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Chiesa di San Francesco del Prato: riaperta nel 2020, non solo culto ma anche eventi culturali

“Non è illusorio pensare di riaprire la chiesa di San Francesco del Prato per Parma 2020, l’anno in cui la nostra città sarà capitale italiana della cultura”. Lo ha detto Enrico Solmi, vescovo di Parma, alla conferenza convocata per annunciare la costituzione di un comitato per dare avvio al piano di restauro della chiesa di San Francesco del Prato.

L’edificio di architettura gotica che risale al 1240 è stato spogliato e deturpato durante le soppressioni napoleoniche, destinato a carcere fino ai primi anni Novanta del secolo scorso, quindi, dalla primavera di quest’anno, dato in concessione alla diocesi di Parma.

“Una chiesa che è testimone dell’identità della nostra città – ha continuato mons. Solmi -, costruita con l’aiuto di tutta la popolazione del tempo. Oggi con l’avvio del comitato che sarà costituito ufficialmente a luglio, chiediamo un appoggio concreto a tutti i parmigiani perché possa tornare fruibile. Non solo come luogo di culto ma anche per eventi collaterali culturali sia dell’Università sia del Comune”.

“Intorno a questa chiesa – ha concluso il vescovo – è sorta una comunità francescana significativa che nel corso dei secoli è stata testimone di sofferenze e di aiuto. Penso a quanto fecero qui padre Lino Maupas e madre Anna Maria Adorni. Riaprendo questa chiesa vorremmo reinterpretare per l’oggi il significato che ha avuto l’erezione di questa chiesa, luogo di spiritualità, di presenza religiosa ma anche di assistenza e vicinanza alle nuove povertà. Lo faremo con la comunità dei padri francescani che qui vi abita”.

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