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L’Emilia Romagna sospende il finanziamento del progetto “Garanzia Giovani”. Ugl: “Una beffa”

progetto-garanzia-giovaniLa Regione Emilia-Romagna ha sospeso il finanziamento del 70% dell’indennità per i tirocini collegati al progetto “Garanzia Giovani” con decorrenza lunedì 23 maggio 2016. “Sono esaurite le risorse europee”: comunica l’ufficio stampa della giunta regionale.

Per tutti i tirocini avviati nel periodo tra il 23 maggio e la data (tuttora asconosciuta) in cui Il Ministero autorizzerà l’utilizzo di nuove risorse, l’indennità dovrà essere erogata interamente dal soggetto ospitante, ovvero le imprese che offrono esperienza di lavoro ai giovani.

“La notizia della sospensione da parte della Regione del finanziamento dei tirocini di Garanzia Giovani è una beffa”: commenta il segretario regionale confederale Emilia Romagna dell’ UGL, Tullia Bevilacqua , che nei mesi scorsi aveva già lanciato un allarme sulla inefficacia del  programma “Garanzia Giovani”  ideato dall’Ue per favorire l’inserimento lavorativo degli under 30 e sbandierato più volte dal premier Matteo Renzi e dal ministro del lavoro Poletti come – testuali parole del governo – “un’arma straordinaria contro la disoccupazione giovanile”.

“Una misura che s’è rivelata, invece,   un vero e proprio flop non soltanto in Emilia-Romagna ma anche  in altre Regioni italiane,   già da mesi , ne parlammo a febbraio,  i pagamenti erano stati bloccati con un pietoso teatrino di rimpalli di responsabilità fra gli enti chiamati a corrispondere il dovuto alle migliaia di giovani inoccupati  che avevano aderito al programma. La situazione venutasi a creare in Emilia-Romagna, sconta già la scelta di Bonaccini e dei suoi assessori di avvalersi dell’INPS (lo stesso soggetto che doveva  accertare la regolarità delle richieste presentate) per le erogazioni , rinunciando a rimborsare direttamente i datori di lavoro con finanziamenti regionali. Una mancata assunzione di responsabilità della Regione che si somma alla totale incertezza dei tempi del governo per rifinanziare il progetto”: aggiunge  Tullia Bevilacqua.

E , intanto,   migliaia di ragazzi emiliano romagnoli attendono di essere pagati per il lavoro svolto in questi mesi nelle aziende del territorio.

“E proprio sulla riuscita di questo programma , come sindacato, ci poniamo gli interrogativi più stringenti:  quanti di questi tirocini si sono trasformati in occupazione stabile, al di là degli altri programmi di inserimento al lavoro  e tirocini che si attuavano anche prima di Garanzia Giovani? La Regione Emilia Romagna come pensa di sanare la situazione di morosità venutasi a creare nei confronti delle migliaia di giovani che hanno aderito al programma? La Regione Emilia Romagna disponeva di quasi 74,2 milioni di euro nell’ambito del Piano di attuazione italiano della Garanzia per i Giovani, una quota consistente di fondi era destinata a: formazione, bonus occupazionali, tirocini extra-curriculari, e notevoli risorse erano destinate anche all’accoglienza, alla formazione, al servizio civile, alla mobilità professionale e all’autoimpiego: come sono stati effettivamente spesi questi tutti soldi pubblici? ”: chiede  il segretario regionale confederale Emilia Romagna dell’ UGL, Tullia Bevilacqua.

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