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Milan Parma 1991, quando lo 0-0 valse la prima, storica, qualificazione europea

La trasferta nella Scala del Calcio rossonera, che rivivremo domenica con il lunch match della quattordicesima giornata di Serie A Tim, tra le pagine della storia Crociata trova i suoi culmini nelle conquiste delle due Supercoppe che splendono nel nostro palmares al Museo ‘Ernesto Ceresini’, la continentale (2 febbraio 1994) e la nazionale (21 agosto 1999)

Le sfide di campionato, che vogliamo rileggere in vista dell’imminente rendez vous nella medesima competizione, evocano ugualmente una manciata di affascinanti ricordi anche recenti (il 16 marzo 2014, abbiamo sbancato calando un poker 2-4, declinato da Antonio Cassano con una doppietta, da Amauri e da Jonathan Biabiany).

MilanParma1991TifoE’ un pareggio senza reti, però, che desideriamo rispolverare. Uno 0-0 che non fu assolutamente insipido.

Un risultato avaro delle emozioni che scatena un gol, ma che esaltò i cinquemila tifosi parmigiani presenti nel primo anello (allora adibito a Settore Ospiti) di uno stadio Giuseppe Meazza gremito da 83.520 spettatori, perché tracciò un traguardo storico del nostro club.

Quel pomeriggio di domenica 26 maggio 1991, al termine della sua prima assoluta partecipazione alla Serie A a girone unico, il neoporomosso Parma Calcioottenne per la prima volta il diritto a confrontarsi in una manifestazione europea, la Coppa Uefa.

Era l’ultima giornata del torneo. Quattro squadre, tutte a 37 punti, si contendevano il quarto, il quinto e il sesto posto, ultime tre posizioni utili alla qualificazione per giocare sui campi del Vecchio Continente nella stagione successiva. Oltre a noi, erano in lizza Juventus, Genoa e Torino.

MilanParma1991_ApolloniMinottiContestualmente al punto ottenuto a Milano dai Crociati, i bianconeri persero 2-0 a Genova lo scontro diretto contro i Grifoni rossoblù e i granata impattarono 0-0 tra le mura amiche con l’Atalanta.

A farne le spese fu la Vecchia Signora, che terminò il campionato settima.

Contrariamente a quanto si possa pensare, il pari tra i ragazzi allenati da mister Nevio Scala e i rossoneri, già matematicamente secondi (lo Scudetto lo vinse la Sampdoria), non fu  ‘combinato’.

Su entrambe le sponde si crearono diverse occasioni da rete, per poco non finalizzate, frutto di un  vivace confronto vissuto sul possesso palla dei padroni di casa e sui contropiede ospiti.

Al 9′ fu subito il Milan ad andare vicino al vantaggio: il centrocampista Alberigo Bubu Evani su punizione lasciò partire un cross molto invitante per l’inserimento dello stopper Filippo Galli, il cui tiro fece cozzare il pallone sull’esterno di un palo.

MilanParma1991Tifo1Al 39′ il nostro portiere Claudio Taffarel fu costretto a uscire bloccando in tuffo la sfera sui piedi della punta Marco Van Basten, il quale si stava involando verso la porta con un pericoloso affondo.

Tre minuti più tardi (42′) l’estremo avversario Sebastiano Rossi murò senza problemi un tentativo ravvicinato di Marco Osio, il Sindaco, che era stato servito da Enzo Gambaro, protagonista di una fulminea ripartenza. Una manovra che poteva avere un esito vincente, se il nostro fluidificante sinistro, in posizione migliore rispetto al compagno, fosse stato più egoista e meno altruista.

Nella ripresa ci furono altre due ghiotte occasioni per parte.

Al 57′ l’altro centrale difensivo milanista, Alessandro Billy Costacurta, penetrò a centrocampo, aprì sulla destra per il terzino Mauro Tassotti, il quale lanciò alla perfezione Van Basten: il centravanti olandese sbagliò clamorosamente da due passi calciando la palla tra le braccia di Taffarel.

All’84’ Tarcisio Catanese, Osio e Aldo Monza fraseggiarono da manuale in area avversaria. Il nostro terzino, però, anzichè tirare a colpo sicuro preferì lasciare la responsabilità a Tomas Brolin. L’attaccante svedese, un po’ sbilanciato, sparò alto sopra alla traversa.

Alla Scala del Calcio fu festa reciproca. Se noi brindammo sino a notte fonda per essere entrati in Europa, il Milan e i suoi sostenitori salutarono tra gli applausi Arrigo Sacchi.MilanParma1991Brolin

L’allenatore che quattro anni prima arrivò dal Parma, capace di far vincere al club di Milano uno Scudetto, una Supercoppa Italiana, due Coppe dei Campioni, due Supercoppe Europee e due Coppe Intercontinentali, lo lasciava per passare il testimone a Fabio Capello.

Per il Milan, che era reduce da una sconfitta esterna a Bari, questo 0-0 fu il primo risultato della storica serie record di cinquantotto partite senza sconfitte. Interrotta due anni dopo, il 21 marzo 1993, per opera proprio del Parma, allenato sempre da Scala, ancora al Meazza, grazie a una micidiale punizione calciata da fuori area da Faustino Asprilla.

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