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Città creative gastronomia Unesco: Parma eletta coordinatrice

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Dal 12 al 18 settembre, Parma, la prima città italiana della Gastronomia per UNESCO, ha partecipato al 10° meeting annuale del Network Città Creative a Östersund (Svezia). Il meeting ha visto la partecipazione di 116 città rappresentate da circa 230 delegati provenienti da tutto il mondo. Durante la sessione plenaria del meeting, tenutasi il 14 settembre, Parma è stata eletta Coordinatrice delle Partnership e dei progetti internazionali, assumendo un ruolo di spicco nella guida del gruppo Città Creative della Gastronomia UNESCO.

“Dall’11 dicembre 2015, momento in cui Parma è stata designata UNESCO Creative City of Gastronomy, di strada ne è stata fatta – ha affermato l’assessore Cristiano Casa nel commentare l’incarico ricevuto – la nostra città si è distinta fin dai primi mesi presentando buone pratiche e modelli di educazione alimentare, promuovendo la cultura del cibo, il made in Italy e aprendo le porte a tutte le città che hanno potuto conoscere il territorio in occasione di CIBUS 2016 lo scorso maggio.

Il fatto che ci abbiano scelto per coordinare la partnership internazionale delle 18 città creative della gastronomia è un ulteriore riconoscimento del credito che abbiamo acquisito in questo primo anno di lavoro. Ci fa piacere ricordare che Tucson intende proporsi come polo di importazione dei prodotti di Parma e che Macao ci abbia invitato per proporsi alla candidatura presso UNESCO.

E il 12 e 13 novembre saremo ad Alba come ospiti per presentare i nostri prodotti alla Fiera del Tartufo. Ma questo lavoro va sostenuto – ha proseguito Casa – entro ottobre porteremo in Consiglio Comunale lo statuto della Fondazione che comprende per ora 11 realtà istituzionali, e nel contempo lavoreremo per l’attuazione dei sei programmi che stanno alla base della nostra designazione, sui quali dovremo rendicontare alla fine del primo quadriennio”.

“L’assunzione di questo importante ruolo di coordinamento internazionale – ha sottolineato Gabriele Righi, coordinatore di Parma UNESCO, affiancato dalle vicecoordinatrici Carlotta Beghi e Costanza Ferrarini – richiederà un ancora maggiore gioco di squadra a livello locale: Parma si trova a rappresentare non solo la Food Valley e la Regione Emilia Romagna, ma l’eccellenza agroalimentare italiana e il cibo come cultura. Quindi non solo gastronomia, ma anche solidarietà e sostenibilità economica, sociale e ambientale”.

Lo stesso assessore Cristiano Casa alla tavola rotonda in terra svedese, dedicata alle istituzioni, ha sottolineato: “Parma è una città che per la crescita futura sta puntando senza esitazioni sull’identità culturale che la connota da sempre. La reputazione dei nostri prodotti tipici è altissima, è, però, ugualmente importante conquistare riconoscibilità in ambito internazionale anche per la città come destinazione turistica e culturale. Parma deve aprirsi all’esperienza UNESCO e massimizzarne le potenzialità.”

Il coordinatore del progetto Parma Città della Gastronomia, Gabriele Righi, ha ricordato che dopo la designazione come città creativa, la questione focale si sposta: c’è e ci deve essere una presa di consapevolezza, in quanto si passa dal nodo dell’essere una città creativa, dimostrando di avere i requisiti per il riconoscimento, al nodo del farsi città creativa, progettando il futuro in chiave sostenibile.”

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