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Il Museo Guatelli- programma culturale 2018: “Tra arte e collezione. Umanità e vissuti raccontati dagli oggetti” venerdì 23 febbraio

Dopo la lunga pausa invernale, il mese di marzo vedrà la riapertura del Museo Ettore Guatelli, attesa dai molti estimatori del museo di Ozzano Taro.

Anche quest’anno il Comune di Parma ha deciso di promuovere un incontro in cui verrà presentato al pubblico il programma culturale del Museo Ettore Guatelli per l’anno 2018, sottolineando la vicinanza e l’interesse dell’amministrazione cittadina nei confronti delle diverse espressioni culturali del territorio.

La presentazione, ad ingresso libero, si terrà venerdì 23 febbraio, alle ore 17, presso la Pinacoteca Stuard di Parma. Quello del 2018 sarà un programma denso di iniziative e novità all’insegna del tema del mondo dei collezionisti e delle loro collezioni, raccontato attraverso la voce di alcuni dei protagonisti.

A fare gli onori di casa alla Pinacoteca Stuard saranno l’assessore alla cultura del Comune di Parma,Michele Guerra, l’onorevole Giuseppe Romanini, nella doppia veste di deputato alla Camera e Presidente della Fondazione Museo Ettore Guatelli, e il direttore del Museo Guatelli, Mario Turci.

Ospiti del pomeriggio il duo artistico PetriPaselli e il fotografo Stefano Benazzo.

Interpreti di alcune tra le più interessanti riflessioni artistiche degli ultimi anni sul tema degli oggetti, i PetriPaselli attraverso la loro opera si propongono di indagare il collezionismo e l’accumulo in tutte le sue varianti e metodologie di approccio concentrandosi sulle cause che portano una persona a collezionare, con particolare attenzione al collezionismo minore, popolare.

Venerdì 23 febbraio, inoltre, verrà presentata al pubblico in anteprima la mostra fotografica di Stefano Benazzo, che inaugurerà il prossimo marzo al Museo Guatelli: una straordinaria “collezione” di fotografie di relitti di navi spiaggiate sulle coste del mondo.

Attraverso le sue immagini, Benazzo fa rivivere i naviganti, ma anche gli emigranti e i migranti. Il dovere di memoria induce a conservare con gratitudine il ricordo delle tradizioni e del lavoro dei marinai di tutte le epoche e di tutti i paesi.

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