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Ristrutturazione dell’ufficio del vice sindaco di Parma, infuria la polemica

Non si placano le polemiche sulla “ristrutturazione” dell’ufficio del vice-sindaco. Dopo l’attacco sferrato venerdì dal duo Pellacini (Udc) – Cattabiani (Civiltà Parmigiana) (LEGGI), ecco la replica piccata del vice sindaco Nicoletta Paci, che chiede (anche) le scuse dei due consiglieri.

La replica della Paci – “Quando non si hanno argomenti validi, anche le false notizie possono funzionare, ma le bugie hanno le gambe corte, come le insinuazioni destituite di qualsiasi fondamento messe nero su bianco dai consiglieri Pellacini e Cattabiani, con la loro “filippica” sulla presunta spesa di 20.000 euro per rifare la tappezzeria di una stanza, per quanto ampia e prestigiosa.

In primo luogo mi preme sottolineare che l’ufficio in cui lavoro non è di mia proprietà. Io lo occupo temporaneamente per il mio mandato, ma è un bene della comunità, preservato dalla Sovrintendenza: mantenerlo in buono stato non è un diritto soggettivo dell’occupante, ma un dovere di qualsiasi amministrazione.

La tappezzeria dell’ufficio del vicesindaco è stata rifatta l’ultima volta oltre tent’anni fa. Già al mio arrivo appariva macchiata e sbrecciata in diversi punti, e non era certo degna di un ufficio di rappresentanza del Comune di Parma. Se finora non siamo intervenuti, questo è dovuto proprio al fatto che i conti del bilancio, con la montagna di debiti ereditati, non ce lo permettevano (e i due consiglieri dovrebbero saperne qualcosa).

La situazione, poi, è ulteriormente peggiorata qualche mese fa, quando ho di buon grado accettato di privare l’ufficio di due pregiate opere di Amedeo Bocchi per garantirne la pubblica fruizione presso la Pinacoteca Stuard, riorganizzata di recente: rimuovendo le due grandi tele, la tappezzeria era divenuta ancora più impresentabile. Nel frattempo il risanamento dei conti è andato avanti e l’intervento si è reso possibile. Così abbiamo deciso di effettuare interventi di manutenzione in questa stanza e in altre parti del Palazzo. Come sempre lo abbiamo fatto con la logica del buon padre di famiglia, evitando gli sprechi e riducendo le spese al minimo possibile.

E veniamo al balletto delle cifre, inventate dai due consiglieri: al momento non sono in possesso di un conto preciso poichè il rifacimento della tappezzeria nell’ufficio in Municipio è stato affidato a Parma Infrastrutture nell’ambito di una serie di interventi di manutenzioni e ripristini; tuttavia, dopo aver assunto le informazioni del caso, posso affermare, senza tema di smentita, che il costo dell’intervento di sostituzione della tappezzeria è complessivamente inferiore ai 5.000 euro, guarda caso più o meno la stessa cifra che volontariamente decurto annualmente dall’emolumento percepito per l’attività di vicesindaco di Parma, ma questo i suddetti consiglieri non lo ricordano. Lo hanno naturalmente rimosso. A questo punto mi aspetto una cosa sola: le loro scuse”.

La controreplica di Pellacini – Cattabiani –  “Appresa la notizia che il sindaco intende denunciarci siamo corsi in Municipio per verificare con i nostri occhi l’andamento dei lavori all’ufficio del vicesindaco. Come dicevamo ieri l’importo preciso non è chiaro, non abbiamo ancora gli impegni di spesa e tutte le voci corrette. Dovrà essere il sindaco e gli uffici del Comune a fornirci i dati corretti, al riguardo siamo stati molto chiari già in prima battuta.

Dal sopralluogo abbiamo visto che i lavori di posa della nuova carta da parati sono quasi terminati, le scatole degli impianti elettrici erano tutte aperte e sembra che già i vecchi siano tutti a norma. Verranno comunque rifatti. La volta dell’ufficio del vicesindaco è in ottime condizione, come se fosse appena stata restaurata.

Il sindaco dice di essere in grado di spendere molto meno di 20mila euro, nel caso saremo pronti a chiedere scusa. Tenuto conto che, a occhio, si tratta non meno di cento metri quadrati di carta da parati di ottima qualità, che i facchini fra impacchettare tutto il materiale e i mobili, spostare tutto momentaneamente e riportare tutto in sede hanno già lavorato e lavoreranno diversi giorni, che pare verranno rifatti anche l’impianto elettrico e la cablatura per l’accesso a internet, dovremo chiedere al sindaco l’indirizzo delle imprese che si occupano dei lavori. Se chiederanno solo poche migliaia di euro in totale si tratta veramente di un ottimo prezzo.

Si dovrà poi vedere se sono stati chiesti i permessi del caso per i vincoli artistico-culturali, per questo ci attiveremo nei prossimi giorni così da verificare ogni dettaglio.

Durante la visita al Municipio abbiamo anche notato che sono “spariti” diversi quadri di importante valore. Per esempio quello a fianco alla porta di ingresso del Consiglio comunale, un bellissimo Spolverini di grandi dimensioni, è stato sostituito con un San Francesco di scuola parmigiana, ben più piccolo e di fattura meno pregiata.
Chiederemo anche dove sono state messe quelle tele di valore, chi ne ha disposto lo spostamento e il motivo. Chiederemo di vedere tutte le pratiche e dove le opere sono state ricollocate.

Già che c’eravamo, nella passeggiata in centro, abbiamo notato che sotto ai portici di via Mazzini c’erano due banchetti del Movimento 5 Stelle, i buoni e i cattivi come si dividevano i bambini alle elementari.

Il signor sindaco deve essersi forse confuso fra maggioranza e minoranza, credendo di avere potere su entrambe le parti. E’ possibile vista la confusione degli ultimi giorni. Voleva forse dirci che non potevamo porci il dubbio sui motivi per cui viene speso denaro pubblico mentre per quattro anni, non proprio due giorni, si rimandavano tutti i progetti causa casse vuote. Si vede che ora sono piene, anziché intervenire nell’abbassare i costi delle mense o delle rette per gli asili pubblici è più importante rifare la tappezzeria.

Resta da capire per quale motivo l’ufficio viene ristrutturato, quando non ce n’era bisogno, a un anno dalla fine mandato. A quanto pare il sindaco è pronto a fornire ogni dettaglio. Fra i tanti problemi di una città sempre più immobile è evidentemente questa la sua priorità”.

 

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