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Garante dei detenuti: visita in via Burla ai reparti per malati e paraplegici

carcere-sbarreVisita in via Burla per il garante dei detenuti del Comune di Parma, Roberto Cavalieri. Il 15 agosto si è recato in visita agli Istituti penitenziari di Parma in occasione della ricorrenza del Ferragosto. Accompagnato dalla vice direttrice dr.ssa Lucia Monastero e dal Commissario della Polizia Penitenziaria Claudio Ronci sono stati visitati i reparti e le celle del Centro diagnostico terapeutico dove sono reclusi detenuti con gravi patologie e assegnati dal Dipartimento della amministrazione penitenziaria all’istituto di Parma per ricevere cure adeguate e normalizzare le condizioni cliniche dei reclusi.

Il reparto ospita complessivamente 20 detenuti (di cui 7 in regime 41 bis e reclusi in un’area indipendente) assistiti da 4 detenuti comuni.

La visita è poi proseguita nelle sezioni per persone con disabilità. La sezione paraplegici, nella quale si trovano 8 detenuti assistiti da 3 detenuti comuni. Qui il Garante ha acquisito copia della documentazione sanitaria da parte di un detenuto nella quale si certifica l’impossibilità di potere essere adeguatamente assistito in carcere a causa della gravità della sua patologia. Il caso sarà sottoposto all’attenzione del Magistrato di sorveglianza.

Nella sezione cosidetta per Minorati fisici, detenuti che conservano un certo grado di autosufficienza, si trovano 32 detenuti compresi alcuni adibiti all’assistenza.

I detenuti presenti nel giorno della visita sono 574 di cui 306 nel circuito di media sicurezza, 36 AS1 (criminalità organizzata di tipo mafioso), 169 AS3 (reati associativi di tipo mafioso) e 63 nel reparto 41 bis. Gli ergastolani presenti sono 88, 34 i detenuti con pene di oltre 20 anni, 10 quelli che accedono alla misura alternativa della semilibertà e 9 al beneficio del lavoro esterno.

Dallo scorso 3 agosto una nuova disposizone della direzione del carcere autorizza anche per le tre sezioni della media sicurezza del lato B, nelle quali sono reclusi i detenuti nuovi arrivati, giudicabili o con problemi disciplinari, un ampliamento delle ore di accesso ai passeggi all’aria o alla socialità in sezione o nelle celle. A questo si aggiunge l’accesso alle docce nell’arco della intera giornata.

L’invito alla direzione del carcere e alla direzione sanitaria dell’istituto è quello di attivare ogni possibile intervento affinché si possa offrire ai detenuti con gravi patologie e disabili un più efficace e significativo accesso alle attività trattamentali, al contatto con i volontari penitenziari e, dove lo stato di salute lo permette, alle attività scolastiche ed educative

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