Home » Cultura&Spettacoli » #Parma2020-Grande Crociera dell’Ospedale Vecchio: procedono i lavori per riqualificare un luogo simbolo della città-Resti umani: parla l’archeologa Anghinetti- VIDEO

#Parma2020-Grande Crociera dell’Ospedale Vecchio: procedono i lavori per riqualificare un luogo simbolo della città-Resti umani: parla l’archeologa Anghinetti- VIDEO


A buon punto i lavori di recupero e riqualificazione della Grande Crociera dell’Ospedale Vecchio destinato a Distretto della memoria sociale, civile e popolare che ospiterà nella primavera 2020 la mostra  ‘Hospitale’, un percorso esperienziale multimediale realizzato da Studio Azzurro “dove il passato incontra il presente e lascia intravedere il futuro, dove non ha alcun senso la separazione e dove si promuovono la libertà delle forme espressive, la crescita e quel genius faber simbolo di Parma come distretto creativo” come si legge nel manifesto di Parma2020 che vede il recupero della Grande Crociera dell’Ospedale Vecchio come Distretto della memoria sociale, civile e popolare.

E ancora:

“Il progetto pilota di Parma 2020 trova in questo luogo il suo paradigma e intende rafforzarne e divulgarne il concept con un progetto che è al tempo stesso prodotto e luogo di produzione: l’Ospedale Vecchio, ieri deputato alla cura sanitaria dell’individuo, dal 2020 opportunità per il benessere della comunità grazie alla cultura” 

Forse il progetto simbolo scelto dalla città per celebrare l’anno come Capitale della Cultura ma anche oltre la fatidica data come grande intervento di riqualificazione di un luogo identitario della storia cittadina che racconta e amplifica, in un gioco di linguaggi tra passato e presente, i valori fondanti di una comunità nei quali ri-conoscersi per restituire la memoria di un futuro condiviso.

Gli interventi, portati avanti, per conto del Comune, da Parma Infrastrutture Spa, hanno comportato investimenti pari a 5 milioni e 600 mila euro, suddivisi in diversi stralci, di cui 1 milione e 300 mila euro finanziati dalla Regione Emilia Romagna per i progetti di riqualificazione dei beni ambientali e culturali.

Nel corso dei lavori sono stati rivenuti resti umani proprio all’ingresso della Grande Crociera che fa pensare ad una specie di ‘fossa comune’ dalla quale si potevano agevolmente recuperare i corpi delle persone decedute all’interno dell’ospedale come spiega Cristina Anghinetti archeologa di Abacus s.r.l.

La Crociera sarà quindi pronta per ospitare, in occasione di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020, ad aprile, l’installazione “Hospitale, il futuro della memoria”. La crociera è, infatti, destinata a diventare un museo multimediale permanente dedicato alla memoria della città.

Oltre ai fondi Regionali, il Comune potrà contare su 3 milioni di euro di fondi ulteriori, messi a disposizione dalla Fondazione Cariparma per interventi futuri e di completamento degli spazi.

A questi si aggiungono 6 milioni e 750 mila euro di fondi legati al Piano Periferie che verranno utilizzati per completare il recupero dell’antico complesso.

Gli interventi legati al recupero e riqualificazione della crociera hanno comportato il consolidamento dell’edificio con particolare riguardo alla messa in sicurezza sismica e strutturale.

La Grande Crociera si sviluppa su tre livelli: quello principale è al primo piano con la Grande Crociera vera e propria, con circa 2 mila metri quadrati di superficie calpestabile.

Al di sotto, si trova la Sottocrociera, della stessa ampiezza; mentre al disopra si trova il Sottotetto, compreso tra la cubatura della grande Crociera e il tetto.

Il progetto di rigenerazione urbana, legato al recupero dell’Ospedale Vecchio – Distretto della memoria sociale, civile e popolare, ne prevede l’articolazione in più funzioni: Grande Crociera (galleria multimediale della cultura urbana), .Sottocrociera (ricollocazione Museo dei Burattini e Area Mercato), Corte del Sapere (Biblioteca Civica), Corte delle Associazioni (Polo delle associazioni e InformaGiovani), Chiostro della Memoria Civile (Archivio di Stato, Istituto Storico della Resistenza, Associazioni Partigiane).

La storia del complesso: la prima campagna di lavori per la realizzazione dell’Ospedale Vecchio prese avvio tra il 1501 — 1508, nel 1587 — 88 si aggiunse un nuovo edificio destinato ad Ospizio degli Esposti.

Nel 1663 per ricucire il nuovo fronte, sull’attuale via D’Azeglio, tra l’Ospedale Vecchio e l’Ospizio degli Esposti, fu realizzata la chiesa di Sant’Ilario; del 1782 è il nuovo assetto dello scalone sul portale del fronte principale. Il complesso fu utilizzato come ospedale fino al 1926, poi venne adibito a caserma fino al 1945.

Negli anni Settanta venne aperta la Biblioteca Civica. Il nucleo originario della Grande Croce risale alla fine del XV secolo con bracci di dimensioni pari a 11 metri per 27, a navata unica, coperti da una volta a botte con lunette laterali. All’intersezione dei due bracci è presente una campata unica di 9,90 metri per 9,90 metri su cui si trova una monumentale cupola emisferica.

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*