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Clementino, “Vulcano” sono io. La nostra intervista

di Francesca Binfarè

 

 

Al Festival di Sanremo ha presentato “Ragazzi fuori”, prima anticipazione del suo nuovo album. Da una manciata di giorni eccolo qui il disco di Clementino, “Vulcano” (è stato pubblicato il 24 marzo). Un titolo che è un concentrato di fuoco ed energia, che rappresenta in tutto il suo autore: ci ha spiegato perché.

 

Nessun featuring nell’album, la tua faccia in copertina, un occhio fatto di lava: ci racconti “Vulcano”?

E’ un disco molto autobiografico, per due motivi: il primo riferimento è al Vesuvio, il vulcano di casa mia; il secondo riferimento è a tutto il fuoco che ho dentro e che fa di me un vulcano, forse lo sono anche troppo. Un disco intitolato “Vulcano” lo dovevo proprio fare io, non potevo permettere che qualcun altro lo facesse prima di me.

Era un titolo che ti ronzava in testa da un po’?

Eccome. I file del disco “Miracolo!” erano salvati in una cartella che avevo chiamato Vulcano.

Come mai non ci sono featuring in questo disco?

Io ho sempre collaborato con tutti gli artisti rap al punto che quando mi sono trovato sul palco a volte ho pensato di non poter cantare una canzone intera perché mancavano gli ospiti (ride, nda). Allora ho fatto una scelta diversa, qui ci sono io al centro di tutto: la mia voce è la colonna portante dell’album.

Hai realizzato un video con protagonista l’attore Elio Germano, che recita il testo del tuo ultimo singolo, “Tutti scienziati”. Come mai questa idea?

Non so ancora bene l’uso che ne farò, però conosco da tempo Elio Germano. Si esibiva con un gruppo rap, le Bestie Rare, poi ha iniziato a recitare. Io volevo fare l’attore e invece sono diventato rapper: per 13 anni ho fatto l’animatore nei villaggi, iniziando a lavorare con in bambini. Mi vestivo da Pokemon e mi picchiavano (ride, nda). Poi mi sono iscritto all’Università dello Spettacolo, ho studiato testi impegnativi – e anche noiosi! Il rap era il gioco delle gare di freestyle.

Cosa ti è rimasto del teatro?

Mi considero molto ironico, mi trucco, uso travestimenti, entro in altri personaggi. Non so ‘fare brutto’. Il mio genere, di cui sono l’unico rappresentante, è il Black Pulcinella: unisco l’hip hop americano e quello figlio Pino Daniele.

Nel disco c’è un brano intitolato “Paolo Sorrentino”, con citazioni dei suoi film: siamo sempre nel mondo del cinema.

Mi piace moltissimo il suo stile di regia. L’ho appena sentito al telefono, mi ha detto che l’ho fatto emozionare perché ho trovato alcune sue cose private che nei film aveva lasciato un po’ nascoste. Vorrei conoscerlo e stringergli la mano.

Per quanto riguarda il tour?

A maggio ci sono le date europee. Farò allenamento per gli appuntamenti che avrò in Italia, da giugno a settembre.

 

Tracklist di “Vulcano” – Clementino:

1 Uè ammò

2 Stamm ccà

3 Cenere

4 Tutti scienziati

5 Keep calm e sientete a Clementino

6 Ragazzi fuori

7 Deserto

8 Joint

9 Coffee shop

10 La cosa più bella che ho

11 Spartanapoli

12 A capa sotto

13 Paolo Sorrentino

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