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Stili di vita: parmensi promossi a tavola ma poco costanti nelle attività fisiche

 

Due parmensi su tre (67%) si dicono attenti alla prevenzione attraverso la dieta. Spesso con scelte mirate e consapevoli, veri e propri “stili di vita”. Di questi, infatti, il 34% controlla sempre sulle etichette gli ingredienti e l’apporto calorico e il 24% acquista in prevalenza prodotti integrali e biologici. Sullo sport, le percentuali si ribaltano: il 70% dei parmensi ammette di essere troppo sedentario. “Ma se avessi più tempo…”

Il 67% dei parmensi dichiara di seguire un’alimentazione attenta alla propria salute, adottando comportamenti e accortezze per restare in forma e prevenire il più possibile l’insorgere di patologie. Lo evidenzia l’ultima ricerca dell’Osservatorio di Reale Mutua sul welfare.

Due parmensi su tre, insomma, fanno della dieta una forma di prevenzione. E una fetta importante di questi non si limita al semplice buon senso, ma lo fa con scelte mirate e consapevoli, che diventano veri e propri “stili di vita”: ben il 34%, infatti, seleziona sempre con cura che cosa mettere in tavola, controllando ingredienti e apporto calorico sulle confezioni, e il 24% acquista in prevalenza prodotti integrali e biologici.

Ma, accanto a queste scelte più rigorose, come si comportano gli abitanti di Parma che fanno prevenzione a tavola? Il 52% mangia molta frutta e verdura e il 48% limita l’uso del sale. Un ulteriore 38% cerca di contenere il consumo di alcolici e il 41% quello di carne rossa.

L’attenzione e la cura poste in ambito alimentare non vengono invece impiegate nell’attività fisica. Qui le percentuali si ribaltano: solo il 30% dei parmensi dichiara di praticare attività fisica o sportiva regolarmente. Gli altri, a parte un 12% che si dice non interessato, sembrano avere buoni propositi, ma spesso manca loro il tempo per essere più costanti, invece di limitarsi a fare moto una volta ogni tanto (25%), o per iniziare del tutto a praticare (33%).

Ma in materia di prevenzione e stile di vita a chi si rivolgerebbero gli abitanti di Parma? Per oltre la metà (56%) la figura di riferimento è il professionista, come il medico, il dietologo o il personal trainer, mentre il 30% cercherebbe informazioni e programmi sul web, navigando su siti specializzati, blog e forum. Le app dedicate alla salute e al fitness, invece, verrebbero, a oggi, utilizzate dal 12% dei parmensi.

La prevenzione e il mantenimento di uno buono stato di salute sono oggi una priorità per un numero sempre più ampio di persone” afferma Marco Mazzucco, Direttore Distribuzione Marketing e Brand di Gruppo di Reale Mutua.  “È positivo riscontare, con questa nuova ricerca del nostro Osservatorio sul welfare, come una percentuale elevata di italiani veda nell’alimentazione un modo per prendersi cura di sé e per prevenire l’insorgere di patologie. Con le festività che ci attendono questi comportamenti potrebbero almeno in parte cambiare, ma l’attenzione al tema resta incoraggiante.  La prevenzione è, infatti, un obiettivo che ognuno di noi può raggiungere con il proprio stile di vita, attraverso l’alimentazione, l’attività fisica e anche esami e visite mediche periodiche. Come Reale Mutua, siamo molto attivi anche su questo fronte, con un vero e proprio programma di Wellness, che offre una serie di tutele e al tempo stesso stimola a uno stile di vita sano, grazie anche all’utilizzo della tecnologia”.

L’indagine CAWI è stata condotta dall’istituto di ricerca Nextplora su un campione rappresentativo della popolazione italiana per quote d’età, sesso ed area geografica.

Fondata a Torino nel 1828, la Società Reale Mutua di Assicurazioni è la più importante Compagnia di assicurazioni italiana in forma di mutua. È capofila di Reale Group, un Gruppo internazionale nel quale operano più di 3.180 dipendenti per tutelare oltre 3,8 milioni di Assicurati. Reale Mutua offre una gamma molto ampia di prodotti, sia nei rami Danni sia nei rami Vita. I suoi Soci/Assicurati sono quasi 1,4 milioni, facenti capo a 349 agenzie su tutto il territorio italiano. La Società evidenzia un’elevata solidità, testimoniata da un indice di solvibilità che si attesta al 334% (Solvency II).

 

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