Burkini, Lega Nord in scivolata su Alfano: “Chi vuole entrare in Italia rispetti le nostre tradizioni”

“Burkini si, Burkini no. Ma possibile che uno stato civile ne stia ancora a discutere? Se gli islamici vogliono venire a casa nostra si adeguino alle nostre regole leggi e abitudini”.

Fabio Rainieri, vice presidente dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna interviene duramente sulla polemica scatenata dalle parole del ministro della Giustizia Alfano che ritiene il non vietare il burkini alle donne islamiche una scelta di civiltà.

“Non sono d’accordo, in questo modo non vengono assolutamente tutelate le donne. In Italia si indossa in bikini, il monokini, il trikini, le donne e gli uomini sono considerati uguali: se agli islamici non sta bene non vengano – spiega l’esponente del Carroccio che invita “la Regione a prendere una posizione decisa, vietandone l’utilizzo nei nostri luoghi di balneazione.

In Lombardia si ragiona su una legge che impedisca l’utilizzo di questo “costume”, mi auguro anche l’Emilia Romagna ci stia pensando. E spero intervenga in fretta, senza ascoltare le parole senza senso di Alfano. Invece di pensare a come devono andare in piscina le donne islamiche Alfano pensi alle cose serie, ad esempio a come tutelare la nostra sicurezza”.

“Chi si nasconde sotto il burqua? Un uomo, una donna? Un terrorista carico di tritolo? Questa è l a domanda che dobbiamo farci e che anche Alfano dovrebbe porsi. Invece di pensare a nuove assurde normative e autorizzazioni, Alfano pensi alle cose serie e faccia finalmente il suo dovere.

Già quando nella piscina di Fidenza si tuffò una donna islamica, con indosso un burqua, sollevando numerose polemiche, con un’interrogazione ho chiesto alla Regione cosa intendesse fare, auspicando l’inserimento di leggi e regolamenti severi. Ora” – conclude Rainieri – ripropongo il quesito: che intende fare l’Ente? Spero che apra gli occhi e prenda una posizione netta velocemente”.