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7 maggio-Gli allievi del Conservatorio mettono in scena ‘La finta tedesca’ intermezzo buffo di Hasse

Dopo il debutto nella Grande Salle de l’Hemu di Sion, arriva a Parma La finta tedesca, opera tascabile scritta nel Settecento da Johann Adolf Hasse.

L’intermezzo buffo in tre atti andrà in scena martedì 7 maggio 2019, alle 20.30, nell’Auditorium del Carmine, con ingresso libero, evento inserito nella rassegna «I Concerti del Boito».

Lo spettacolo è il frutto di un progetto condiviso da Conservatorio di Parma (Dipartimento di Canto e Teatro musicale) e Haute Ecole de Musique de Lausanne-Sion-Fribourg sito di Sion.

In scena i giovani cantanti e strumentisti dei due istituti musicali che hanno seguito un percorso di formazione sulla musica barocca, guidato dal prof. Riccardo Mascia, il quale dirigerà l’opera seduto al clavicembalo.

La regia è curata dalla prof.ssa Roberta Faroldi con la collaborazione di Stela Dicusara. Assistente musicale: Almudena Palomino Sanchez. Peculiarità delle repliche italiane sarà la presenza straordinaria di Sascha Reckert, specialista di Glassharmonika, strumento di cristallo che nel Settecento veniva associato, per il suo suono acuto e puro, alla follia (tanto che ancora nel 1835 Donizetti lo userà per la scena della pazzia di Lucia di Lammermoor).

La Finta Tedesca, o Carlotta e Pantalone, è un intermezzo buffo del 1728 del giovane amburghese Hasse, che lo scrisse al suo arrivo in Italia, per il Teatro di San Bartolomeo a Napoli. Il compositore sceglieva in quegli anni l’Italia come patria, diventando poi uno dei maggiori compositori d’opera del Settecento. Scritta sull’onda del successo della Serva Padrona di Pergolesi, andata in scena quattro anni prima, La finta tedesca fu uno dei più popolari intermezzi del Settecento; le sue rappresentazioni sono attestate numerosissime in Italia, Francia e Germania, cavallo di battaglia di musicisti girovaghi e piccole compagnie buffe, per il suo semplice allestimento e i suoi immediati meccanismi comici tratti dalla Commedia dell’Arte.

Il concerto è a ingresso libero e gratuito. Per maggiori informazioni: www.conservatorio.pr.it.

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