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Turismo in crisi a Parma- Le guide turistiche lanciano un appello alle istituzioni: ‘intervenire subito’


Le Guide Turistiche Federagit mandano una lettera al Sindaco di Parma Federico Pizzarotti, all’Assessore alla Cultura di Parma Michele Guerra, all’Assessore al Turismo di Parma Cristiano Casa, al Presidente della Provincia di Parma Diego Rossi e alla Presidente Destinazione Turistica Emilia Natalia Maramotti per lamentare la crisi del settore e suggerire provvedimenti immediati in favore della categoria particolarmente colpita dalla chiusura in seguito all’emergenza Coronavirus soprattutto nella nostra città.

“Per la crisi del turismo, servono subito aiuti concreti- dice Federagit-e noi mettiamo a disposizione le nostre competenze per salvare un intero settore altamente qualificato”.

Il testo della lettera:
Gentili signori,

noi guide turistiche, a causa dell’epidemia di Covid 19, improvvisamente ci siamo trovate tutte disoccupate e praticamente senza prospettive di ripresa, se non a lunghissimo termine.

Per Parma, il 2020 avrebbe dovuto essere un anno speciale: noi guide turistiche avevamo investito molte energie, inviando suggerimenti e programmi alle agenzie e ai clienti privati. Purtroppo a causa dell’emergenza Covid 19 tutto il nostro impegno è andato vanificato e le poche richieste che arrivano adesso riguardano l’anno prossimo. A tal proposito auspichiamo per la nostra città la riconferma del titolo di Capitale Italiana della Cultura, che siamo certi susciterebbe molto interesse.

Dopo due mesi di stop forzato, per diversi tipi di attività ora si prospetta una ripartenza, seppur difficoltosa e incerta. Per noi invece il futuro è totalmente nebuloso. Non sappiamo, ad esempio, quante persone potremo portare per gruppo, o quali saranno le modalità di accesso a musei, chiese e altri luoghi di cultura. Non dimentichiamo poi che che la maggioranza dei nostri clienti è straniera, le stime parlano del 65%, e ciò significa che per le guide la crisi è destinata a durare ancora per molti mesi.

Per il comparto del turismo le persone sono decisamente un punto di forza, il famoso Made in Italy che molti ci invidiano significa professionalità e competenza di autisti, professionisti dello spettacolo, ristoratori, addetti ai parchi e tante altre figure che fanno la differenza in un viaggio. Fra queste persone ci siamo anche noi, le guide turistiche, che portiamo i visitatori a “vivere” i nostri luoghi, e che del nostro lavoro viviamo. A differenza di altre categorie siamo però prive di qualsiasi ammortizzatore sociale e siamo in maggioranza donne.

Sui giornali e nei dibattiti dedicati al turismo per l’immediato futuro si parla di “turismo di prossimità”, fatto di spostamenti da una regione all’altra. Ma quanti avranno la possibilità di andare in vacanza quest’anno? Quanti se lo potranno permettere o avranno ancora ferie arretrate di cui usufruire? Inoltre i servizio di visita guidata non è solitamente una priorità per chi viaggia, temiamo quindi che il nostro comparto resterà praticamente fermo fino alla primavera prossima.

Per queste ragioni chiediamo che venga riconosciuto lo stato di crisi del turismo, e inoltre:


– che sia istituito un fondo specifico per il turismo perché è il settore che sta soffrendo di più, che si è fermato per primo e che riaprirà per ultimo e perché non sappiamo quando i turisti stranieri potranno tornare;


– che ci sia riconosciuta un’indennità di almeno 1.000 euro al mese fino a marzo 2021;


– che si valuti una defiscalizzazione o una sospensione dei tributi e pagamento rateizzato alla fine del 2021;


– che sia riconosciuta la detraibilità del 19% per incentivare l’impiego di servizi di guida turistica;

quali siano le modalità di accesso ai musei che probabilmente riapriranno il 18 maggio, (viste le norme contro gli assembramenti ci chiediamo come potremo lavorare);


– che siano stabilite misure nazionali che consentano di lavorare in sicurezza;

di essere coinvolte per poter mettere a disposizione le nostre conoscenze ed esperienze in merito alla gestione dei flussi turistici;


– che le Regioni approntino delle App da fornire alle guide da loro abilitate per operare in sicurezza, consentendo ai clienti di ascoltare la propria guida in presenza ma tramite il proprio smartphone;

voucher turistici rilasciati alle guide, che permettano di offrire delle scontistiche ai clienti;

-che gli uffici di informazione turistica (IAT), essendo uffici pubblici, diano visibilità a tutti gli operatori del settore in ugual modo, anche là ove siano stati dati in gestione a privati. Lo stesso dicasi per i siti web di informazione turistica di Comuni o Enti Pubblici inerenti al turismo.

Federagit Parma, in quanto sindacato aderente a Confesercenti Parma, è disponibile a collaborare ed a mettere in campo la professionalità dei propri iscritti in vista di una ripartenza nei mesi a venire;  chiede pertanto di essere convocata ai tavoli tecnici inerenti cultura e turismo, a livello comunale e provinciale.

Auspicando che le nostre richieste siano bene accolte porgiamo cordiali saluti.

 

Il Consiglio Federagit Parma

Giulia Marinelli (Presidente)

Elena Feboli (Consigliere)

Sabrina Sirte (Consigliere)

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