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L’export vola: così l’economia emiliana si risolleva

L’export dell’Emilia-Romagna, trainato dal manifatturiero, vola e tocca quota 55,3 miliardi di beni e servizi complessivamente esportati nel 2015.

Si tratta del 13,4% del totale nazionale, che conferma il rilevante contributo fornito dalle esportazioni regionali alla crescita tendenziale dell’export nazionale durante lo scorso anno. L’Emilia-Romagna è nel gruppo di testa, insieme a Piemonte, Veneto, Lazio e Lombardia. Questi i dati diffusi da Istat sull’andamento dell’export su base regionale.

“Mi pare – ha commentato Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna – che questo dato sull’export regionale confermi un robusto segnale positivo per la nostra economia. E questo è ancora più vero se penso a un altro dato molto interessante, diffuso proprio ieri, che ci dice che nel corso del 2015 la disoccupazione nella nostra regione è scesa al 7,7%”.

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Anche i dati dell’export, insieme agli altri macro indicatori economici fondamentali (quali Pil, occupazione e investimenti ) confermano una direzione positiva della crescita in Emilia-Romagna. “Credo di poter dire – ha aggiunto Bonaccini – che siamo di fronte a una prospettiva interessante, nella quale si vede chiaramente che ciò che paga, rispetto alle sfide globali, è la qualità dei prodotti. E la qualità dei prodotti è – da sempre – il punto di forza della nostra manifattura e della nostra economia in senso più generale. Da parte nostra, puntando con decisione sugli strumenti messi in campo con il Patto per il Lavoro, saremo come sempre a fianco del nostro sistema produttivo, per sostenere attivamente la ripresa e aumentare i posti di lavoro”.

Nel quarto trimestre del 2015 l’export dell’Emilia-Romagna è cresciuto del 6,1% rispetto allo stesso periodo del 2014, l’incremento più consistente tra tutti e quattro i trimestri del 2015. Dopo il secondo e il terzo trimestre del 2015, nei quali le esportazioni regionali erano cresciute a un ritmo inferiore rispetto a quello nazionale, nel quarto trimestre hanno sovra-performato rispetto a quelle nazionali (+2,6% sul 2014).

La crescita significativa del quarto trimestre ha consentito di arrivare a un totale di 55,3 miliardi di euro di beni e servizi complessivamente esportati nel 2015, il 13,4% del totale nazionale.

Il nord-est rappresenta l’area più dinamica del Paese (+4,7% rispetto al 2014). Basilicata, Lazio e Piemonte sono le regioni più in crescita, trainate dall’industria automobilistica (FCA). L’Emilia-Romagna, con 55.322 milioni di euro di esportazioni di beni e servizi (il 13,4% delle esportazioni nazionali), si posiziona (+4,4%) sopra la media italiana (+3,8%).

L’export nel dettaglio – Le esportazioni manifatturiere dell’Emilia-Romagna (che valgono il 97,7% del totale dell’export), crescono del 4,4% nel periodo 2014-2015, oltre il livello della Lombardia (+1,5%), e dell’Italia (3,8%), ma al di sotto del Veneto (+6,3%).

Nel periodo 2008-2015 l’incremento dell’export è pari a +16,4%, superiore rispetto ad una media nazione del +14,3% ed al Veneto (+15%). L’Emilia-Romagna evidenzia quindi un andamento positivo più costante rispetto al Veneto che invece è maggiormente soggetto alle fluttuazioni della domanda estera.

Nel 2014-2015 le esportazioni di prodotti alimentari crescono del 6,4%, più della media regionale,

ma in linea con la media nazionale del +6,5%; ottima la performance dei settori dei computer e apparecchi elettronici (+19% circa contro una media nazionale del 11%), degli articoli farmaceutici (+23,5% contro una media nazionale del +4,5%); migliori del dato nazionale le vendite degli articoli di gomma, materie plastiche e ceramiche (+5,9% contro una media nazionale del +4,1%) e i metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+1,7% contro una media nazionale del -2%).

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