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Ladri alla moda fanno razzia in Via Borsari: rubati 2milioni di euro in cinture e portafogli

ermenegildo-zegna-belts-online-z-buckled-reversible-belt-00000081225f00s012E’ scattato l’allarme, ma non è bastato a salvare la merce custodita in un’azienda del marchio Ermenegildo Zegna in Via Borsari. Quando il vigilante dell’IVRI ha notato la porta scassinata e sono arrivati gli uomini delle volanti, i ladri, probabilmente esperti e a colpo sicuro, erano già spariti con capi per circa due milioni di euro.

Erano le due e trenta della notte di venerdì quando alla sala operativa dell’IVRI è scattato l’allarme intrusione della ZELECO di Via Borsari (quartiere artigianale di Via Manara), ditta di proprietà del marchio Ermenegildo Zegna che produce scarpe, cinture e pelletteria di pregio.

L’istituto di vigilanza ha quindi mandato una guardia che, giunta sul posto, dopo un primo accertamento sul perimetro esterno non ha riscontrato alcuna anomalia. Da un successivo controllo, però, nel controllare tutte le entrate della palazzina, l’operatore ha notato una porta accostata ed alcuni segni di effrazione su un’altra porta trovata chiusa.

A quel punto si è proceduto ad un completo sopralluogo dello stabile accedendo anche alle aree interne, constatando definitivamente che ignoti si erano introdotti da una finestra che era stata infranta e poi coperta con dei grandi sacchi contenenti materiale di scarto ed avevano asportato parte del campionario e confezionamento di cinture e portafogli.

Constatato il furto la centrale operativa I.V.R.I. ha contattato il 113 per l’intervento di una pattuglia della volante che ha accertato come i ladri, giunti nello stabile da un campo adiacente approfittando anche delle avverse condizioni atmosferiche, si erano introdotti nell’area scavalcando la recinzione per poi infrangere la finestra con una bombola di gas probabilmente trovata lì nei pressi.

Avvisato il titolare, giunto sul posto, ha affermato che dalle camere di fabbricazione e confezionamento era stato asportato materiale per un valore, una volta messo in vendita, di circa 2 milioni di Euro.

Sono in corso le indagini da parte della Squadra Mobile supportata da una unità della Polizia Scientifica per i relativi rilievi tecnici.

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