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L’interinale Trenkwalder in difficoltà, mesi difficili per i dipendenti Coop

Foto Arianna Belloli

Foto Arianna Belloli

Trenkwalder, una delle più grandi agenzie interinali operanti in Italia, chiude i battenti.

“Manie di grandezza, si è fatto un palazzo di cristallo a Modena” – dicono i ben informati. “Non ha più i soldi per versare i contribuiti, mettendo così nei guai le aziende cui aveva somministrato i lavoratori, responsabili in solido, costrette a sborsare loro anche gli stipendi non pagati” – spiega concretamente chi è del mestiere.

Quali siano le ragioni, poco importa. Resta la sostanza dei fatti: Trenkwalder conta circa 8-10.000 lavoratori tra dipendenti diretti e somministrati nelle varie aziende, e proprio i lavoratori somministrati hanno lanciato, per primi, l’allarme poiché non hanno ricevuto lo stipendio che doveva essere pagato il 15 ottobre – avevano spiegato i sindacati nei giorni immediatamente successivi.

Da parte dell’azienda era stato comunicato che “la causa è dovuta a problemi tecnici”, ma sono seguiti interminabili silenzi con le filiali sempre più chiuse, a Genova prima, Modena poi, e un tavolo di crisi convocato in Regione.

E A PARMA? – Trenkwalder ha dai 100 a 170 dipendenti somministrati alla Coop e altre aziende. Che fine hanno fatto? Che ne sarà di loro?

Per la Coop Alleanza 3.0 di Parma lavoravano una ventina di dipendenti sotto all’agenzia interinale.”Lavoravo per Trenk dal 2016, alla Coop – racconta uno di loro – I contributi sono sempre stati versati, controllavo di tanto in tanto. Ogni mese ricevevo comunicazione che sarei stato pagato, poi con l’avvenuto bonifico”.

Fino a settembre. “Quel mese non ho sentito nessuno. Tutti morti, nessuna notifica. In agenzia non rispondevano. Al 19 settembre, quando hanno iniziato a circolare notizie “strane”, chiamavo, nessuno rispondeva. Il 20, la mia agenzia mi parla di un problema tecnico che verrà risolto. A fine mese, intorno al 25 sono stato fortunatamente pagato”.

Poi? “Mah, mi manca il pagamento del mese di ottobre e la liquidazione. Mi è andata meglio che ad altri colleghi, a cui mancano più stipendi”.

Ed ora? “Siamo passati tutti sotto Obiettivo Lavoro” un’altra agenzia. Sperando vada meglio.

Intanto il colosso Trekwalder sta aspettando la buona riuscita del concordato.

E che ne sarà dei dipendenti “diretti”, quelli delle filiali? A Parma, in Via San Leonardo, ne risultano assunti tre. La filiale è sempre mestamente buia, una ragazza, chiusa all’interno, si lascia scappare un “aspettiamo la cassa integrazione”. E un altro lavoro.

Bizzarro destino, per chi fino a ieri, il lavoro lo trovava agli altri. (AriBe – EffeDiVi)

 

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