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Storia Crociata-Parma-Lecce 2000:il ritorno della maglia per un giorno, 4 gol e il quarto posto


Innanzitutto, la squadra di calcio di Parma che, a sorpresa, dopo diciassette anni di scelte di marketing anti storiche, scese in campo con la sua originaria maglia della propria fondazione, datata 16 dicembre 1913.

Poi, una vittoria sonante, che, in quell’ultima giornata della Serie A 1999/2000, facendo il paio con il concomitante successo dell’Inter a Cagliari, ci confermò al quarto posto insieme ai nerazzurri, contro i quali nove giorni più tardi si disputò a Verona lo spareggio per l’accesso ai preliminari di Champions League.

A vent’anni di distanza, é questa la sfida di campionato contro il Lecce allo stadio Ennio Tardini che rileggiamo sfogliando la Storia Crociata, aspettando l’imminente in programma lunedì 13 gennaio (fischio di inizio: ore 20:45), ultima partita del girone di ritorno della Serie A 2019/2020.

La proprietà Parmalat decise, quella domenica 14 maggio 2000, di festeggiare i dieci anni consecutivi di permanenza del nostro club nella massima categoria, non solo con un grande appuntamento conviviale serale dopo la gara, organizzato al PalaCassa dell’Ente Fiere, ma anche con un inaspettato romantico regalo.

Ai tifosi, i quali invocavano da tempo contro le strategie commerciali della società calcistica cittadina, il ritorno della leggendaria Crociata, donarono un suo revival.

Un cadeau, tenuto segretamente nascosto fino all’ingresso sul terreno di gioco dei nostri calciatori, che fu molto apprezzato con una generale ovazione.

La divisa indossata da Antonio Benarrivo e compagni era una riproduzione perfetta.

Calzettoni e calzoncini erano neri. La croce della Maglia aveva dimensioni larghe ed era immacolata. La scritta del main sponsor era stata eccezionalmente stampata sulla parte superiore della schiena per concessione della Lega Calcio.

Gianluigi Buffon, il portiere, vestiva una casacca verde, come i suoi colleghi degli Anni Ottanta.

Sul colletto a polo e sui bordi delle maniche della casacca dei suoi compagni figuravano una striscia gialla e una blu, abbinate e posizionate con stile. Era un tocco nuovo, rispetto alle mute del passato. Giustamente richiamava i due colori della città, che insieme al nero della croce e al suo sfondo bianco compongono lo scudetto della nostra squadra di pallone.

La gara, di fronte a un Lecce già matematicamente salvo, fu in discesa.

Già al 3′ la punta Marco di Vaio imbeccato in area da un pallonetto di Jorge Bolano marcò il vantaggio (1-0) di prima intenzione, tirando di sinistro.

Il primo tempo, che annoverò anche un palo colpito dal nostro centrocampista colombiano, si chiuse così.

Dopo l’intervallo, il Parma, con uomo in più per l’espulsione in apertura della seconda frazione del mediano Alessandro Conticchio (doppia ammonizione), dilagò.

Al 53′ Mario Stanic, entrando in area avversaria in percussione, approfittò di un rimpallo della difesa salentina e raddoppiò con un potente tiro rasoterra (2-0).

Trascorsi un paio di minuti (55′) Hernan Crespo, hombre del gol Crociato, realizzò un calcio di rigore (3-0) concesso dall’arbitro Pasquale Rodomonti di Teramo per atterramento in area del nostro fluidificante Benarrivo da parte del portiere giallorosso Antonio Chimenti, protagonista di un’avventata uscita.

Cristiano Lucarelli, allora punto di riferimento dell’attacco del Lecce, provò in tutti i modi di siglare la sua quindicesima rete per la classifica marcatori. Ci riuscì al 70′, quando accorciò le distanze con un bel pallonetto (3-1) Nella circostanza, però, si infortunò e fu costretto a uscire anzitempo dalla contesa.

Un imperioso e vincente stacco di testa in area di Stanic, con il pallone indirizzato all’incrocio dei pali, su cross dalla destra di Thuram, conferì al risultato finale le sembianze del poker (4-1).

Correva l’85′. Tre istanti prima Paolo Cannavaro fece il suo esordio in Serie A, prendendo il posto del fratello Fabio al centro del nostro assetto difensivo.

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