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Omicidio Alessia Della Pia, scientifica ancora al lavoro. Si cercano tracce di Jella

E’ ancora sotto sigilli, l’appartamento dove Mohamed Jella (leggi) ha brutalmente assassinato Alessia Della Pia in una prima, gelida, domenica di dicembre (leggi). In Via Dei Bersaglieri 7, nel pieno del Cinghio sud, palazzina popolare e iper popolosa, la normalità ha ricominciato a scorrere tra i via vai di anime e vite. Ma no, quell’appartamento pace non la trova.

Gli uomini della scientifica continuano i loro rilievi, e sono tornati di nuovo sul luogo per cercare indizi, tracce, anche qualcosa che possa aiutare nella caccia a Jella, unico imputato di un delitto ancora impunito.

Col luminol hanno scandagliato ovunque, trovando tracce di sangue dappertutto, a testimoniare la brutalità con cui quel tunisino sdentato ha sfogato la propria rabbia contro la donna che lo aveva ricoperto solo d’amore.

LE RICERCHE – Intanto le ricerche del presunto assassino continuano incessanti. Le bocche sono sigillate come l’alloggio, ma pare improbabile che Jella sia ancora in città. Pare avesse parecchi conti aperti col sottobosco della malavita, e difficilmente qualcuno lo coprirebbe così a lungo.

Anzi, restando in zona sarebbe  facilmente vendibile.

Potrebbe essere fuggito nel’imminenza del delitto, magari con un treno, per poi farsi divorare da qualche metropoli, oppure essere tornato, da clandestino quale è sempre stato, nel suo paese d’origine.

Ma “prima o poi lo staniamo” – sibilano le forze dell’ordine. “Prima o poi lo staneranno”, si augura anche la mamma di Alessia, che con la figlia ha perso sonno e sorriso, in quell’alloggio di Via Dei Bersaglieri di cui oggi rimane solo un sigillo.

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