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Caso Sma, accordo in “zona cesarini”. Si tratta con l’azienda per l’ok alla mobilità

Unknown“E’ stata una vera e propria corsa contro il tempo, ma sul caso dei dipendenti dei supermercati Sma Simply l’azione congiunta di Istituzioni e Organizzazioni Sindacali ha portato al recupero in zona cesarini di un rapporto con la proprietà e all’avvio di un tavolo dal quale sono attesi importanti e rapidi sviluppi”.

Si pronuncia così il Sindaco di Fidenza, Andrea Massari, sulla vicenda dei due negozi la cui chiusura, in quel di Fidenza e Salsomaggiore, era stata annunciata con soli 30 giorni di anticipo, seminando il panico tra i dipendenti, in gran parte donne, cui l’unica chance concessa era quella di accettare un nuovo impiego nell’hinterland milanese.

Sotto il cappello della Provincia e del Tavolo interistituzionale di crisi, grazie ad una mobilitazione straordinaria delle Amministrazioni dei due Comuni coinvolti, dei parlamentari di Parma, dei consiglieri regionali e ad una partnership con i Sindacati, il rapporto con l’azienda è stato riannodato e, incontro dopo incontro, è nata una strategia condivisa che ora attende il via libera finale dalla riunione in programma il prossimo 8 luglio.

Massimo Petrolini, membro della segreteria provinciale Filcams Cgil, spiega l’ultima evoluzione: “Ottenuto, attraverso il voto libero in assemblea, il mandato a trattare dalla quasi totalità dei dipendenti coinvolti, i Sindacati sono al lavoro per la proroga del contratto e la conferma dello stipendio per un altro mese. Un dato, questo, che non ci soddisfa perché, lo ricordo, al tavolo avevamo chiesto tre mesi di stipendio pieno. Comunque, finito il mese in questione dovrebbero partire le tutele del più importante degli ammortizzatori sociali per questo caso, quello della Mobilità, che garantirà 18 mesi di entrate ai dipendenti over 50 e di 12 mesi a quelli under 50. Auspichiamo in questo senso uno sforzo sia economico sia volto ad un ricollocamento rapido da parte dell’azienda, a partire dalle fasce più deboli dei lavoratori”.

“Partivamo dal nulla assoluto: negozi chiusi e lavoratori a spasso, perché era evidente che nessuno di loro avrebbe potuto permettersi di spostare vita e famiglia a Milano, per poche centinaia di euro al mese – osserva Filippo Fritelli, Sindaco di Salsomaggiore e Presidente della Provincia – Oggi, Istituzioni e Sindacati, muovendosi insieme, hanno riportato la vicenda ad un livello umano e più sostenibile e manca davvero poco all’accordo. E’ chiaro e lo dico sin d’ora: il Tavolo di crisi in Provincia deve restare attivo, perché l’ottenimento degli ammortizzatori sociali, non significa aver chiuso la vicenda”.

Si apre, infatti, il cammino per dare una nuova occupazione ai dipendenti in mobilità, che porterà gli attori del Tavolo a coinvolgere il sistema della Grande distribuzione organizzata su tutto il territorio provinciale, sapendo che l’assunzione di un lavoratore in mobilità comporta anche utili vantaggi fiscali.

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