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Il Parma inciampa nel Gubbio: a San Sepolcro finisce 2-1

13177253_1545265775780268_4689085330734618181_nLa prima di Poule scudetto è a San Sepolcro, in campo neutro, a porte chiuse, in un silenzio spettrale e assordante che ricorda quanto il calcio sia per i tifosi, quanto ne abbia bisogno e quanto sia assurdo privare l’uno degli altri, e viceversa.

Di fronte ai ducali il Gubbio, “condannato” alle porte chiuse (LEGGI), che costringe a casa anche i supporter gialloblù. E, come Sansone senza capelli, i ducali senza fedelissimi hanno sofferto troppo, finendo il primo tempo in netto affanno e sotto di una rete, in reale sofferenza per la prima volta, ed il secondo incassando la prima sconfitta stagionale per 2-1.

Troppo “poco” il Parma nel primo tempo, troppo sciupone nel secondo, con una raffica di occasioni sprecate, clamorosa, quella di Guazzo a porta vuota a pochi istanti dalla fine. Prima o poi, forse, la sconfitta doveva arrivare, ma brucia, e non poco.

Equilibrati i primi venti minuti, con un primissimo assaggio di quella che potrebbe essere la prossima Lega Pro: un’avversario scorbutico, una partita tosta, giocata colpo su colpo, aperta, a differenza della stragrande maggioranza di quelle stravinte dal Parma contro avversari chiusi e inermi in campionato regolare.

Alla prima occasione del Gubbio, targata Romano, doppia la replica del Parma, privo per infortunio di molti elementi (Benassi, Giorgino, Lauria, Agrifogli e Musetti): al sesto bravo Simonetti a provarci, sbattendo però contro la difesa, al decimo, gravissimo l’errore di Baraye che schianta contro Volpe un ottimo suggerimento di Melandri.

E il Parma quasi muore li, per farsi rivedere al 17′ con una punizione “liffa” di Corapi, respinta in qualche modo dal Gubbio, e una di Miglietta completamente ignorata dai compagni. Poi, un po di eugubensi, non per la verità incisivissimi, ma più puntuali e precisi.

Ci prova Ferri Marini, approfittando di una disattenzione di Lucarelli, ma prende l’esterno della rete, Conti, ma calcia alto, Ferretti, ma blocca Zommers. In mezzo un tentativo sbilenco di Baraye, col Parma che sembra non prendere le misure su un avversario bravissimo a ingabbiarlo: Baraye si piglia un giallo, Cacioli segue a ruota, a dimostrazione delle difficoltà in campo, Zommers si piglia una rete, quando è il 42esimo.

L’azione è da sinistra: triangolazione Ferri Marini – Crocetti – Ferri Marini, che defilato da sinistra infilza Zommers. Uno a zero meritato per la maggiore velocità, il pressing più pressante, la superiore chiusura difensiva.

Negli spogliatoi Apolloni alza asticella e voce: toglie Baraye e inserisce Guazzo. Proprio da Guazzo a una trentina di secondi dall’avvio di ripresa arriva la biglia sui piedi di Simonetti che da fuori inventa un tiro a giro che si infila tra Volpe, portiere scuola Juve, e la traversa per il pareggio: 1-1.

Prima rete di Simonetti in maglia ducale, e che rete: potrebbe valere un pezzo di…scudetto. Ma al terzo Crocetti ricomplica la vita ai ducali: salta come birilli Lucarelli e Cacioli e batte Zommers con azione personale. Due a uno Gubbio.

Il Parma non ci sta, cerca di ripartire, di non perdere le redini di una gara in salita, ci prova Guazzo fermato in offside, ci va vicinissimo Simonetti che prende, al 65esimo, una sfortunatissima traversa, su punizione di Corapi, a Volpe battuto.

Quello del Parma diventa un assedio: Mazzocchi dal limite calcia alto, Melandri viene fermato all’ultimo da Kalombo dopo una bella triangolazione con Guazzo, al 71esimo Volpe dice no di piede a Mazzocchi su una gran palla ancora di Guazzo. Apolloni lancia in mischia anche Longobardi, col Parma in campo con quattro punte che si gioca il tutto per tutto.

Quello del Parma diventa anche un incubo, viene negato un corner nettissimo (il secondo dopo quello non lasciato battere a fine primo tempo, al 45esimo esatto), Apolloni ha qualcosa di dire all’assistente e viene espulso.

Al 42esimo Mazzocchi lancia Guazzo: a porta vuota, di piatto l’attaccante alza sopra la traversa il gol del pareggio, poi, nell’ultimo di recupero, ancora sui piedi dell’attaccante la palla è maledetta e finisce, in qualche modo, sul piede di Volpe.

Il Gubbio dopo il vantaggio è sparito, ma contro il Parma ha giocato anche…una discreta sfortuna…e finisce con una sconfitta amarissima, come il silenzio dello stadio. Sconfitta che apre a numerosi interrogativi sulla stagione futura: è un passo falso, o lo strapotere era illusorio?

Ora i ducali, reduci da questo tonfo, giocheranno il prossimo turno al Tardini, costretti ad organizzarsi coi Panthers, che hanno in programma la loro sfida di football americano, poi, quello successivo, saranno spettatori della sfida tra Sambenedettese e Gubbio, guardando agli altri gironi, sperando di avanzare come miglior seconda.

Poi, se sarà, miracolosamente, passaggio del turno eliminatorio, una semifinale, e la finale, al Tardini. Ma ora il Parma rischia di esserne seriamente spettatore, una brutta bruttissima, grottesca, inattesa, beffa.

Gubbio Parma

IL TABELLINO

GUBBIO – PARMA 2-1

Marcatori: 42′ Ferri Marini (G), 46′ Simonetti (P), 49′ Crocetti (G)

Gubbio: Volpe, Kalombo, Marini, Di Maio, Degrassi, Conti, Croce (83′ Bohuali), Romano, Ferretti, Crocetti, Ferri Marini (72′ Bartoccini). All: Magi

Parma: Zommers, Messina, Cacioli, Lucarelli, Ricci, Simonetti (72′ Longobardi), Miglietta, Corapi, Rodriguez (62′ Mazzocchi), Melandri, Baraye (46′ Guazzo). All: Apolloni

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