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Storia Crociata – Parma Sassuolo, nel 2009 il primo confronto tra i pro. P. Cannavaro lo storico doppio ex

Della scarna storia Crociata di Parma-Sassuolo in campionato, che domenica torna allo stadio Ennio Tardini per il lunch match (ore 12:30) della tredicesima giornata della Serie A Tim 2018/2019, ci piace ricordare la prima volta che le due squadre si sono affrontate in una categoria professionistica (prima si incontrarono in un paio di occasioni al tramonto degli Anni Sessanta tra i Dilettanti).

Si risale giusto a un decennio fa, all’ultimo turno del girone d’andata della Serie B 2008/2009.

Rispolveriamo questa traccia, marchiata sabato 17 gennaio 2009, non per le emozioni che la partita offrì (fu un 1-1 caratterizzato dal nostro vantaggio su rigore realizzato al 61′ da Cristiano Lucarelli,da un’espulsione per doppia ammonizione al 76′ di suo fratello Alessandro e dal gol segnato al 92′ dal centrocampista argentino Horacio Erpen) quanto per gli intrecci che richiama, correlati a personaggiche nell’odierno Parma Calcio, risalito dalla Lega Pro alla Serie A in un paio d’annate, svolgono un lavoro tecnico fondamentale.

ParmaSassuolo20082009Quel pomeriggio nel Sassuolo con il numero 6 sulle spalle e con la fascia da Capitano al braccio, giocava Marco Piccioni, match analyst di fiducia di Mister Roberto D’Aversa.

Il Piccio, che ha sposato una ragazza parmigiana e abita nella nostra città, ha contribuito non poco all’avvento sulla nostra panchina dell’allenatore che in ventiquattro mesi ci ha fatto vincere due derby contro la Reggiana,TarozziSassuolo godere due entusiasmanti promozioni e ci sta facendo vivere una A da protagonisti.

Sulla panchina neroverde, alla prima esperienza da ex calciatore che aveva appena appeso le scarpette al chiodo l’estate prima, agiva come team manager (già allora, però, fungeva in parte da collaboratore tecnico di Andrea Mandorlini) Andrea Tarozzi, adesso vice di D’Aversa.

Di fianco al Taroz c’erano il preparatore atletico Luca Morellini e il preparatore dei portieri Alberto Bartoli, che i medesimi ruoli ricoprono ora nel Parma Calcio.

Nella slide e in un’altra immagine: la Curva Nord del Tardini al termine e durante Parma-Sassuolo del 17 gennaio 2009. Nelle foto: Marco Piccioni e Andrea Tarozzi in versione Capitano e team manager del Sassuolo 2008/2009.

In vista del lunch match della 13° giornata del campionato di Serie A Tim 2018/19, ripercorriamo la vita calcistica di un giocatore che ha vestito entrambe le maglie di Parma e Sassuolo: Paolo Cannavaro.

Difensore classe ’81, cresce nelle giovanili del Napoli ed approda in prima squadra nella stagione 1998/99: il debutto in prima squadra, non ancora maggiorenne, è datato 6 giugno 1999, sul campo dell’Hellas Verona.

La stagione successiva passa al Parma, dove ritrova il fratello Fabio. Lo sostituirà nell’incontro casalingo contro il Lecce, facendo così il proprio debutto con la maglia crociata. La prima gara in Europa è invece dell’anno successivo, entrando sempre al posto del fratello nel match contro il Pobeda. Dopo aver collezionato 5 presenze in campionato e 4 in Coppa Uefa con i Crociati, Cannavaro va in prestito all’Hellas, chiamato dall’ex tecnico del Parma Alberto Malesani. nel 2001/02 gioca 24 gare con i veneti, segnando anche una rete (contro il Milan a San Siro).

Rientra quindi alla sua squadra di proprietà. Con il Parma, dal 2002 al 2006 gioca 89 gare in campionato (compreso lo spareggio-salvezza del 2005) segnando 4 reti, oltre a 18 presenze nelle coppe europee. 

Nel 2006/07 torna al Napoli. Centra la promozione in Serie A con la squadra partenopea, segnando anche un gol in Coppa Italia alla Juventus. Dopo una stagione in A nella quale colleziona 34 presenze, l’anno successivo viene investito dei gradi di capitano del club. Nel 2011 esordisce in Champions League e nel 2012 vince la Coppa Italia contro la Juve.

Nella sessione di mercato invernale del 2014 si trasferisce al Sassuolo, squadra che lo riscatta a fine anno dopo aver centrato la salvezza. Nel 2016/17 torna a disputare un match continentale, grazie alla qualificazione dei Neroverdi in Europa League. A fine 2017 lascia il calcio giocato, dopo 120 presenze e una rete con il Sassuolo, raggiungendo il fratello Fabio per affiancarlo alla guida tecnica del club cinese del Guangzhou Evergrande.

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