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Alimentazione, continua la crescita dei “prodotti senza”. E il numero di celiaci è in aumento…

 C’è chi lo fa per moda e chi invece non ha alternativa: dagli scaffali alle nostre tavole, l’alimentazione negli ultimi anni ha vissuto una sorta di rivoluzione delle etichette, con l’attenzione che di volta in volta si è diretta verso i prodotti più disparati. Dai grassi all’olio di palma, siamo tutti più attenti quando mettiamo qualcosa del carrello. Un discorso che diventa ancora più serio quando si parla di intolleranze, perché in quel caso la scelta appare obbligata.

Settore “senza” in crescita: gli ultimi dati

Come accennato, la rivoluzione del “senza” sta prendendo sempre più piede: stando a quanto si apprende dal rapporto a cura dell’Osservatorio Nielsen e GS1 Italy, nel 2017 sono stati registrati acquisti per quasi 7 miliardi di euro di prodotti che riportano nell’etichetta le varie diciture “privi di”, “senza” o “con pochi”, con una crescita del 2,3% rispetto al 2016. Numeri incredibili, ai quali si aggiungono anche altri dati interessanti: secondo l’analisi dell’Istituto Ixè, infatti, il 74% degli italiani acquista prodotti che sono privi di un qualche tipo di componente. E allora ecco che dilagano gli acquisti di cibi senza coloranti, senza conservanti, senza Ogm. Stesso discorso per gli alimenti senza glutine e senza lattosio, che vengono messi nel carrello nel 31% dei casi. Per la sola categoria “senza glutine”, i cittadini italiani spendono 320 milioni ogni anno. Questo perché negli ultimi anni è aumentata l’informazione intorno a questo tipo di problemi, che sono finiti sotto la luce dei riflettori. E di pari passo è aumentato anche il numero di persone che, da un giorno all’altro, hanno dovuto rinunciare alla pasta.

La lotta alle celiachia

 

La quasi totalità delle persone che si rivolgono a questi ultimi tipi di prodotti “senza” lo fa per mancanza di scelta: le intolleranze come quella al glutine sono parecchio fastidiose e possono rovinare piccole gioie quotidiane come un pezzo di pizza. Chi è costretto a lottare contro intolleranza o celiachia deve restare particolarmente attento ed evitare tutta una serie di alimenti, per non aggravare ancora di più la sua situazione. Molti rivenditori, però, hanno deciso di andare incontro alle esigenze di queste persone, come hanno dimostrato anche i precedenti dati: negli ultimi anni l’offerta di “prodotti senza” è aumentata, e ora sugli scaffali (e anche online) si trovano molti alimenti con la dicitura “free” (come i prodotti senza glutine Enjoy Free di Aldi, per fare un esempio). In Italia, tra l’altro, il numero di celiaci è in costante aumento: nel 2016 sono stati registrati 5000 casi in più rispetto all’anno precedente, e in tutto si stimano 600.000 casi di celiachia.

Crescono i problemi, quindi, ma crescono anche le alternative presenti sul mercato: quello del “senza” è un settore florido, in continua crescita, che per gli intolleranti rappresenta una vera ancora di salvezza.

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