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La vita del legionario romano oggi: le ricostruzioni storiche

Topo di biblioteca o legionari atletici?

Gli appassionati di storia, anche di quella antica, in Italia non si trovano solo nelle biblioteche in mezzo a volumi polverosi (più simili a quelli manoscritti visti nel film Il nome della rosa, che hai testi che siamo invece abituati a vedere nelle nostre case e nelle librerie). E gli appassionati di storia stessi non sono tutti occhialuti, con coloriti cadaverici, da topi di biblioteca e sempre ringobbiti sui libri.

Altre volte, infatti, prendono la forma di giovani, o meno giovani, con fisici atletici, abbronzati dalle tante ore trascorse all’aria aperta, e abbigliati … come i soldati dell’esercito di Caio Giulio Cesare! Protezioni metalliche al busto, sulle braccia e sulle gambe, il tutto completato dagli immancabili elmi romani, come quelli originali, utilizzati due millenni fa.

Le associazioni per la ricostruzione storica fedele

Gli appassionati di questo tipo, in genere, si riuniscono sotto l’egida di un’associazione, come nel caso dell’Associazione Culturale Decima Legio, votata alla ricostruzione storica dell’esercito romano di epoca repubblicana, o come quelle specializzate negli eserciti cartaginesi, galli o celtici.

Ma in cosa consistono le loro attività?

Lo scopo di queste associazioni è quello di ricreare l’ambientazione storica di diversi eventi (una battaglia, un accampamento militare, lo scontro tra due reparti, …), dando alla fedeltà della ricostruzione il ruolo fondamentale dell’evento.

Proprio per questa ragione, l’abbigliamento e gli accessori dei soldati, come le daghe e gli elmi romani, sono importanti, ma non più di altri elementi, come il numero dei partecipanti, la loro disposizione sul terreno, il momento dello scontro, il numero di feriti e quello dei caduti, la disposizione degli accampamenti, …

Dietro queste ricostruzioni quindi, bisogna immaginare che vi sono esercitazioni vere e proprie, che combinano la storicità dell’evento e la pratica marziale vera e propria. Ogni legionario partecipa in prima persona a marce, addestramento, costruzione del castrum, pratica dei mestieri e delle specializzazioni, in modo da poter esperire in prima persona la quotidianità dell’epoca. Senza una certosina preparazione non sarebbe possibile rivivere l’efficienza e la metodica arte militare delle legioni di Roma.

Le fonti e i ricercatori

Ma come possono, questi appassionati, a ricostruire in maniera fedele e corretta la vita e la morte dei cittadini romani di 2.000 anni fa?

Alla base di tutto ciò, sta un rigoroso studio dei reperti archeologici e delle fonti storiche e letterarie del periodo (basti pensare ai testi di Cicerone e Cesare, per non citare che i due più noti). È proprio in queste fonti che si scopre come fossero veramente gli armamenti, gli utensili della vita di campo e l’abbigliamento del legionario.

Per arrivare ad un’esattezza tale, le associazioni sono spesso supportate da esponenti del mondo accademico, da studiosi e ricercatori competenti e da cultori della materia (a volte questi stessi partecipano in prima persona alla ricostruzione storica).

Non solo battaglie: la vita nel castrum

Dalle guerre puniche alla conquista della Gallia, tutto il mondo bellico di Roma antica è ricostruibile.

Chi ha la fortuna di assistere da vicino ad una di questi eventi, regolarmente organizzati dalle associazioni, può rendersi conto con i propri occhi della ricchezza di dettagli con cui sia allestito il castrum militare. Le comparse, che calzano le protezioni metalliche e che infilano in testa gli elmi romani, danno vita a turni di guardia, attività interna al campo, diurna e notturna, addestramento delle reclute, cerimonie varie e processo militare, con relativa esecuzione di condanne e punizioni.

Ma poiché la vita militare, lontana dall’Urbe, non era solo battaglie e scontri armati, i legionari partecipano all’Harpastum, un gioco di squadra che si potrebbe ricondurre all’attuale rugby o calcio.

In ogni accampamento, poi, era necessaria la presenza di esperti di professioni artigianali. In queste ricostruzioni, quindi, non mancano nemmeno le figure del fabbro, del falegname, del cuoiaio, dell’armiere e del cuoco.

Le diverse associazioni sono poi in stretto contatto tra loro, per poter dare vita a delle ricostruzioni fedeli degli scontri. Se, quindi, la Decima Legio è esperta di legioni romane, lo scontro tra i soldati di Cesare e le truppe del nord o con quelle di Annibale, necessiteranno della presenza di associazioni esperte della rievocazione storica celtica italiana o di quelle conoscitrici della realtà cartaginese.

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