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26 ottobre-Teatro al Parco al confine tra scienza e fantascienza: ‘Conferenza del terzo tipo’ primo appuntamento di ‘Fuori Clessidra’ a cura di Alessandra Belledi e Flavia Armenzoni


Una serata no-stop di performance, letture, dj set e installazioni.
Nove brevi creazioni, firmate da vari artisti, al confine tra “scienza e fantascienza”.

E’ il programma che propone, il 26 ottobre a partire dalle 19 al Teatro al Parco, «Conferenza del terzo tipo», un’iniziativa del Teatro delle  Briciole Solares Fondazione delle Arti a cura di Daniele Bonaiuti e Chiara Renzi, una maratona teatrale che si irradierà in tutti gli spazi del teatro, con cui si vuole ricreare quel clima speciale che il pubblico ha mostrato di apprezzare in iniziative analoghe, in cui il luogo-teatro diventa un tessuto collettivo di pensieri e di immagini, di relazioni e di convivialità.

Per il carattere insolito di no-stop che fonde l’happening e l’intreccio di brevi performance che replicano più volte, l’orario di inizio alle 19 non è normativo e il pubblico ha libertà di accesso anche nel corso della serata.

Conferenza del terzo tipo è anche il primo appuntamento di «Fuori clessidra – Incursioni teatrali tra scienza e fantascienza», un progetto di Alessandra Belledi e Flavia Armenzoni sostenuto dalla Fondazione Cariparma, un calendario di appuntamenti che fino ad aprile 2020 si rivolgerà a diversi pubblici, dall’infanzia agli adulti, con produzioni e spettacoli di artisti italiani e internazionali, laboratori e “lezioni” teatrali, per offrire uno strumento di riflessione sullo sviluppo tecnologico e il suo rapporto con l’uomo, sul progresso e le connotazioni di rapidità che va assumendo.

La no-stop del 26 ottobre è prima di tutto un omaggio a opere cult della «science fiction». Con un occhio a «Blade runner», a qualche spettatore potrà capitare di essere «coinvolto», in un gioco leggero di interazione tra happening e performance, nel Test Voight-Kampff, che serve a rilevare se un soggetto è umano o replicante.

E capiterà di assistere allo straniante monologo di un monolite nero, fusione tra il supercomputer Hal 9000 di «2001: Odiseea nello spazio» e il robot del romanzo «Guida galattica per gli autostoppisti» di Douglas Adams, appello semi-serio di una superintelligenza lasciata sola, sprecata e depressa, pezzo fanta-umoristico in cui l’intelligenza artificiale acquista una sfumatura umana.

Sul rapporto tra umanità e tecnologia, tra un domani de-umanizzato e un oggi stravolto con gli occhi del futuro, riflette l’azione teatrale in cui Riccardo Reina e Yele Canali immaginano che due archeologi del futuro guidino gli spettatori a visitare il teatro, insolita pratica di una civiltà sepolta da decifrare.

Sul rapporto tra corpo e tecnologia, sulla dimensione del postumano insiste la performance di danza di Simone Arganini, che attraverso azioni corporee muove le luci e attiva i suoni. Lo stesso Arganini sarà protagonista di un dj set, remix di colonne sonore cult di film di fantascienza.

Un’esperienza immersiva  è quella che promette la simulazione di un viaggio a livello sonoro e visivo nei pianeti organizzato dall’agenzia Icarus Interstellar, destinazioni altri mondi, abitabili nel futuro lontano.

Verrà anche allestito uno speciale spazio espositivo che prendendo spunto dalla sfida di una start-up americana che studia la possibilità di fare dei back-up del cervello, con l’idea di trasferirsi in un mondo digitale liberandosi del corpo in quanto obsoleto,  presenta una collezione di cervelli celebri backuppati, da Einstein, a Hawking, da Margherita Hack a Marie Curie.

Le domande intorno a dove risiede la coscienza, alla possibilità di replicare noi stessi digitalizzando la mente, sono del resto questioni all’ordine del giorno dei transumanisti e di serie televisive come Black Mirror.

A una dimensione distopica basata sul controllo del corpo femminile in un mondo totalitario ci porta invece la creazione di Jessica Graiani, che inserisce la lettura di brani di «Racconto di un’ancella» di Margaret Atwood in una cornice installativo-performativa.

E in un piccolo viaggio in una fantascienza atipica, quella coltivata da due grandi scrittori del Novecento, Dino Buzzati e Primo Levi, ci conducono le letture di Claudio Guain e Piergiorgio Gallicani.

Biglietti: intero € 8,00, ridotto € 6,00. Informazioni: 0521 992044, www.solaresdellearti.it/teatrodellebriciole.

 

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