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Spazio LaZona-Lo sguardo attento sul reale:senso di prossimità e di umanità secondo Lucia Conversi

di Sara Valente

“Fango”la mostra di Lucia Conversi presso “LaZona” del Centro Cinema “Lino Ventura” comunica l’idea di un forte sentimento di “umanità”, un sentimento che trasuda da ogni angolo delle sue tele: i suoi quadri sono come finestre spalancate sulla dimensione umana e sulle sue molteplici sfaccettature, anche quelle più crude ed inesplorate.
Un angolo diverso e speciale, quello dell’artista, che rivela anche qualche dettaglio in più sulla genesi delle sue opere: partendo da uno stimolo esterno particolare affida alle sue opere il compito di rivelarle fino in fondo il motivo del suo interesse verso certe immagini.
Nelle tele l’essere umano è scandagliato e rappresentato nelle sue realtà, da quelle più visibili a quelle più nascoste e sono proprio le zone d’ombra ad essere i nascondigli privilegiati della vita, i cassetti segreti che possono celare le verità più interessanti, quasi come accade per il fango, elemento che dà il titolo alla mostra stessa, melma grigia ma anche letto prolifico apportatore di fertilità e nuova esistenza.
Come ha spiegato l’artista stessa, “il fango ha proprio questa duplice valenza: oltre a voler trasmettere l’idea della precarietà del presente con la sua scivolosità, rappresenta anche il terreno su cui poter far germogliare nuova vita e nuove possibilità.”
Tutto viene rivestito di significati nuovi, come nella serie di tele “Risse”, presente all’esposizione, in cui la Conversi coglie persone vestite in abiti eleganti durante un litigio, mettendo in risalto soprattutto le pieghe dei vestiti.


Partendo dunque da un’immagine che ha catturato l’attenzione dell’artista si può giungere ad una visione del reale personalissima: le pieghe che animano un tessuto liscio e ben tenuto non sono altro che le imperfezioni, il punto di rottura tra l’ideale verso cui si è infinitamente protesi e la realtà con tutte le sue imperfezioni e i suoi incidenti di percorso.
Non appena viene meno l’autocontrollo ecco che vengono fuori le pieghe, segno tangibile della debolezza e dell’umanità stessa.
Ma la debolezza non sempre è un male, come le pieghe è un canale attraverso cui far passare le emozioni e come tale la sua esistenza non va demonizzata.
Nella serie dedicata a San Cristoforo, molto cara alla Conversi, viene meno la tensione per dare libero spazio alla tenerezza, incarnata perfettamente dalla figura di San Cristoforo, raffigurato nelle fattezze di un gigante cinocefalo che porta in braccio un bambino per aiutarlo ad attraversare il fiume.
Come esprimere al meglio quel senso di fiducia e di accettazione totale del diverso se non attraverso la figura di un bambino che si affida ad uomo con la testa di cane nel momento in cui questi si offre di aiutarlo?
Le tele traggono spunto dalle leggende del santo, nei confronti del quale l’artista ha sempre avuto curiosità: tutte riportano la storia di un gigante dalla fattezze animalesche e dai modi burberi che una notte avrebbe incontrato un fanciullo in una foresta e senza pensarci troppo si sarebbe occupato di trasportarlo al di là del fiume, nonostante le acque fossero agitate.
Una volta accompagnato il bambino dall’altra parte quest’ultimo gli avrebbe rivelato di essere Cristo, e di aver trasportato non solo lui ma anche il peso dei peccati del mondo.
Al di là della leggenda colpisce l’esigenza di concentrarsi su un sentimento di accoglienza, sulla necessità di aver fiducia nei confronti dello straniero e del diverso, sul bisogno di tornare alla tenerezza e di essere meno ostili nei confronti dell’”altro”.
Focalizzarsi su un tema simile, nel presente in cui viviamo, è un’esigenza ed è importante che tutti i canali, quello artistico in primis, collaborino per diffondere un senso di “prossimità” che ormai sta venendo sempre meno e la Conversi ci riesce a pieno con il suo lavoro, con il suo sguardo attento e personale sulle cose.

La mostra rimarrà aperta dal 28 febbraio al 28 marzo 2019 presso lo spazio espositivo LaZona – Centro Cinema Lino Ventura

Orari apertura:

lunedì e mercoledì:  9 alle 13.30

martedì, giovedì, venerdì e sabato: 9 – 13.30 e 14.30 – 19

Contatti: tel. 0521/031041

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