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Alimentari: con i mercati contadini cresce la filiera corta

serra-particIn Emilia Romagna diminuiscono le botteghe che vendono prodotti alimentari al dettaglio.

E’ quanto rileva Coldiretti Emilia Romagna sulla base dei dati del Rapporto 2015 sull’economia regionale che ha evidenziato un calo dei negozi del commercio al dettaglio di prodotti alimentari dello 0,8 per cento nei primi nove mesi del 2015. È un calo in linea – commenta Coldiretti regionale – con il calo delle vendite dello 0,5 per cento delle piccole botteghe alimentari rilevate in Italia dall’Istat nei primi nove mesi dell’anno scorso.

Sempre l’Istat – ricorda Coldiretti – ha rilevato un aumento del 3,5 per cento delle vendite nei discount alimentari, segno della tendenza di una parte crescente della popolazione ad acquistare prodotti alimentari a basso prezzo nei discount, cui però può corrispondere anche una bassa qualità con il rischio che il risparmio sia solo apparente mentre il fenomeno di riduzione significativa dei negozi tradizionali determina – sottolinea Coldiretti Emilia Romagna – evidenti effetti negativi legati alla riduzione dei servizi di prossimità, ma anche un indebolimento del sistema relazionale, dell’intelaiatura sociale e spesso anche della stessa sicurezza sociale dei centri urbani.

A contrastare lo spopolamento dei centri urbani e il rischio dell’abbassamento della qualità alimentare va segnalata – rileva Coldiretti Emilia Romagna – la crescente presenza di mercati degli agricoltori e di Botteghe di Campagna Amica. Una opportunità per i produttori e per i consumatori che va anche a sostegno della storia, della cultura e della vivibilità dei centri urbani. Secondo i dati di Coldiretti regionale presentati oggi in un convegno a Bologna sulla filiera corta agricola, in Emilia Romagna, dal 2010 al 2015 i mercati agricoli di Campagna Amica sono più che raddoppiati, passando da 73 a 160, mentre le botteghe sono passate dalle 7 del 2012 (primo anno di questa tipologia di filiera corta in città) alle 25 del 2005. Un vero e proprio boom si è avuto per le fattorie di Campagna Amica che fanno vendita diretta che in cinque anni si sono moltiplicate per cinque, passando da 145 del 2010 alle 814 del 31 dicembre 2015.

In prevalenza – commenta Coldiretti – si tratta di aziende giovani, che fanno scelte imprenditoriali all’avanguardia in quanto, secondo una indagine di Coldiretti/Ixé, consente di aumentare del 20% il fatturato aziendale, assicurando quindi un maggior reddito per gli imprenditori.

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