Home » Sport » Parma Calcio » Crac “vecchio Parma”: 90mila euro di ammenda a Marco Ferrari

Crac “vecchio Parma”: 90mila euro di ammenda a Marco Ferrari

marco-ferrariIl Vicepresidente del Parma Calcio Marco Ferrari dovrà pagare un’ammenda di 90mila euro per il crac del vecchio Parma Football Club, di cui era socio di minoranza.

Lo ha reso noto la la Federazione Italiana Giuoco Calcio nel comunicato ufficiale n. 452/A (LEGGILO E SCARICALO IN VERSIONE INTEGRALE: comunicato-marco-ferrari). Il provvedimento risale al 30 giugno scorso.

La sanzione attribuita a Ferrari è dovuta alla contestazione di due capi d’accusa : “per avere contribuito alla cattiva gestione e al dissesto economico-patrimoniale del Parma FC, omettendo – si legge nel comunicato della Figc – di adempiere ai doveri di agire informato e di vigilare sull’esercizio delle deleghe da parte degli amministratori esecutivi”.

Inoltre di aver omesso “di richiedere agli amministratori esecutici di escutere la garanzia rilasciata alla società Parma FC da parte di Eventi Sportivi e dai suoi soci, con l’aggravantre di avere agito in conflitto di interessi”.

Marco Ferrari, oggi vice presidente di Parma Calcio, nonché promotore della sua rifondazione, di fronte alle accuse ha trovato un accordo (in applicazione dell’articolo 32 sexies del codice di Giustizia Sportiva) “cavandosela” con 90mila Euro di ammenda.

Andrà peggio agli altri venti indagati, da Ghirardi e Leonardi a Manenti e Kodra, sindaci ed ex membri del Cda: deferiti, sono in attesa di decisioni che dovrebbero arrivare nelle prossime settimane.

La “difesa” della società in una nota – “In relazione alle notizie riguardanti sanzioni della Procura Federale a carico di ex amministratori, sindaci e soci, ritenuti a diverso titolo dalla stessa Procura responsabili del fallimento del Parma F.C. e che verranno a breve chiamati a rispondere della propria condotta davanti al Tribunale Sportivo, Parma Calcio 1913 chiarisce che nessun provvedimento di deferimento relativo al Crac Parma FC riguarda o coinvolge il Vice-Presidente di Parma Calcio 1913, Marco Ferrari.

Come noto, l’imprenditore parmigiano ha ricoperto la carica di consigliere senza alcuna delega operativa di Parma FC sino al 1 Ottobre 2013, data in cui Ferrari si è dimesso dal CDA di Parma FC per interruzione del rapporto di fiducia verso l’azionista di maggioranza e gli amministratori operativi.

Specificatamente Ferrari non ha partecipato in alcun modo né alla predisposizione né all’approvazione del bilancio di esercizio di Parma FC al 30 Giugno 2013 e successivi, né tantomeno alle operazioni di cessione del Marchio e dei contratti di sponsorizzazione alla controllata Parma Brand, tra le principali operazioni al vaglio della Magistratura Sportiva e non solo.

Per consolidata prassi giurisprudenziale, in caso di fallimento di società sportive, vengono svolte indagini dalla Procura Federale nei confronti di tutti gli amministratori in carica (ancorché privi di deleghe) nel biennio precedente.

A conclusione delle indagini svolte dalla Procura Federale, a diverso titolo, nei confronti di oltre venti persone, la Procura Federale nelle scorse settimane ha richiesto l’archiviazione – riconoscendo la totale estraneit? di Ferrari ai fatti – per ogni ipotesi di contestazione relativa al Bilancio Parma FC al 30 Giugno 2013 e successivi, Operazione Parma Brand e cessione dei Marchi, Support Letter da parte Eventi Sportivi.

La Procura Federale e l’Avvocato del Parma Calcio 1913 Michele Belli si sono invece accordati – con il parere favorevole della Procura Generale dello Sport e “senza che ci possa costituire in alcun modo un riconoscimento di responsabilità ” – rispetto all’ipotesi di “non aver vigilato, sino al momento di cessazione dalla carica, sull’esercizio delle deleghe da parte degli amministratori esecutivi, con particolare riferimento alle condotte contestate ai Signori Tommaso Ghirardi e Pietro Leonardi” e all’ipotesi di “avere omesso la richiesta di convocazione dell’Assemblea Straordinaria dei soci”, per l’applicazione di un’ammenda nei confronti di Ferrari, non procedendo al deferimento dello stesso nell’ambito del procedimento relativo al fallimento del Parma FC, che prosegue davanti al Tribunale Sportivo per tutti i soggetti deferiti dalla Procura Federale e per i quali saranno presumibilmente richieste pesanti squalifiche.

La completa uscita dal procedimento di Ferrari senza nemmeno una giornata di squalifica, rispetto sia alla gravità dei molteplici fatti contestati agli organi amministrativi e di controllo nelle complesse vicende che hanno portato al fallimento di Parma FC sia all’orientamento giurisprudenziale della stessa Procura Federale, tradizionalmente estremamente rigida – sino ai limiti della responsabilità oggettiva – nei confronti di tutti gli amministratori in carica nel biennio precedente ancorché privi di deleghe operative, rappresenta un primo, piccolo passo in avanti nell’accertamento delle reali e specifiche responsabilità del fallimento del Parma FC”.

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*