lorenzo Palla, per la regia di Riccardo Mallus. Lo spettatore sarà accompagnato a immaginare eventi, dettagli e particolari di uno spettacolo che non c’è: un cantastorie contemporaneo, interpretando tutti i personaggi, racconta e illustra il dramma shakespeariano in un turbinio di situazioni e atmosfere sempre nuove, evocate di volta in volta dal poli-strumentista in scena. Il repertorio musicale di riferimento è quello delle bande di paese, marce funebri e di festa che accompagnano la fantasia del pubblico durante tutta la storia per arrivare al tragico, e disperatissimo, finale.

 

Di e con i danzastorie Alex Sander Dos Santos, Danila Massara, Baraonda Verdi (Parco Ducale, Serre Petitot, giovedì 17 settembre 2020, ore 18.30 e ore 19.30) è uno spettacolo di teatrodanza delle Compagnie Linead’aria, liberamente ispirato alla Trilogia Popolare verdiana. In scena due allegri menestrelli-danzastorie, con leggerezza e poesia, si apprestano a narrare, danzando, le più celebri opere del Maestro. Malgrado le loro buone intenzioni, qualcosa mette a dura prova la riuscita dello spettacolo: trame e arie si ingarbugliano dando vita ad una storia inedita e irreverente.

 

Ad un altro rituale sociale è ispirato Sulle ali dorate: Alberi di Vita (sabato 10 ottobre, dalle ore 10.00 alle ore 17.00; Teatro Europa – Ratafià, Il Federale, Casa nel Parco, Torre Medicina dell’Ospedale Maggiore, Piazza Salvo d’Acquisto), a cura di Segnali di Vita Aps, secondo un progetto di Maria Angela Gelati e Marco Pipitoni. Uno spettacolo in cinque atti, dislocati in altrettanti luoghi della Parma “off”, che riporta all’antica usanza di piantare alberi per infondere speranza e per ricordare i defunti. Una tradizione che ha radici profonde nella storia dell’umanità, dagli antichi usi degli Etruschi, dei Greci, dei Romani, dei Celti di dedicare un bosco sacro ai defunti, ai costumi più recenti, come nel celebre caso dell’intitolazione del Giardino dei Giusti di Gerusalemme o dell’istituzione di numerosi viali delle rimembranze a ricordo dei caduti in guerra. Il progetto invita a raggiungere cinque luoghi scelti per piantare altrettanti alberi – cinque melograni, simbolo dell’energia vitale, dell’invincibilità, della resilienza – per ricordare le vittime del Covid-19 compiendo un’azione simbolica volta a divenire un momento poetico, una pagina di vita. “Spettacolo-cerimonia”, Alberi di vita, che sarà ripreso e registrato, vedrà le letture di Mario Mascitelli, Chiara Rubes, Loredana Scianna, Nunzia Moisè e Raffaele Rinaldi accompagnate da brani eseguiti evocheranno le arie verdiane, le quali saranno diffuse in sottofondo durante la piantumazione.

 

IL PROGETTO VINCITORE DELLA CALL TO ARTISTS

 

Vincitore della Call to artists di quest’anno bandita da Verdi Off, con l’invito a immaginare un progetto artistico ispirato alle opere del Festival Verdi che respiri con lo spazio urbano, è Coro di luce (Chiesa di San Ludovico, da domenica 13 settembre a sabato 26 settembre 2020, dalle ore 19.00 alle 22.00), opera dell’artista Stefano Mazzanti, un’installazione dinamica a cura di Associazione Cieli Vibranti, presieduta da Fabio Larovere. Costituita da colonne luminose alte 3 metri con dispositivi LED multicolori, con una disposizione personalizzata, l’opera è creata di volta in volta per lo spazio che la ospita. Il gruppo di colonne esegue una serie di variazioni luminose, con intensità e cambio di colori precedentemente programmato e perfettamente sincronizzato con l’esecuzione del programma musicale che verterà su di una rielaborazione di temi verdiani in chiave elettronica.

 

CASA DELLA MUSICA E BIBLIOTECHE COMUNALI PER VERDI OFF

 

Numerosi gli appuntamenti realizzati in collaborazione con la Casa della Musica: Quelle Sere… Sempreverdi (Casa della Musica, Sala dei Concerti, lunedì 28 settembre, giovedì 1 ottobre, giovedì 8 ottobre, ore 17.30) divertenti e interessanti documentari dedicati ai lati inediti del genio di Giuseppe Verdi, a cura di Giuseppe Martini, con approfondimenti sulle opere in scena al Festival Verdi attraverso i documenti dell’Archivio storico del Teatro Regio. Anni Verdi: lettura musicata per anni verdi (Casa della Musica domenica 4 ottobre 2020, ore 10.30), a cura di Cristina Gnudi, Enrico Cossu, è una lettura animata sulla vita di Giuseppe Verdi con musica dal vivo e partecipazione attiva di bambini e genitori. L’attività è accreditata Nati per Leggere e Nati per la Musica. Out of Time – Fuori dal Tempo (Casa della Musica, giovedì 24 settembre 2020, ore 17.00; lunedì 5 ottobre 2020, ore 17.00), a cura di Federica Biancheri e Cristina Gnudi è una visita guidata alla scoperta dei tesori dell’Archivio storico del Teatro Regio di Parma.

 

Il Servizio Biblioteche del Comune di Parma realizza A ognuno il suo Verdi (Parco Ducale, Serre Petitot, venerdì 11, venerdì 25 settembre, venerdì 2 ottobre, ore 17.30), un ciclo d’incontri e conversazioni dedicati ai libri e le musiche che ci accompagnano, e ai percorsi, di vita e professionali che si intrecciano con l’epopea passata a presente di Verdi. Ospiti dei tre incontri, che si terranno alle Serre Petitot di Palazzo Ducale i critici musicali Alberto Mattioli ed Elvio Giudici e il Quartetto Prometeo.

 

VERDI OFF PER SETTEMBRE GASTRONOMICO

 

Verdi Off contribuisce a declinare l’indissolubile binomio amoroso musica e cucina, che nella città di Parma si coniuga alla luce della nomina a Città Creativa UNESCO per la gastronomia, presentando nel ricco cartellone di Settembre Gastronomico due spettacoli: Rigo-letto e narrato (Ristoranti di Parma e del territorio, 1, 12, 15, 17, 22, 24, 29 settembre, 1, 2, 6 ottobre), una “incursione metropolitana” in luoghi e ristoranti a Parma e nel territorio, a cura di Teatro del Cerchio in cui, abbracciando lo spirito della Commedia dell’Arte, il capocomico Mario Mascitelli, due personaggi in maschera, Mattia Scolari /Mario Aroldi, Martina Manzini, accompagnati dalla fisarmonica di Rocco Rosignoli raccontano la storia di Rigoletto interpretandone tutti personaggi in commedia, come facevano i saltimbanchi sui loro carri da viaggio. Con loro, muovendosi su di un carrozzino viaggiante in grado di ospitare uno spettacolo in stile cinquecentesco, un fisarmonicista accompagnerà musicalmente l’azione con arie tratte dall’opera, ma anche con ballate popolari tipiche delle osterie. L’idea perseguita è infatti quella di recuperare e attualizzare un’usanza d’inizio Novecento, quando osterie e trattorie erano luoghi dove, oltre a poter gustare piatti semplici accompagnati da un bicchiere di vino, era possibile ascoltare cantastorie, che, con il sottofondo di una fisarmonica o di un organetto, cantavano arie delle opere o raccontavano storie.

 

All’amore, ricambiato, tra musica e cucina s’ispira inoltre In cucina con Verdi (Parma, Bersò del Parco della Musica, giovedì 24 settembre 2019, ore 19.30; ingresso con biglietto a pagamento e prenotazione obbligatoria), show cooking con Giammaria Aliverta che, in qualità di regista e drammaturgo, ma anche nella veste di attore e di chef, svelerà un lato meno noto del Maestro, la sua natura di raffinato amante della cucina. Verdi, infatti, era un gourmet, come documentano numerose lettere in cui racconta il suo rapporto con il cibo, e aveva alle proprie dipendenze un cuoco. Lo spettacolo di Aliverta muove da una lettera inviata dal Maestro a Giulio Ricordi, in cui chiedeva consigli per avere un cuoco che non fosse un “bruciapentole”. Aliverta interpreterà proprio il ruolo di un cuoco che aspira a essere assunto dal Maestro: si presenta al Maestro e alla moglie Giuseppina Strepponi, due cantanti con lui in scena. Profondamente documentato e rigoroso dal punto di vista storico e filologico, In Cucina con Verdi è uno spettacolo giocato sulla triade arte-cultura-cucina, che alterna l’esecuzione di arie verdiane, il racconto di aneddoti e l’attività ai fornelli: Aliverta, infatti, per l’occasione cucinerà dal vivo un risotto allo zafferano, tra i piatti più apprezzati dal Maestro. In un continuo gioco di rimandi tra musica e cucina, il menu che gli ospiti della serata potranno apprezzare, studiato dagli chef di Parma Quality Restaurants, sarà ispirato ai piatti cari a Giuseppe Verdi.

 

“Grazie agli eventi che Verdi Off ha ideato – dichiara Cristiano Casa, Assessore al Turismo del Comune di Parma – anche quest’anno, per il cartellone di Settembre Gastronomico si rinsalda, sotto l’egida di Giuseppe Verdi, un legame storico e importante, che valorizza l’intera filiera agro-alimentare e la grande tradizione enogastronomica della città di Parma e del nostro intero territorio, nel segno del binomio tra cultura e gastronomia”.

 

Il Centro Agroalimentare di Parma celebra l’uscita dalla fase acuta della pandemia con un’iniziativa a scopo benefico CAL c’è (Centro Agroalimentare di Parma, sabato 12 settembre 2020, ore 20.00) a favore degli operatori sanitari che nel periodo di massima emergenza hanno lavorato con coraggio e abnegazione a sostegno della collettività, coinvolgendo la città e il territorio. L’evento si apre con alcune degustazioni accompagnate da un dj set, cui seguiranno il concerto sul tetto del Centro Direzionale del sassofonista Flavio Sax accompagnato da un quartetto d’archi, le letture di testi a tema e poesie a cura delle attrici dell’Associazione Outspoken, lo spettacolo di danza aerea Vale sulla luna di e con Valentina Franchino, l’esibizione del cantautore Michele Veneziano, in arte São Miguel e le Fiji e Flavio Sax.

 

Completa il quadro degli eventi iscritti nella manifestazione ospite la performance di Danze storiche (Giardino della Reggia di Colorno, martedì 1 settembre 2020, ore 20.00) a cura di Società di danza Parma con la direzione artistica di Enrico Zaniboni, dove in un vortice di cappelli a cilindro e crinoline, coppie – nella vita, oltre che in scena – di ballerini in costume d’epoca danzano su alcune delle più celebri pagine del repertorio ottocentesco, trasformando lo spazio in un romantico “salon de danse”.

 

BUSSETO PER VERDI OFF

 

La città e le istituzioni di Busseto dimostrano quest’anno tutto il loro affetto per il loro Cigno e per i suoi fan organizzando nove eventi originali, ispirati agli aspetti meno conosciuti e più intimi della vita di Verdi e delle personalità artistiche che hanno trovato casa nella cittadina emiliana.

 

I Dopocena a Casa Verdi (Roncole, Casa Natale di Giuseppe Verdi 4, 11, 18, 25 settembre, 2 ottobre 2020, ore 21.00, ore 21.45 e ore 22.30), visite guidate, con luci di lanterne e video proiezioni della Casa Natale di Verdi, Cara Renata, Divina (Museo Renata Tebaldi 5,12, 26 settembre, 3 ottobre 2020, ore 11.00), un incontro tra costumi, gioielli e preziosi documenti della “Voce d’angelo”, accompagnati dalla Presidente della Fondazione Museo Renata Tebaldi, il one woman show dedicato al giovane Verdi, Margherita, è l’ora della lezione (Museo Casa Barezzi 5,12, 26 settembre, 3 ottobre 2020, ore 11.00), di Sabina Borelli con Ilaria Amadasi al Museo Casa Barezzi,  l’incursione tra aneddoti e fatti storici nel teatro e nella intimità della coppia di Verdi, con Visita incanto (Teatro Giuseppe Verdi sabato 5,12, 26 settembre, 3 ottobre 2020, ore 15.00, 16.00 e 17.00; domenica 6, 13, 27 settembre, 4 ottobre 2020, ore 10.00, 11.00 e 12.00) di e con Daniela Zilioli nei panni di Giuseppina Strepponi, soprano, moglie e musa ispiratrice del Maestro al Teatro Giuseppe Verdi. Le cerimonie Una luce nuova in Piazza Verdi (Piazza Verdi e Via Roma domenica 6 settembre 2020, ore 18.30), di presentazione della nuova illuminazione intorno al Monumento al Maestro, con il concerto della Fanfara dei Bersaglieri di Orzinuovi e A Pierluigi Petrobelli, riconoscenti (Piazza Verdi e Via Roma, domenica 13 settembre 2020, ore 18.00), d’intitolazione del giardino della rocca a Pierluigi Petrobelli e agli studiosi verdiani, con il concerto della Banda Civica Giuseppe Verdi di Busseto. Il concerto del Quintetto d’ottoni Toscanini Next Prossima Fermata Verdi (Roncole, Casa Natale Giuseppe Verdi giovedì 16 settembre 2020, ore 21.00), viaggio tra arie e sinfonie d’opera, con sorpresa, nelle trascrizioni per quintetto di ottoni affidate al talento dei giovani della Toscanini. In Piazza Verdi e Via Roma, il concerto Io qui sottoscritto (Piazza Verdi e Via Roma, domenica 27 settembre 2020, ore 11.00) della Banda Civica Giuseppe Verdi di Busseto dedicato alle Istituzioni e Associazioni di volontariato di Busseto impegnate nell’emergenza sanitaria e Verdi legge Verdi (Piazza Verdi e Via Roma domenica 4 ottobre 2020, ore 18.30) di e con Massimiliano Finazzer Flory, in cuil’artista esplora la biografia del Maestro, dandogli voce attraverso le sue lettere dedicate all’Italia, alla musica, alla politica, all’arte e alle sue tre passioni: Dante, Manzoni e Shakespeare.

 

Afferma il Sindaco di Busseto Giancarlo Contini: “Visitare Busseto equivale ad attraversare secoli di storia cogliendo lo stile di vita, le tradizioni, le peculiarità che da sempre le appartengono e che sono ormai la sua cifra distintiva. Busseto ha un “modus vivendi” tutto suo, emblema di una forte eredità culturale, artistica ed emotiva. La musica di Verdi, i tratti raccontati della sua vicenda personale si ritroveranno nei luoghi che sono sì “verdiani”, ma che sono quelli della nostra quotidianità”. Continua Marzia Marchesi, Assessore al Turismo: “una cittadina tranquilla e ordinata, in cui il rapporto umano è ancora così vivo e pulsante, culla della civiltà operistica, non può non valorizzare i suoi punti di forza: per intensificare la connessione diretta tra i visitatori e lo spirito del luogo sono stati proposti spettacoli e visite guidate all’interno dei maggiori punti di interesse, proprio nel centro dell’universo verdiano”.

 

VERDI OFF NELLO SGUARDO DEI GIOVANI

 

Verdi Off quest’anno si arricchisce dello sguardo fresco e partecipe dei giovani allievi dell’Officina Arti Audiovisive, il servizio del Comune di Parma gestito dalla cooperativa sociale Gruppo Scuola, volto alla promozione della cultura audiovisiva. Dalla promozione dello sguardo critico, alla produzione di documentari, dal workshop a piccolo gruppo, al laboratorio con studenti e scuole, Officina vuole diffondere, nei giovani e nella cittadinanza, consapevolezza e alfabetizzazione sui linguaggi del cinema, del documentario, della fotografia e dello streaming online, perché mai come oggi tra Netflix, YouTube, televisione, cinema e smartphone, è richiesta competenza nella visione e produzione di prodotti audiovisivi.

 

VERDI OFF IN SICUREZZA

 

Questa speciale edizione di Verdi Off è stata ideata e realizzata nel massimo rispetto delle norme a tutela della salute degli artisti e del pubblico.

All’ingresso dei luoghi di spettacolo sono presenti termoscanner per la rilevazione della temperatura corporea degli spettatori e distributori di gel igienizzante per le mani.

Gli spettatori sono invitati a presentarsi agli spettacoli muniti di mascherina, a evitare assembramenti e a rispettare sempre la distanza interpersonale di almeno 1 metro.

La mascherina dovrà essere sempre indossata correttamente, coprendo bocca e naso, oltre che durante l’accesso e il deflusso dai luoghi di spettacolo anche per tutta la durata dello spettacolo.

Al termine dello spettacolo invitiamo di attendere sempre il segnale del personale di sala prima di alzarsi e lasciare il proprio posto in modo da non creare assembramenti, seguendo per l’uscita il percorso che verrà indicato.

Per tutti gli spettacoli in cui è indicato, la prenotazione è obbligatoria e dovrà essere effettuata ai recapiti indicati per ciascun evento. Al momento della prenotazione lo spettatore dovrà inoltre fornire un proprio recapito (di telefono o email). Tali dati saranno conservati per 14 giorni. Ogni spettatore potrà prenotare a suo nome un solo posto (non è consentita la prenotazione di più posti allo stesso nominativo) e la prenotazione potrà essere ceduta a terzi soltanto rispettando l’obbligo di comunicare alla biglietteria la variazione di intestazione della prenotazione, pena l’impossibilità di accesso allo spettacolo. Il personale di sala al momento dell’ingresso ha l’obbligo di verificare la corrispondenza dello spettatore con l’intestazione della prenotazione, per questo il pubblico è inviato a presentarsi con congruo anticipo rispetto all’orario di inizio e con un documento di identità valido.

 

PROGRAMMA VerdiOff2020Programma

 

 

 

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