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Beautiful, 30 anni di intrighi e sfilate di moda per la celebre la soap-opera

di Carlo Lanna

 

Sembra quasi che non verrà mai scritta la parola fine alla saga dei Forrester. I protagonisti di Beautiful, la storica soap-opera americana che viene trasmessa qui in Italia dal lontano 1990 con estremo successo, è un fenomeno inarrestabile.

Giovedì 23 marzo, oltretutto, ha tagliato un importante traguardo: nello stesso giorno di 30 anni fa (era il 1987), sul network americano della CBS , andava in onda il primo indimenticabile episodio, il primo di una lunga serie (attualmente se ne contano più di settemila) che ha presentato al grande pubblico le vicende della famiglia Forrester. Dal momento del suo debutto la cultura pop non è stata più la stessa. Anche se questa non è stata la prima soap-opera a trovare successo nel panorama televisivo americano (impossibile non menzionare Sentieri, Così gira il Mondo e Febbre D’amore), Beautiful è unica nel suo genere. Creata da William J Bell, lo stesso che negli anni ’70 ha dato vita al fenomeno di Young and The Resteless, gli intrighi, gli amori, i batticuori e le losche trame d’affari sono state per più di un decennio gli unici protagonisti. Ancora oggi anche se l’attenzione si è spostata verso un pubblico più giovane, Beautiful rimane leader nel settore, una fra le soap-opera più viste nel daytime americano.

Tutti conosciamo Ridge (il mascellone) Forrester, primo figlio di Eric e Stephanie, e come non menzionare Brooke Logan, Thorne (fratello di Ridge), Sally Spectra, Nick Marone e via dicendo. Questi sono soli alcuni dei protagonisti che hanno animato la serie negli oltre trent’anni di carriera; tanti sono stati i matrimoni (solo Brooke si è spostata ben 15 volte di cui 7 con il suo amato Ridge), si è perso il conto delle scazzottate, dei piani di vendetta, delle sparatorie (come dimenticare le intimidazioni di Sheila Carter), dei tradimenti delle riconciliazioni e … delle resurrezioni. Celebre è stato infatti il ritorno di Taylor Forrester, seconda moglie di Ridge, uccisa durante una sparatoria e tornata sulla scena dopo anni di assenza dal set. Non si dimenticano poi i figli perduti e ritrovati, i matrimoni riparatori, gli scambi di ovoli, i litigi fra Brooke e Stefanie Forrester e chi più ne ha più ne metta.

 

Impossibile stare a menzionare tutti gli avvenimenti più salienti che sono avvenuti in Beautiful (questi sono solo alcuni dei più eclatanti), eppure nonostante in molti credono che il prodotto sia passato di moda, rimane ancora al top del suo successo tanto è vero che, in America, la soap è stata già confermata per altri due anni. È pur vero che nel corso del tempo la saga dei Forrester ha avuto i suoi alti e bassi, e tutto è causato soprattutto da un cambio di rotta dei gusti del pubblico, eppure sembra che lo spettatore più fedele è ancora in cerca di grandi emozioni e vuole addentrarsi sempre più nel magico mondo dei Forrester.

Fra una sfilata di moda ed un bacio rubato sotto il sole di Los Angeles, Beautiful rimane quindi un prodotto di punta nonostante il tempo, perché ha saputo affrontare di petto la crisi del mercato del lavoro, temi come il suicidio assistito, l’inseminazione artificiale, il trapianto di organi e tutta una serie di temi di interesse comune che rispecchiano la nostra modernità. Si, rimane un prodotto di finzione, patinato e dedicato ad un pubblico in cerca di un prodotto senza troppi fronzoli, ma Beautiful come le soap-opera in genere, essendo lo specchio della nostra contemporaneità, hanno il compito di mostrare nella maniera più perfettibile possibile, gli usi e costumi di una società in continuo movimento. L’unica che – insieme a Sentieri – ha sempre mixato sia il gusto dell’entertainment che temi sensibili e di interesse comune.

Qui in Italia la serie ha segnata un’epoca, tanto da essere diventata un appuntamento fisso dal lontano 1990. Più volte infatti il nostro Paese ha ospitato il cast per episodi speciali, come quelli ambientati a Portofino oppure fra le lande della Puglia; e nell’epoca dei social, Beautiful è diventata più volte trend topic su Twitter. Grazie al profilo ‘Twittami Beautiful’, ogni giorno una platea di appassionati si riunisce per commentare in allegria le vicende dei Forrester. Trasmesso  in oltre 100 paesi, la soap-opera rimane un punto di riferimento per il mercato televisivo di oggi, un prodotto non indispensabile ma che rientra nella nostra routine quotidiana, una valvola di sfogo, un momento in cui sedersi sulla poltrona e sorseggiare un caffè in tutta tranquillità. Lo si ama o lo si odia, eppure che mondo sarebbe senza Beautiful?

 

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