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Parma città europea per la Gastronomia, al via i lavori

Image.ashx.htmlIl logo ufficiale per Parma, designata come membro del “Creative Cities Network” per la Gastronomia, è arrivato direttamente dalla sede dell’Agenzia, ed è stato presentato in sala di rappresentanza in Municipio, a conclusione della prima riunione del livello istituzionale, convocata per formalizzare la costituzione dell’organismo che dovrà gestire i progetti connessi alla designazione stessa.

All’incontro sono intervenuti il sindaco Federico Pizzarotti, l’assessore Cristiano Casa e il direttore generale Marco Giorgi. Al tavolo insieme a loro i rappresentanti istituzionali coinvolti nel progetto: Simona Caselli, assessore all’agricoltura della Regione Emilia Romagna, Andrea Zanlari, presidente Camera di Commercio di Parma, Andrea Fabbri dell’Università di Parma, Gianpaolo Cantoni, consigliere delegato della Provincia di Parma, Cesare Azzali, amministratore unico di Parma Alimentare e direttore UPI, Pierluigi Spagoni di Ente Fiere di Parma, Antonio Gioiellieri di ANCI Emilia Romagna, Massimo Spigaroli, presidente di Chef to Chef, Roberto Delsignore, presidente di Fondazione Monte Parma e Francesca Magri di Fondazione Cariparma.

“L’incontro di oggi – ha commentato il sindaco Federico Pizzarotti – è servito per mettere a punto le azioni concrete che faranno seguito alla designazione, individuando le priorità e i soggetti che daranno gambe ad un progetto impostato su una rete di relazioni, sulla base di una road map condivisa, che ci permette di metterci subito al lavoro”.

“Siamo pronti a partire – ha ribadito l’assessore Cristiano Casa – ci daremo presto una struttura operativa, che sarà probabilmente una Fondazione in partecipazione, i cui primi soci saranno quelli istituzionali convocati oggi, ma potranno partecipare tutte le associazioni interessate, a cominciare dai sottoscrittori dei protocolli di sostegno alla candidatura. Il primo evento importante – ha annunciato Casa – sarà l’invito a Parma, in occasione di Cibus, alle 17 città che condividono con noi la designazione a città creative UNESCO”.

Nell’occasione si è delineato il percorso che Parma dovrà seguire per vedere confermata la sua appartenenza al network delle città creative, che non va considerata acquisita una volta per sempre. Ogni 4 anni, infatti, si dovrà rendicontare l’attività svolta per dimostrare di aver assolto a tutti gli impegni presi nel dossier di candidatura presentato per ottenere la designazione. Nel nostro caso si tratta dei sei progetti che stanno alla base del documento e dell’impegno di fare rete con le altre città che hanno ottenuto lo stesso riconoscimento. A questo proposito, come prima iniziativa, si prevede appunto di invitare le Città Creative per la Gastronomia UNESCO nell’ambito della prossima edizione di Cibus, il momento in cui Parma vive più intensamente il suo ruolo di città leader nel settore agroalimentare.

“Dobbiamo proiettare questa straordinaria opportunità in campo nazionale e internazionale – ha affermato l’assessore regionale Simona Caselli – Se riusciamo a fare sistema, possiamo esprimere un potenziale molto forte, sfruttando la pluralità di saperi e strumenti di cui disponiamo, per dispiegare appieno il progetto di cultura del cibo che sta alla base della designazione che avrà valore per tutto il nostro territorio regionale”

Tornando al logo, non si tratta di un fatto puramente formale, ma di un simbolo di grande importanza.

Salvo specifica autorizzazione rilasciata da Unesco, l’uso del logo di Città Creativa Unesco è concesso, su richiesta, solo ai Comuni e i dipartimenti ufficiali e/o enti per promuovere le attività e le partnership che sono direttamente correlate all’implementazione degli obiettivi dell’UCCN e della Dichiarazione di Missione.

L’uso del logo Unesco è regolato dalle “Direttive sull’uso del nome, acronimo, logo e dominio internet di Unesco”, disponibile online sul sito Unesco.

“I loghi di Città Creativa Unesco – ha ribadito l’assessore Casa – non devono essere usati ad uso commerciale. La vendita di beni o servizi recanti il nome e il logo città creativa Unesco a scopo di lucro sono considerati commerciali, per questo non permessi”.

Ovviamente l’uso improprio del logo, anche da parte di privati, può persino dare luogo al ritiro del riconoscimento.

Tuttavia si prevede di concedere l’utilizzo della parte del logo utilizzata per al candidatura, dove compare la dicitura “Parma! City of Gastronomy”.

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