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Storia di ex – Gianluca Signorini, sfortunato e indimenticato campione

 In vista del lunch match di domenica prossima, ricordiamo la vita calcistica di chi ha vestito le maglie di Genoa e Parma. Ricordiamo Gianluca Signorini.

Difensore classe 1960, Signorini nasce e cresce nella squadra della sua città, il Pisa, dove esordisce da professionista prima di approdare prima al Pietrasanta, quindi al Pratoe nel Livorno. In amaranto gioca due stagioni, prima di passare per una annata ciascuna da Ternana e Cavese.

Nel 1985, Signorini viene chiamato da Arrigo Sacchi al Parma. Anche il tecnico romagnolo è appena arrivato dalle parti del Tardini, ma la sintonia è perfetta fin da subito: i Crociati ottengono l’immediata promozione in Serie B, mentre l’anno successivo il Parma sfiora il doppio salto, arrivando al settimo posto a quattro punti dalla zona promozione. Per Signorini sono anni importanti, che gli permettono di fare esperienza (gioca 70 gare e segna 6 reti) e di affinare le proprie doti di libero: qualche tempo dopo, approdato al Milan, Sacchi suggerirà a Franco Baresi di ispirarsi nel movimenti anche a quelli di Signorini.

Nel 1987/88 firma per la Roma. In giallorosso gioca 29 gare, prima di passare al Genoa. Il club allenato da Franco Scoglio si trova in Serie B, ma trova subito la via per tornare nella massima divisione. Per Signorini si apre la fase più importante della carriera. Con la maglia rossoblu gioca sette stagioni, divenendo protagonista della sua storia. Ne assume i gradi di capitano ed è nella squadra che nella stagione 1991/92, in Coppa Uefa, diventa la prima italiana a vincere ad Anfield: ai quarti di finale del torneo, il Genoa vince 2-0 in casa contro il Liverpool e si ripete al ritorno in Inghilterra grazie alla doppietta di PatoAguilera (1-2).

Chiude la carriera da calciatore nel Pisa, dove poi comincia quella da dirigente come direttore sportivo, quindi diventa responsabile del settore giovanile del Livorno. Il 24 maggio 2001 è l’ultima apparizione pubblica di Signorini: a Genova viene organizzata una serata per raccogliere fondi per la ricerca nella cura della Sla, la sclerosi laterale amiotrofica di cui Signorini era affetto. “Il Capitano”, come il popolo rossoblu lo chiamava, si è spento il 6 novembre 2002.

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