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23 novembre-Al Teatro Europa la pièce teatrale ‘A piedi nudi verso Itaca’ dedicato alle donne che han detto ‘Basta!’


Sabato 23 novembre al Teatro Europa di via Oradour andrà in scena ‘A piedi nudi verso Itaca’ in occasione della Giornata Nazionale contro la violenza sulle donne.

L’Associazione Centro Antiviolenza ha deciso di portare a Parma lo spettacolo teatrale “A piedi nudi verso Itaca”, in collaborazione con Associazione Nondasola Onlus e La bottega creativa di Amelie e il sostegno di Coop Alleanza 3.0.

Lo spettacolo porta in scena l’esperienza, le emozioni e la forza delle donne che ce l’hanno fatta e sono uscite da relazioni violente, che si sono riscattate fino ad arrivare al raggiungimento della loro libertà e al ritrovamento della loro gioia di vivere.

I monologhi sono stati realizzati partendo da interviste poste a donne che hanno seguito un percorso all’interno della Casa delle Donne di Reggio Emilia e raccontano di intrecci di vite, di storie che parlano di libertà e determinazione e della relazione tra donne, in nome di tutte coloro che, in questi vent’anni, hanno scelto e praticato il valore della libertà femminile contro la cultura della violenza maschile.

Si pensa ancora che le donne accettino passive le violenze; che possano esserne in qualche modo responsabili; che continuino ad avere fiducia che il rapporto con il loro partner possa cambiare, che lui possa cambiare. E ancora, si pensa che è meglio che le donne non parlino perché uscire dalla violenza nelle relazioni è un atto di ribellione che destabilizza, fa il vuoto intorno a sé, isola dagli affetti più cari, dà potere a chi non ne può avere, e forse non ne ha mai avuto.

Qualcuno o qualcuna ha provato a chiedere alle donne che subiscono violenza perché non lavorano?

Chi le ha convinte, e come, a occuparsi solo della famiglia dopo anni di studi universitari e di master?

Perché non hanno il potere di gestire un conto corrente?

Se escono abitualmente con le amiche?

O fanno acquisiti con il loro stipendio?

Se dormono di notte senza attacchi di panico?

O semplicemente, dormono?

D’altro canto lui lo ripete continuamente “è solo colpa tua se io agisco così”.

Ma nonostante tutto le donne ce la fanno. Escono dalla violenza e rientrano nelle loro vite, scegliendo il rispetto per sé e per i propri figli. E parlano, dicono no ai codici di comportamento imposti dal maschile, li disvelano, li mostrano pubblicamente a tutti e tutte coloro che non vogliono vederli.

Rompere il silenzio nel paradiso dell’omertà è l’affronto più grande per chi vuole mantenere le cose come stanno e insieme l’atto più rivoluzionario, perché – come scriveva Virginia Woolf – i capolavori non sono nascite isolate e solitarie; essi sono il risultato di molti anni di un pensare in comune, di pensare avendo accanto a sé la gran parte del popolo, sì che l’esperienza della massa si raccoglie dietro a quella singola voce.

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