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Fontevivo: Sandro Melli tiene a battesimo lo sportello per l’assistenza alle famiglie

 

sportello assistenza familiare fontevivo“E’ l’ennesimo investimento dell’Amministrazione fontevivese sui servizi alla persona e alle famiglie, in particolare quelle con anziani, bambini o profili difficoltosi. E’ l’ennesima dimostrazione di come il Comune voglia essere vicino ai cittadini”.

Ha esordito così il primo cittadino Tommaso Fiazza alla presentazione dello sportello per l’assistenza familiare inaugurato martedì nella cittadina.

“Dopo l’inserimento del quoziente familiare, abbiamo deciso di mandare un altro segnale importante creando un nuovo modello, che riteniamo esportabile in altri comuni e città” – gli ha fatto eco Matteo Agoletti, vicesindaco con delega alle politiche sociali che ha fortemente voluto questa iniziativa.

Lo sportello, aperto tutti i martedì dalle 10,00 alle 12,00 in seno al Palazzo Municipale, è stato tenuto a battesimo da un’ospite d’eccezione, Sandro Melli, campione dello sport e apprezzato commentatore tv. “So come lavorano Silvia e Benedetta, conosco le loro iniziative a favore delle famiglie che hanno bisogno di aiuto, sostegno, appoggio, la lor dedizione al lavoro e la loro competenza. Per questo sono onorato di essere il testimonial della loro iniziativa, sono io che ringrazio loro per aver pensato a me”.

Silvia e Benedetta, appunto, sono Silvia Maggioni e Benedetta Parmigiani, responsabili di ABS Assistenza, la società specializzata in assistenza domiciliare e ospedaliera ad anziani in difficoltà, disabili e malati, che si occuperanno dello sportello presso il Comune di Fontevivo.

“Lo sportello sarà articolato in due diverse direzioni – spiega Silvia Maggioni – da una parte l’”assistenza alla famiglia”. Si tratterà di incontri con i parenti per capirne le reali esigenze, scremandone paure e angosce per cogliere la vera necessità, in collaborazione con i servizi sociali. Una volta compresi i reali bisogni, si “cuce addosso” un servizio ad hoc, che passa anche dal far accettare al “badato” la propria nuova condizione, la propria necessità di aiuto”.

“Nell’altra direzione, la formazione alle badanti, ma anche la ricerca e selezione, poi, il matching finale con la famiglia” – spiega Benedetta Parmigiani. “La parte formativa, per i profili che riterremo idonei,  consiste in 22 ore con professionisti di ogni genere, dal consulente del lavoro per conoscere i propri diritti, al responsabile della sicurezza. Poi le ore di “aula” con un medico, una OSS e uno chef per imparare la cucina parmigiana.

Così le badanti, anzi, assistenti familiari, verranno poi avviate al percorso di inserimento nella famiglia adeguatamente preparate e formate, tramite incontri, dialoghi, comprensione”.

Perché anche chi non può più stare solo, non si senta solo. Grazie al Saf, sportello per l’assistenza familiare, ora sarà più facile.

 

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