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Pellacini lascia UDC, nasce Centristi per Parma. Consiglio Comunale: ampliamenti di Chiesi e modifiche per Stu Pasubio

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Non è ancora finito il mandato elettorale dei consiglieri ducali che – sia da un lato che dall’altro del Consiglio Comunale – c’è aria di rinnovamento, o più che altro, per non sbilanciarsi, un cambio di nomi di partito e liste.

Dopo il restyling di Ghiretti con Parma Unita, di Cattabiani con Civiltà Parmigiana, di Ettore Manno che torna a fondare il PCI e della maggioranza che ora si riunisce sotto il simbolo civico di Effetto Parma anche Giuseppe Pellacini cambia faccia, lascia UDC e fonda Centristi per Parma.

“Sono sicuro che i cittadini potranno condividere la mia scelta di rinnovato impegno civico per il bene della città – ha dichiarato Pellacini – Città che amo e per cui mi sono impegnato da lungo tempo e per cui continuerò a spendermi. Centristi per Parma non è la fine di un partito ma l’inizio di un nuovo gruppo che eredita i valori ma da risposte nuove”.

Il Consiglio Comunale del 22 novembre si è poi concentrato soprattutto su due delibere: l’approvazione delle modifiche al Rue e Poc per il comparto di via Pasubio, anche noto come Stu Pasubio, nel quartiere San Leonardo, e l’ampliamento dello stabilimento di Chiesi in via Paradigna.

In via Pasubio non si faranno i market da 1500 metri quadrati mentre alcuni alloggi di proprietà privata passeranno in dotazione al Comune che potrà così utilizzarli come alloggi Erp per un valore di 3,8 milioni di euro. Nel progetto sono previsti dei parcheggi sotterranei. L’ex Csac e Lenz passeranno di proprietà comunale. Si unisce quindi un progetto culturale all’avanguardia con gli alloggi dedicati a soggetti in difficoltà. “Un autentico progetto di rigenerazione urbana” l’ha definito l’assessore Alinovi. La delibera nasce dalla collaborazione partecipativa delle associazioni come quella degli architetti, Manifattura Urbana, la comunità di senegalesi a Parma e tanti privati con il Comune.

Il consigliere del PD, Dall’Olio, ha commentato la delibera di oggi come una pezza per i danni che l’amministrazione aveva fatto svendendo nel 2012 la quota comunale del complesso con un bando di soli 10 giorni che favoriva di fatto la società oggi proprietaria. Sulla questione sta indagando la Procura della Repubblica.

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In aula si è anche approvato ad unanimità  il progetto di ampliamento del centro di ricerca Chiesi Farmaceutici. Si tratta del complesso in via Paradigna, zona Moletolo. Il Polo scientifico-industriale ampliato porterà all’assunzione di 150 nuovi dipendenti. La sede in via Palermo è destinata, col tempo, a essere dismessa.

Chiesi ha stipulato un accordo col Comune che stabilisce questi dettagli urbanistici che prevedono anche la riqualificazione dello stabile di via Palermo. Per quanto riguarda il consumo di suolo, in teoria questo non avverrà perché l’ampliamento si attuerà in un area già edificata. Chiesi cederà al Comune aree vicino ai campi sportivi di Moletolo per la creazione di attrezzature sportive e ricreative. Il  nuovo plesso Chiesi ha l’obiettivo di avvicinare i vari settori aziendali e quindi i dipendenti che oggi sono divisi da km di distanza.

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