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Casa di riposo di Via Pergolesi, il sindacato: “Anziani, a Parma, Fantasmi”

IMG_8884Fantasmi, ecco cosa sono. Gli anziani ricoverati nella casa famiglia clandestina, scoperta nel quartiere San Lazzaro, sono fantasmi. Sono il simbolo di una città che non riesce a vederli, in balia di persone senza scrupoli, che lucrano sull’assistenza senza rispettare le regole. La notizia della casa famiglia abusiva, chiusa dai Carabinieri, si aggiunge a quelle – recenti – dei maltrattamenti agli anziani, ed è un’offesa alla nostra memoria e al nostro futuro. È il modo per rinnegare la storia di questa città, che è fatta anche di innovazioni nel sociale, in volontà di prendersi cura dei più deboli.

Parma come si prende cura degli anziani? Non è possibile permettere questi vuoti, nella parte vulnerabile della società. L’appello è che anche le famiglie facciano attenzione: L’assistenza per gli anziani non può essere fuorilegge. Bisogna fare rientrare tutto dentro un circuito regolare e controllato dal pubblico.

Sarà interessante sapere quali professionalità operavano in questa struttura. Qualcuno, con la stampa, parla genericamente di badanti. Questo è il tema. Insieme alle stutture tradizionali, sono cresciute negli anni le Case Famiglia, che però devono stare dentro un sistema di norme e di controlli. Bisogna inserire nel sisterma tutte queste realtà e isolare quelle che non vogliono rispettare le regole e quelle che addirittura sono irregolari.

Come sindacati unitari stiamo lavorando a un protocollo con Comune e gestori delle Case Famiglia. Dopo il Regolamento voluto dai sindacati pensionati di SPI FNP UILP ora servono alcune accettazioni per fare rientrare le Case Famiglia nel sistema di welfare, come una “White List”, apertura alla comunità e anche un numero per segnalare nell’anonimato, eventuali incongruenze.

Il sindacato è impegnato su questo tema. Il problema non è solo quello – drammatico – dei maltrattamenti agli anziani, ma anche quello di smascherare quelli che si comportano in modo illegale.Questo deve diventare un problema di tutti. Anche delle Case Famiglia che rispettano le normative e delle famiglie. Bene hanno fatto i carabinieri, attraverso i Nas, mettendo i sigilli alla struttura, bene ha fatto il Comune di Parma a intervenire subito dopo aver ricevuto la segnalazione.

Ma immaginiamo che questo caso non sia l’unico e non sia l’ultimo, purtroppo, sul territorio provinciale. Pretendiamo maggiore attenzione, maggiori controlli dal Comune. Ci fa male pensare che in 10 anni, come pare, questa struttura abbia operato nel silenzio e nella completa clandestinità dentro alla nostra città. Crediamo che, in passato, ci sia stata una sottovalutazione del fenomeno. Noi insistiamo nel riproporre il problema e continueremo fare la nostra parte.

SPI CGIL Parma
Paolo Bertoletti – Segretario Generale

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