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CuorePodenco: Beatrice e Frollo, storia d’amore e civiltà

 

di Titti Duimio

Beatrice Gherardi, parmigiana, laureata in pedagogia, commerciante per vocazione e tradizione famigliare ormai da due anni dedica la sua vita a salvare i cani Podenchi da un massacro indegno di un paese civile.

La Spagna, infatti, non riconosce questi animali come cani da compagnia e non li tutela con leggi europee che prevedono microchip e documenti di riconoscimento, permettendone un commercio sotterraneo e un’eliminazione incontrollata senza alcun rispetto per il cane considerato praticamente un oggetto senza anima nonostante la recente introduzione di una legge che ne riconosce il valore di animale ma non ne impedisce il maltrattamento.

I cacciatori dettano legge e possono abbandonare i cani nelle ‘perreras’ senza alcuna sanzione prevista invece in Italia e in altri paesi europei.

“Insieme a Frollo, un giovane Podenco strappato alla soppressione in una ‘perrera’ spagnola, e ad alcune volontarie italiane abbiamo costituito un gruppo dal nome CuorePodenco con due pagine su facebook collegate: I Figli del Sole per adozioni 
e CuoreLevriero shop per vendita di oggetti a sostegno del progetto, per proseguire in Italia il grande lavoro che tanti volontari fanno in Spagna. Frollo e’ un compagno di viaggio che mi ha insegnato la dolcezza e l’eleganza di uno sguardo, la dedizione e il rispetto reciproco che migliorano la qualita’ della vita. Con un cane cosi’ di fianco il mondo e’ più bello- dice Beatrice-Tutto e’ nato un paio d’anni fa in Spagna dove sono venuta a conoscenza della tragica condizione di questi creature dimenticate trattate come oggetti da buttare quando non servono più.”

I Podenchi come i Galghi (levrieri spagnoli) sono impiegati come cani da lavoro o, ancor meglio, da profitto senza alcun controllo e senza nessuna legge che li tuteli. Utilizzati come cani da caccia ai conigli vengono abbandonati quando ritenuti non utili e condannati a sofferenze fino alla morte. Da li’ la decisione di impegnarmi per favorire le adozioni. Con il gruppo ‘I Figli del Sole’, cosi’ sono definiti i Podenchi per il loro carattere solare e giocherellone, vogliamo proseguire il lavoro impeccabile svolto da molte associazioni in Spagna e assicurare a questi meravigliosi esseri viventi una sistemazione presso parmigiani sensibili e attenti al rispetto favorendone l’adozione”

“La civiltà e il progresso morale di un popolo si misurano anche dal modo in cui vengono trattati gli animali” (Gandhi)

L’amore e la cura di un animale sono sintomo di una società culturalmente avanzata e consapevole che un cucciolo in famiglia diventa a tutti gli effetti un cittadino con diritti e doveri, soprattutto se si tratta di animali maltrattati dagli uomini ai quali dobbiamo un riscatto di dignità.

Una grande sfida d’amore per chi decide di prendersene cura alla quale bisogna rispondere con competenza e professionalità e a Parma diverse associazioni si mettono a disposizione per formare una rete di sostegno e di consiglio a chi decide di adottare un cane abbandonato scegliendo di far parte di una società migliore.

Un’amica di Frollo: cagnolina in creca di casa

“Da quando ho adottato Frollo, un cosiddetto cane ‘rescue’, mi sono resa conto di quante cose andrebbero migliorate anche nella nostra civilissima Parma per gestire in modo ottimale un cane. Le aree recintate, per esempio, non sempre sono adatte alle loro esigenze e cercando risposte ho conosciuto una serie di realtà validissime che operano sul territorio per fornire soluzioni a tutte le esigenze e ho scoperto quante cose sarebbe possibile fare se fossimo tutti uniti nella mission-ci spiega Beatrice Gherardi-Per questo la sera del 15 marzo organizzeremo una serata di incontro e di festa con tutte le associazioni che si occupano di qualità della vita degli animali che mi accompagnano in questa missione di civiltà, per sensibilizzare l’opinione pubblica e allargare ancora di più la grande famiglia di accoglienza che opera in città a favore del rispetto e dell’ascolto di questo meraviglioso mondo fatto di affetti e condivisioni.

Una serata che sancisce un progetto di collaborazione tra le diverse competenze per promuovere adozioni, avere consigli sulla salute, conoscere le leggi, educare e far giocare i nostri cani e costruire una rete privilegiata di utilità pubblica.

Come location abbiamo scelto il ristorante ‘Al Parco’ di via Traversetolo località Marano, dove il proprietario Dimitri Stocchi offrirà una performance musicale della sua band a tutti i partecipanti devolvendo l’intero cachet alle associazioni presenti.

“Mamadì” è il progetto italiano del batterista percussionista rimpatriato da Londra Dimitri Stocchi.
Insieme a Marco Menoni (chitarra acustica ed effetti), Marco Bertinelli (chitarra e voce) e Matteo Rossini (basso), offrono una scaletta di cover riarrangiate in stili improbabili.
Da “Generele” di De Gregari a “Enjoy the Silence” dei Depec he Mode, dal reggae al valzer alla samba I’ imprevedibilità ed il divertimento sono assicurati.

Il costo della serata che comprende la cena e’ di 23€ di cui 5 andranno in beneficenza. I soldi raccolti al mio tavolo serviranno per garantire le cure mediche a Charlene, giovane Podenco femmina adottabile con un problema alle zampe posteriori”

Alla serata parteciperà anche il Rifugio Matildico per il recupero della Fauna Selvatica diretto da Ivano Chiapponi con sede a San Polo d’Enza. Dal 2011 volontari e amici degli animali si occupano di accogliere e offrire un rifugio ad animali selvatici autoctoni in difficoltà feriti o rimasti soli per favorirne il rientro nel loro habitat naturale nel pieno rispetto delle loro specificità’.
Il Caffè Quotidiano crede che bellezza e positività della città passino anche attraverso questi gesti di civiltà culturale e intende partecipare attivamente al progetto di Beatrice con una rubrica dedicata. Condivideremo con loro storie e consigli per tutti i cittadini interessati e convinti che l’attenzione al mondo animale e alla natura facciano parte della qualità della vita di una comunità culturalmente evoluta.

 

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