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Con l’Arena Shakespeare il rito del teatro di rinnova. Gli appuntamenti da non perdere

Foto di Teatro Due

di Francesco Gallina

 

Fino agli anni ’80 ci avreste trovato adulti e bambini sguazzare dentro una piscina olimpionica, destinata a chiudere i battenti. Sul fondo di quella vasca svuotata lunga 50 metri e profonda 5, l’Het Werk teater di Amsterdam vi portò in scena Il Gabbiano di Cechov: era il 1983. Da allora lo spazio restò chiuso al pubblico. L’Ensemble Attori Teatro Due vi avrebbe dovuto recitare Le Rane di Aristofane; anzi, per la precisione, la rappresentazione fu concepita per quello spazio, ma non fu possibile perché i lavori non erano conclusi. Lo spettacolo sarebbe diventato un cult del Teatro Due, ma solo oggi può ritrovare il suo luogo d’elezione.

Stiamo parlando di uno spazio unico sulla scena nazionale: l’Arena Shakespeare, gioiello architettonico inaugurato quest’estate, che si va ad aggiungere agli altri spazi di rappresentazione dello storico Teatro stabile di Parma, insieme alla Sala Grande, Spazio Bignardi, Piccola Sala, Spazio Minimo, i due Ridotti e i due spazi Shakespeare. Con Sogno di una notte di mezz’estate, la prestigiosa Stagione Estiva si è aperta col botto: una produzione imponente, a cui hanno preso parte, oltre ad attori e cantanti, la Filarmonica Arturo Toscanini diretta da Noris Borgogelli e il Coro Giovanile Ars Canto diretto da Gabriella Corsaro. Uno spettacolo sapientemente supervisionato dalla regia di Walter Le Moli, che il 22 e 23 giugno ha messo in scena fiaba e mito, miscelando il genio drammaturgico di Shakespeare e quello musicale del romantico Mendelssohn.

Il 5 e 6 luglio sarà la volta de I Persiani di Eschilo, per la regia di Andrea Chiodi, con Elisabetta Pozzi nei panni di Atossa, la madre di Serse, destinato ad essere punito per la sua hybris. La sezione dedicata al teatro greco continua il 10 luglio con una delle commedie più riuscite di Aristofane, Le rane, che potranno ritrovare il loro habitat naturale.

All’antico e moderno, non poteva non accompagnarsi il contemporaneo. Il Teatro Due ha pensato anche a questo. Ecco allora Poesia in Arena, ciclo di appuntamenti con la poesia contemporanea mondiale, apertosi il 29 giugno con la lettura dei versi di Antonis Fostieris, Durs Grünbein, Antonella Anedda e del Premio Nobel Wole Soyinka, a cura di Alvia Reale e Bruna Rossi. Il 12 luglio Mara Paiato ed Elisabetta Pozzi leggeranno Adam Zagajewski, Tony Harrison e Sian Thomas, mentre a chiudere Poesia in Arena sarà Tommaso Ragno, che darà voce – per la prima volta in Italia – alla traduzione che Nicola Crocetti ha fatto di una parte della mastodontica Odissea di Nikos Kazantzakis.

Prima nazionale sarà anche lo spettacolo di chiusura della Stagione Estiva, con lo spettacolo di teatro-danza ideato da Hervé Koubi, coreografo franco-algerino che, con la sua compagnia, reinterpreta le origini della cultura mediterranea, mettendo in discussione la paura ancestrale dello straniero e facendo emergere invece la raffinatezza della cultura barbara.

Tripudio di colori, parole e musica, gli spettacoli dell’Arena Shakespeare sono frutto di un assiduo lavoro che vede all’opera, oltre alle figure attoriali, le numerose maestranze che, grazie alla loro sapienza artigianale, permettono al teatro di ritrovare la sua consacrazione ideale in questo spazio aperto semicircolare che diventa luogo di incontro, metafora materica di democrazia e partecipazione. Con l’Arena Shakespeare, a Parma il rito del Teatro si rinnova.

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