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Resilienza, non solo resistere. Una scuola per i cittadini del futuro

di Viviana Duimio

La resilienza in psicologia non è soltanto la capacità di resistere alle avversità o di affrontare i traumi che ci colpiscono, ma la predisposizione a reagire in maniera attiva e trasformare una situazione negativa in occasione di crescita e di miglioramento personale.

Nel corso dei secoli gli uomini si sono distinti dagli animali proprio per questa capacità di ricostruirsi dopo vari disastri naturali, guerre e carestie creando gruppi sociali ogni volta più forti e più organizzati progredendo verso civiltà sempre più strutturate.

Sulla base di queste considerazioni l’associazione RENA con GeoAdaptive e Climalia hanno organizzato la seconda edizione di “Scuola di Resilienza” che si è svolta dal 15 al 18 Dicembre a Rovereto.
La mission è quella di formare esperti il grado di diffondere la pratica della resilienza su tutto il territorio nazionale per meglio affrontare le crescenti emergenze in ambito socio- ambientale.
Formare cittadini e amministratori più consapevoli. Per progettare le città di oggi e di domani. Una esperienza di apprendimento residenziale pensata per chi vuole prendersi cura dei contesti in cui vive, a partire dalle proprie comunità“.
Terremoti, alluvioni, emergenze sia ambientali che sociali necessitano di un approccio professionale per tramutare gli avvenimenti in occasioni positive di ricostruzione e a dar vita a sinergie tra forze sociali, economiche e politiche per gestire al meglio le emergenze sul territorio.
La Scuola è stata ospitata da Progetto Manifattura ex manifattura tabacchi ora sede di tutte le attività che ruotano attorno alla green economy di Rovereto. Il programma era sviluppato in  4 moduli: ” Policy del Design”, “Pianificazione Urbana e Infrastrutture”, “Resilienza nel Contesto Finanziario” e “Circular Economy” con la presentazione del libro di E. Bompan e I. Brambilla dal titolo “Che cos’è l’economia circolare”.
 “Le politiche migratorie e quelle ambientali, ad esempio, devono parlarsi e la resilienza deve diventare sistemica nei processi di sviluppo di un territorio” così ha concluso il suo intervento di presentazione del progetto Letizia Piangerelli, vicepresidente di RENA, sottolineando l’importanza della resilienza nell’ambito delle trasformazioni sociali che i territori stanno affrontando.

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